Camera

Ambiente/2, flussi di rifiuti non regolamentati; impedire la paralisi delle aziende che si occupano di riciclo

Data: 18/07/2018
Numero: 5-00187 / Interrogazione a risposta immediata in commissione
Soggetto: MINISTRO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Data Risposta: 19/07/2018

Per sapere – premesso che: 

con nota n. 10045 del 1° luglio 2016 il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare confermava alle regioni la facoltà di definire, in assenza di regolamenti comunitari o ministeriali, criteri per la cessazione della qualifica di rifiuto in sede di rilancio delle autorizzazioni; 

con sentenza n. 1229/2018, la sezione quarta del Consiglio di Stato ha, invece, negato che enti e organizzazioni interne allo Stato possano vedersi riconosciuto potere alcuno di « declassificazione » del rifiuto in sede di autorizzazione; 

ad avviso dell'interrogante, la decisione del Consiglio di Stato influisce negativamente sullo sviluppo dell'economia circolare: negando che i criteri per l'end of waste possano essere definiti in autorizzazione, paralizza – di fatto – qualsiasi attività di recupero in procedura ordinaria che non rientri in quelle già oggetto di disciplina europea o nazionale, tant'è che, allo scadere delle autorizzazioni uniche per il trattamento dei rifiuti e delle autorizzazioni integrate ambientali, gli impianti esistenti non potranno più trasformare i rifiuti in prodotti o in materie prime; 

la Conferenza delle regioni e delle province autonome, nella seduta del 19 aprile 2018, ha approvato, al riguardo, un ordine del giorno in cui si chiede esplicitamente al Governo di proporre la seguente modifica dell'articolo 184-ter del decreto legislativo n. 152 del 2006: « 6. Per ciascuna ciascuna tipologia di rifiuto, fino alla data di entrata in vigore del relativo decreto di cui al comma 2, i criteri specifici di cui al comma 1 possono essere stabiliti dalle Regioni e dalle Province autonome di Trento e Bolzano per il singolo caso [...]. Restano ferme le autorizzazioni già rilasciate, alla data di entrata in vigore della presente disposizione [...] »; secondo l'Unione delle imprese di settore l'impossibilità per gli impianti di riciclo di trasformare i flussi di rifiuti non ancora regolamentati in « end of waste » limiterà drasticamente gli sbocchi di mercato per quanto riciclato. Centinaia di impianti che oggi riciclano rifiuti grazie ai criteri « EoW » stabiliti nei provvedimenti autorizzativi dalle autorità locali – che ora potrebbero non rinnovarli o addirittura revocarli in autotutela – rischiano di subire il blocco delle attività svolte: un vero e proprio macigno sulla strada del reale sviluppo dell'economia circolare italiana –: quali urgenti iniziative intenda assumere al riguardo il Ministro interrogato e, in particolare, se ritenga di procedere – attraverso opportuna iniziativa normativa – in conformità alla richiamata richiesta della Conferenza Stato-regioni, ciò anche al fine di evitare situazioni di vero e proprio blocco dell'attività che qui interessa.

ciascuna tipologia di rifiuto, fino alla data di entrata in vigore del relativo decreto di cui al comma 2, i criteri specifici di cui al comma 1 possono essere stabiliti dalle Regioni e dalle Province autonome di Trento e Bolzano per il singolo caso [...]. Restano ferme le autorizzazioni già rilasciate, alla data di entrata in vigore della presente disposizione [...] »; secondo l'Unione delle imprese di settore l'impossibilità per gli impianti di riciclo di trasformare i flussi di rifiuti non ancora regolamentati in « end of waste » limiterà drasticamente gli sbocchi di mercato per quanto riciclato. Centinaia di impianti che oggi riciclano rifiuti grazie ai criteri « EoW » stabiliti nei provvedimenti autorizzativi dalle autorità locali – che ora potrebbero non rinnovarli o addirittura revocarli in autotutela – rischiano di subire il blocco delle attività svolte: un vero e proprio macigno sulla strada del reale sviluppo dell'economia circolare italiana –: quali urgenti iniziative intenda assumere al riguardo il Ministro interrogato e, in particolare, se ritenga di procedere – attraverso opportuna iniziativa normativa – in conformità alla richiamata richiesta della Conferenza Stato-regioni, ciò anche al fine di evitare situazioni di vero e proprio blocco dell'attività che qui interessa.

ciascuna tipologia di rifiuto, fino alla data di entrata in vigore del relativo decreto di cui al comma 2, i criteri specifici di cui al comma 1 possono essere stabiliti dalle Regioni e dalle Province autonome di Trento e Bolzano per il singolo caso [...]. Restano ferme le autorizzazioni già rilasciate, alla data di entrata in vigore della presente disposizione [...] »; secondo l'Unione delle imprese di settore l'impossibilità per gli impianti di riciclo di trasformare i flussi di rifiuti non ancora regolamentati in « end of waste » limiterà drasticamente gli sbocchi di mercato per quanto riciclato. Centinaia di impianti che oggi riciclano rifiuti grazie ai criteri « EoW » stabiliti nei provvedimenti autorizzativi dalle autorità locali – che ora potrebbero non rinnovarli o addirittura revocarli in autotutela – rischiano di subire il blocco delle attività svolte: un vero e proprio macigno sulla strada del reale sviluppo dell'economia circolare italiana –: quali urgenti iniziative intenda assumere al riguardo il Ministro interrogato e, in particolare, se ritenga di procedere – attraverso opportuna iniziativa normativa – in conformità alla richiamata richiesta della Conferenza Stato-regioni, ciò anche al fine di evitare situazioni di vero e proprio blocco dell'attività che qui interessa.

ciascuna tipologia di rifiuto, fino alla data di entrata in vigore del relativo decreto di cui al comma 2, i criteri specifici di cui al comma 1 possono essere stabiliti dalle Regioni e dalle Province autonome di Trento e Bolzano per il singolo caso [...]. Restano ferme le autorizzazioni già rilasciate, alla data di entrata in vigore della presente disposizione [...] »; 

secondo l'Unione delle imprese di settore l'impossibilità per gli impianti di riciclo di trasformare i flussi di rifiuti non ancora regolamentati in « end of waste » limiterà drasticamente gli sbocchi di mercato per quanto riciclato. Centinaia di impianti che oggi riciclano rifiuti grazie ai criteri « EoW » stabiliti nei provvedimenti autorizzativi dalle autorità locali – che ora potrebbero non rinnovarli o addirittura revocarli in autotutela – rischiano di subire il blocco delle attività svolte: un vero e proprio macigno sulla strada del reale sviluppo dell'economia circolare italiana –: 

quali urgenti iniziative intenda assumere al riguardo il Ministro interrogato e, in particolare, se ritenga di procedere – attraverso opportuna iniziativa normativa – in conformità alla richiamata richiesta della Conferenza Stato-regioni, ciò anche al fine di evitare situazioni di vero e proprio blocco dell'attività che qui interessa.

Interrogazione a risposta immediata in commissione sottoscritta dai parlamentari: FOTI, BUTTI e TRANCASSINI.

VERBALE DEGLI INTERVENTI IN COMMISSIONE

5-00187 Foti: Attribuzione del potere di rilascio delle autorizzazioni in materia di cessazione della qualifica di rifiuto.

Tommaso FOTI (FdI), 
illustra l'interrogazione in titolo, ricordando di aver posto la questione anche nel corso dell'audizione del Ministro Costa, tenutasi nella giornata di ieri. 

Il sottosegretario Vincenzo SANTANGELO 
risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5). 

Tommaso FOTI (FdI), 
replicando, si dichiara soddisfatto per le intenzioni rappresentate, considerato che il Governo si dichiara consapevole della necessità di un intervento normativo. A tale proposito evidenzia tuttavia il rischio che, in assenza di un provvedimento urgente, le autorizzazioni già rilasciate possano essere vanificate, in linea con la citata sentenza del Consiglio di Stato, e che il Ministero competente sia costretto ad intervenire con singoli decreti per ciascuna categoria di rifiuto. Da ultimo, sollecita il Governo a far seguire alle parole fatti concreti.


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