Camera

Cadeo, barriere antirumore in via Guglielmo da Saliceto; realizzarle al piu' presto

Data: 11/05/2018
Numero: 4-00208 / Interrogazione a risposta scritta
Soggetto: Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare
Data Risposta: 19/07/2019

Per sapere – premesso che: 

la legge 26 ottobre 1995, n. 447, dispone, tra l'altro, che le società e gli enti gestori di servizi pubblici di trasporto o delle relative infrastrutture, nel caso di superamento dei valori limite normativi, hanno l'obbligo di predisporre piani di contenimento ed abbattimento del rumore, mentre il decreto del Presidente della Repubblica 18 novembre 1998, n. 459, definisce le norme per la prevenzione e il contenimento dell'inquinamento da rumore avente origine dall'esercizio delle infrastrutture ferroviarie; 

l'articolo 60 della legge 23 dicembre 1998, n. 448, prevede che il gestore dell'infrastruttura ferroviaria impegni, in via ordinaria, una quota non inferiore al 7 per cento dei fondi di bilancio, previsti per le attività di manutenzione e di potenziamento delle infrastrutture stesse, per l'adozione di interventi di contenimento ed abbattimento del rumore, mentre l'articolo 5, comma 3, del decreto del Ministero dell'ambiente del 29 novembre 2000, stabilisce che gli interventi strutturali finalizzati all'attività di risanamento devono essere effettuati secondo la seguente priorità: a) sulla sorgente rumorosa b) lungo la via di propagazione del rumore c) direttamente sul ricettore; 

il 29 gennaio 2004 è pervenuto alla regione Emilia-Romagna, da parte di Rete ferroviaria italiana, il piano di contenimento ed abbattimento del rumore ferroviario previsto dal decreto del Ministero dell'ambiente del 29 novembre 2000 (articolo 2, comma 2, lettera b.2); 

vi è l'esigenza di superare gli ostacoli interpretativi che si oppongono alla realizzazione degli interventi di risanamento acustico del rumore prodotto dall'esercizio delle infrastrutture ferroviarie e di definire un quadro di riferimento univoco, ed un ambito certo, entro cui ricondurre il percorso di realizzazione degli interventi, anche al fine di evitare rallentamenti nella esecuzione di alcune opere prioritarie; 

in comune di Cadeo (provincia di Piacenza), segnatamente in via Guglielmo da Saliceto – da anni – i cittadini attendono la realizzazione di adeguati interventi di contenimento ed abbattimento del rumore a margine della linea ferroviaria Milano- Bologna. Recenti rilevazioni effettuate su specifica richiesta del comune di Cadeo (in corrispondenza di via da Saliceto e del plesso scolastico) hanno confermato la gravità della situazione in essere, tant'è che dalla relazione tecnica resa risulta che « il valore di livello sonoro misurato e riferito al transito di convogli ferroviari è superiore al valore limite indicato dalla vigente normativa, in tutte le circostanze verificate », ed è inoltre peggiorato rispetto ai rilievi effettuati nel 2015 –: 

se risponda al vero la notizia che per l'intervento nel comune di Cadeo il piano di contenimento ed abbattimento del rumore (Pcar) di Rete ferroviaria italiana prevede la realizzazione di una barriera acustica di 1237 metri (di altezza variabile tra 2 metri e 7,5 metri) e che lo stesso intervento sia collocato alla VI annualità, cioè nel secondo stralcio del piano di Rete ferroviaria italiana, che risulta vagliato dalle regioni per l'approvazione in Conferenza unificata; 

se e quali iniziative intenda assumere il Ministro interrogato per giungere in tempi celeri alla soluzione del problema che qui interessa, non più ulteriormente tollerabile.

On. Tommaso Foti

RISPOSTA

RISPOSTA. — Con riferimento all'interrogazione in esame, sulla base degli elementi acquisiti, si rappresenta quanto segue. In via preliminare si precisa che il decreto ministeriale ambiente 29 novembre 2000, relativo alla predisposizione, da parte degli Enti gestori delle infrastrutture di trasporto, dei Piani degli interventi di contenimento ed abbattimento del rumore, in attuazione della legge quadro sull'inquinamento acustico (n. 447 del 1995), prevede, com'è noto, che il Ministro dell'ambiente approvi i piani di interesse nazionale o di più regioni, d'intesa con la conferenza unificata. In linea con tale previsione, Rete ferroviaria italiana s.p.a. ha presentato al Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, in data 31 dicembre 2003, il piano di competenza (Primo stralcio) sul quale è stata raggiunta, il 1° luglio 2004, l'intesa con conferenza unificata che ha indicato alcune prescrizioni a quanto presentato, per l'approvazione della fase relativa al primo quadriennio di attuazione. A marzo 2009, Rfi s.p.a. ha trasmesso al Ministero l'aggiornamento del piano per le fasi successive alla prima. Tale Piano è stato successivamente inviato ad Ispra ai fini istruttori. Dalla relazione istruttoria sono emerse alcune criticità, per la risoluzione delle quali si sono svolti presso.il Ministero dell'ambiente diversi incontri con Rfi s.p.a., le regioni, l'Ispra, l'Upi, l'Anci e le competenti direzioni generali del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. Nel febbraio 2016, è stata avanzata, da parte del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, una cospicua quanto necessaria richiesta di integrazioni al gestore. Inoltre, in relazione alle criticità che avevano condotto, già nell'Intesa del 2004, ad un consistente quadro prescrittivo, è emersa la necessità, di istituire un Tavolo tecnico, con la presenza, oltre che del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, della società RFI S.p.A., del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, delle regioni, dell'Ispra, dell'Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie (ANSF), dell'Anci e dei gestori dei servizi di trasporto pubblico. Il predetto Tavolo si è riunito per la terza volta il 18 luglio scorso. A valle di tali incontri e dell'istruttoria svolta dalle regioni e in seguito all'invio da parte di RFI s.p.a. di un cronoprogramma aggiornato degli interventi del piano di risanamento acustico, il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare si è adoperato per predisporre lo schema di decreto di approvazione dell'aggiornamento del piano, con ulteriori prescrizioni, che a breve sarà sottoposto alle regioni attraverso la conferenza unificata, finalizzata all'approvazione dello stesso, ai sensi dell'articolo 5, comma 2, del decreto ministeriale 29 novembre 2000 per giungere, quindi, alla conclusione del procedimento. Per quanto attiene in particolare il comune di Cadeo (PC), l'Arpa ha fatto presente di aver svolto, nei mesi di ottobre 2017 e gennaio 2018, a seguito di specifica istanza del comune, nuove verifiche fonometriche in prossimità della linea ferroviaria « storica » Milano-Bologna, in due diverse postazioni. All'esito di tali verifiche, è stato « riscontrato un sensibile peggioramento in particolare se confrontato coi risultati ottenuti con le misure effettuate nel 2015 ». Pertanto, in ordine alle misure di contenimento e abbattimento del rumore, per il sito in parola, sono stati ricompresi appositi interventi nel predetto piano redatto da RFI. In particolare, è prevista la realizzazione – collocata temporalmente nell'ambito della sesta annualità che ricade nello schema di decreto di cui si è detto – di due tratti di barriera antirumore di lunghezza complessiva pari a metri 1.814 e altezza variabile tra metri 2 e 7,5. Inoltre, a partire dalla dodicesima annualità sono previsti ulteriori interventi, consistenti in barriere antirumore e interventi diretti sul ricettore. Alla luce delle informazioni esposte emerge, dunque, che le problematiche rappresentate sono tenute in debita considerazione da parte del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, il quale, unitamente alle regioni, ha svolto un consistente lavoro per fornire prescrizioni affinché il secondo stralcio del piano risulti approvabile in conferenza unificata, e rassicura che continuerà a svolgere le attività e valutazioni di competenza in materia con il massimo grado di attenzione, tenendosi informato anche attraverso gli altri enti istituzionali competenti. 

Il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare: Sergio Costa.

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