Camera

Richieste di accesso e transito alle sommita' arginali del fiume Po; tutelare il diritto dei cittadini di accedere ai propri terreni

Data: 25/10/2019
Numero: 4-03938 / Interrogazione a risposta scritta
Soggetto: MINISTRO DELL'INTERNO, MINISTRO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Data Risposta: 16/10/2020

Per sapere – premesso che: 

l'articolo 59 del regio decreto 25 luglio 1904, n. 523, così recita: « Trattandosi di argini pubblici, i quali possono rendersi praticabili per strade pubbliche e private, sulla domanda che venisse fatta dalle amministrazioni o da particolari interessati potrà loro concedersene l'uso sotto le condizioni che la perfetta conservazione di essi argini saranno prescritte dal Prefetto, e potrà richiedersi per dette amministrazioni o ai particolari un concorso nelle spese di ordinaria riparazione e manutenzione. Allorché le amministrazioni o i privati si rifiutassero di assumere la manutenzione delle sommità arginali ad uso strada, o non la eseguissero dopo averla assunta, i corrispondenti tratti d'argine verranno interclusi con proibizione del transito. »; 

agli atti della Struttura autorizzazioni e concessioni (Sac) di Arpae, sede di Piacenza, a quanto risulta all'interrogante sarebbero pendenti oltre 70 richieste di accesso e transito su alcuni tratti della sommità arginale presentate da agricoltori e cittadini in possesso di fondi e beni che attualmente risultano interclusi dall'argine golenale, e ai quali, a norma di legge, deve essere riconosciuto, seppure con le dovute limitazioni e prescrizioni, il diritto di raggiungere i terreni di loro proprietà; 

da oltre due anni, è scaduta l'autorizzazione rilasciata da Aipo (atto disciplinare n. 751 del 30 luglio 2007) all'amministrazione provinciale di Piacenza – riguardante l'utilizzo delle strade esistenti in sommità degli argini maestri in destra orografica del fiume Po ed affluenti – ai fini della realizzazione e gestione dell'itinerario ciclabile « Via Po » e ciò perché, nonostante i solleciti della predetta amministrazione provinciale (che si è sollevata da ogni eventuale responsabilità) ai comuni interessati affinché gli stessi si attivassero tempestivamente presso i competenti uffici per ottenere il rinnovo dell'autorizzazione stessa, la stessa non risulta essere mai stata formalizzata –: 

quali iniziative di competenza, anche normative, intenda adottare per definire, con riferimento alla omessa risposta alle dette istanze, un iter amministrativo che consenta di legittimare e regolamentare i transiti sulle sommità arginali; 

con riferimento all'autorizzazione di cui in premessa rilasciata da Aipo, se i Ministri interrogati intendano assumere ogni iniziativa di competenza sia per garantire il dovuto rispetto dell'articolo 59 del regio decreto 25 luglio 1904, n. 523, sia per evitare situazioni di grave pericolo a terzi, conseguenti all'inattività degli organi preposti.

On. Tommaso Foti

RISPOSTA

RISPOSTA. — Con l'atto di sindacato ispettivo in esame, interrogante pone talune problematiche relativamente alle richieste di accesso e transito sulla sommità degli argini maestri sulla destra orografica del fiume Po. Viene, in particolare, segnalata la circostanza per cui sarebbero pendenti, agli atti dell'Agenzia prevenzione ambiente energia Emilia Romagna (Arpae) di Piacenza, oltre 70 richieste in tal senso presentate da agricoltori e da cittadini in possesso di fondi e beni che attualmente risultano interclusi dall'argine golenale e ai quali dovrebbe essere riconosciuta, seppure con le dovute limitazioni e prescrizioni, la possibilità di raggiungere i terreni di loro proprietà. Si chiede, pertanto, quali iniziative il Governo intenda assumere per rispondere a tali istanze, nonché per regolamentare e riconoscere agli aventi diritto i transiti sulle sommità arginali, con riferimento anche alla realizzazione di un itinerario ciclabile lungo il territorio di vari comuni per il quale da oltre 2 anni sarebbe scaduta l'autorizzazione rilasciata dall'Agenzia interregionale per il fiume Po (Aipo) alla provincia di Piacenza. Va premesso che le questioni poste non attengono a profili in ordine ai quali l'Amministrazione dell'interno dispone di specifiche competenze, sicché gli elementi di risposta che vengono di seguito forniti sono stati acquisiti dalla prefettura di Piacenza presso le predette Agenzie Aipo e Arpae e presso la provincia di Piacenza. Infatti, come noto, in attuazione dell'articolo 89 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112 (cosiddetta legge Bassanini), le funzioni relative alla « progettazione, realizzazione e gestione delle opere idrauliche di qualsiasi natura » sono state conferite alle Regioni. Al Magistrato dei Po, che costituiva un organo decentrato governativo, è pertanto subentrata la predetta Agenzia Interregionale per il fiume Po (Aipo), alla quale sono state attribuite le stesse funzioni con l'aggiunta di nuove competenze tra cui quella sulla navigazione interna. L'Aipo è quindi un ente strumentale delle regioni Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto, nato sulla base di un accordo costitutivo tra regioni e Istituito con specifiche leggi regionali (legge regionale Emilia- Romagna 22 novembre 2001, n. 42; legge regionale Lombardia 2 aprile 2002, n. 5; legge regionale Piemonte 28 dicembre 2001, n. 38; legge regionale Veneto 1° marzo 2002, n. 4). Pertanto, nel rispetto del riparto di attribuzioni tra lo Stato e le autonomie stabilite dal decreto legislativo n. 112 del 1998, le funzioni relative alla regolamentazione degli usi e alle autorizzazioni al transito sulle strade poste sulle sommità arginali del fiume non possono essere esercitate, né vigilate da organi dello Stato. Le autorizzazioni al transito sulle arginature maestre del fiume Po sono state rilasciate direttamente dall'Aipo fino al 30 giugno 2017, data in cui, in osservanza alla vigente normativa regionale, l'Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente (Arpae) ha rivendicato l'assunzione di tale competenza. A seguito del passaggio di competenza si sono svolti numerosi incontri finalizzati a meglio disciplinare la materia tra rappresentanti delle predette agenzie regionali, dei comuni interessati, della provincia, delle associazioni degli agricoltori e del consorzio di bonifica. All'esito di tali incontri si è pervenuti, alla redazione, in data 15 maggio 2019, di una bozza di convenzione fra regione Emilia Romagna, comuni, Aipo e Arpae con la quale è stato individuato un iter amministrativo finalizzato al rilascio degli atti necessari per la legittimazione e la regolamentazione dei transiti sulle sommità arginali. Il testo risulta attualmente in valutazione da parte della regione Emilia-Romagna per le determinazioni di sua competenza. Per completezza d'informazione e sulla base delle notizie fornite dall'Aipo e dall'Arpae alla prefettura di Piacenza, si precisa che, al 20 maggio u.s., risultano avere richiesto le concessioni di utilizzo delle sommità arginali quale pista ciclabile e/o viabilità ordinaria i comuni di Piacenza, Castel San Giovanni, Sarmato, Rottofreno, Calendasco, Caorso e Villanova sull'Arda; la loro istruttoria è stata inviata all'Arpae e sono attualmente in attesa del « nulla osta idraulico ». Si aggiunge, infine, che risultano essere state presentate ad Arpae anche undici istanze formulate prevalentemente da agricoltori che, per poter raggiungere i loro fondi interclusi dall'argine maestro del fiume Po, hanno necessità non solo di transitare sulla sommità arginale, operazione possibile mediante il solo nulla osta idraulico, ma anche di poter accedere a tale percorso mediante dei varchi o rampe. Quest'ultimo aspetto si configura però come un'occupazione duratura di area demaniale, con la conseguente necessità di acquisire la prevista concessione. In ordine a ciò, l'Arpae ha assicurato che, non appena ottenuti i pareri richiesti ai comuni territorialmente interessati, procederà al rilascio delle concessioni, sulla base dei « nulla osta idraulici » già concessi da Aipo. 

Il Sottosegretario di Stato per l'interno: Carlo Sibilia.

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