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Sicurezza; promuovere il 'controllo di vicinato' come forma di supporto alle Forze dell'Ordine

Data: 02/04/2019
Numero: 1-00161 / Mozione
Soggetto: Camera dei Deputati
Data Risposta: -

La Camera, 

premesso che: 

negli ultimi anni in tutto il territorio nazionale e in particolare nelle aree metropolitane ha avuto luogo un incremento del numero di furti all'interno di abitazioni private e, più in generale, del numero dei reati predatori contro il patrimonio, fenomeni gravi che generano un allarme sociale nonché la percezione di un diffuso senso di insicurezza; 

le forze dell'ordine operanti sul territorio non sempre hanno risorse sufficienti, per fronteggiare queste problematiche, soprattutto in termini di personale e dotazioni strumentali che non permettono un capillare e immediato intervento; 

in numerosi comuni italiani sono sorte spontanee aggregazioni di cittadini, volte a un maggiore presidio del territorio, le quali, attraverso l'adozione del metodo cosiddetto del « Controllo del vicinato », ovvero il costante monitoraggio del quartiere da parte dei propri residenti per identificare possibili elementi di rischio riferiti ai suddetti reati predatori, hanno inteso collaborare con le forze dell'ordine; 

il « Controllo del vicinato », è uno strumento di prevenzione della criminalità e si connota come una libera forma associativa tra cittadini residenti nello stesso quartiere, volta alla creazione di una catena di comunicazione tra i propri membri per inoltrare alle forze dell'ordine una qualificata segnalazione di un evento criminoso o predatorio; 

agli abitanti dell'area interessata è unicamente richiesto di alzare il livello di attenzione attraverso pochi, semplici passaggi, tra i quali « far sapere » che gli abitanti della zona sono attenti e consapevoli di ciò che accade intorno a loro; infatti, se i vicini collaborassero per ridurre l'appetibilità degli obiettivi, i furti e tanti altri « reati occasionali » potrebbero essere limitati; a nessuno viene chiesto di fare eroismi o ronde, ma a tutti è richiesto di prestare maggiore attenzione a chi passa per le strade nonché alle situazioni anomale che possono saltare all'occhio o generare apprensione e allarme; 

fare « Controllo del vicinato » significa promuovere la sicurezza urbana attraverso la solidarietà tra i cittadini e la riduzione delle vulnerabilità delle abitazioni e dei quartieri allo scopo di ridurre il verificarsi di reati contro la proprietà e le persone; 

l'esperienza del « Controllo del vicinato » si configura come uno strumento per aumentare anche il livello di sicurezza percepito, ed è, pertanto, utile anche al raggiungimento degli obiettivi di programmi di mandato istituzionali propri di ogni amministrazione, ovvero l'aumento della sicurezza in ambito urbano, il presidio del territorio, il recupero di forme di socialità maggiormente improntate alla collaborazione e al mutuo supporto; 

gli attori del « Controllo del vicinato » sono i gruppi di vicinato e i coordinatori dei gruppi: mentre i primi prestano attenzione a quello che avviene nella propria area di competenza nella vita quotidiana, e provvedono a segnalare alle forze dell'ordine situazioni inusuali e/o comportamenti sospetti, attraverso i secondi mantengono rapporti con le forze dell'ordine; 

con questo meccanismo si instaura nel quartiere un canale di comunicazione che consente lo scambio rapido di informazioni tra vicini e tra i vari gruppi di vicinato limitrofi, oltre ad un contatto continuo e sensibile tra forze di polizia e comunità territoriale, che non potrà che migliorare l'effettivo livello di sicurezza dei cittadini e agevolare i compiti degli organi preposti alla tutela dell'ordine pubblico; 

l'Associazione nazionale « Controllo del vicinato » (Acdv) nata in Italia alla fine del 2008, in collaborazione con le varie forze dell'ordine ha avviato nel 2015 a Roma degli incontri formativi a, cui hanno aderito decine tra comitati di quartiere e associazioni, e l'ex prefetto di Roma Gabrielli, nel maggio dello stesso anno, ha incontrato l'associazione per approfondirne le modalità operative e partecipato, nel successivo mese di giugno, al convegno « Controllo del Vicinato, un modello di sicurezza partecipata per il territorio urbano e metropolitano », nell'ambito del quale ha pubblicamente apprezzato il lavoro svolto dall'associazione nazionale Controllo del vicinato su Roma sud, sottolineando che una rete di cittadini attivi e consapevoli migliora sensibilmente la sicurezza; 

circa 350 comuni in Italia hanno già aderito al modello del « Controllo del vicinato », contattando e coinvolgendo anche le diverse forze dell'ordine per concordare la prassi da seguire in caso di segnalazione di illeciti; 

sono molte le prefetture che hanno già sottoscritto accordi/convenzioni con le amministrazioni locali per incentivare la « sicurezza partecipata » e tale processo necessita di linee guida per una applicazione univoca attraverso soggetti qualificati; il progetto di sicurezza strutturato sul controllo del vicinato è a costo zero per le amministrazioni territoriali, 

impegna il Governo: 

1) ad adottare iniziative per promuovere e sviluppare il « Controllo del vicinato » come formula aggregativa meritevole di sostegno e incentivazione su tutto il territorio nazionale e, in particolare, nelle periferie delle aree metropolitane, al fine di aumentare la sicurezza nei quartieri e supportare l'attività informativa e investigativa delle forze dell'ordine; 

2) ad adottare iniziative per sensibilizzare l'opinione pubblica rispetto al tema della sicurezza partecipata, favorendo lo sviluppo di una cultura della partecipazione alle tematiche della sicurezza urbana e della collaborazione attiva dei cittadini; 

3) a predisporre un'iniziativa normativa che disciplini la pratica del « Controllo del vicinato », al fine di istituzionalizzare le attività che vengono svolte in questo ambito e dare veste di ufficialità agli attori coinvolti.

Mozione sottoscritta dai parlamentari: Rampelli, Delmastro Delle Vedove, Gemmato, Maschio, Deidda, Caretta, Ciaburro, Bucalo, Frassinetti, Prisco, Montaruli, Ferro, Luca De Carlo, Rizzetto, Foti, Lucaselli, Zucconi, Butti, Osnato, Silvestroni, Donzelli. 

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TommasoFoti
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