Camera

Comune di Polesine Zibello; fatti gravi, valutare lo scioglimento dell'Ente

Data: 25/10/2018
Numero: 4-01475 / Interrogazione a risposta scritta
Soggetto: MINISTRO DELL'INTERNO
Data Risposta: 05/03/2019

Per sapere – premesso che: 

il sindaco di Polesine Zibello, in provincia di Parma, è stato arrestato con l'accusa di corruzione, falso, truffa e peculato. La misura cautelare è stata disposta dalla procura della Repubblica di Parma ed eseguita nella giornata del 23 ottobre 2018 dai carabinieri di Parma;

l'indagine, coordinata come detto dalla procura della Repubblica di Parma, avrebbe permesso di scoprire un « pervicace sistema di gestione della cosa pubblica, assolutamente asservito agli interessi privatistici del sindaco »; 

oggetto di contestazione da parte dell'autorità giudiziaria sarebbero, anche, la falsificazione di numerose delibere della giunta comunale, con violazione quindi anche dei principi di trasparenza e collegialità del predetto organo –: 

se — alla luce dei fatti suesposti, la cui gravità appare acclarata e, in ogni caso, non di certo minimizzabile — il Ministro interrogato non intenda valutare la sussistenza dei presupposti per adottare le iniziative di competenza ai sensi degli articoli 141 e 142 del testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali in materia di scioglimento dei consigli comunali e di rimozione e sospensione di amministratori locali.

On. Tommaso Foti

RISPOSTA

In relazione all'atto ispettivo in esame, si premette che il 7 novembre 2018 il sindaco del comune di Polesine Zibello, in provincia di Parma, ha presentato le dimissioni dalla carica. La vicenda ha avuto inizio a seguito di un'operazione di polizia giudiziaria, coordinata dalla procura della Repubblica presso il tribunale di Parma, a conclusione della quale, il 23 ottobre 2018, il citato sindaco è stato destinatario dell'applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari. Nei confronti dello stesso, pertanto, si è verificata la fattispecie della sospensione di diritto ex articolo 11, comma 2, del decreto legislativo 31 dicembre 2012, n. 235, alla cui notifica la prefettura di Parma ha tempestivamente provveduto ai sensi del comma 5 dello stesso articolo 11. Insieme al sindaco, sono stati destinatari della misura cautelare interdittiva della sospensione dall'esercizio dei pubblici uffici per anni uno il segretario comunale e il dirigente dei servizi finanziari dello stesso comune. Inoltre, sono stati segnalati in stato di libertà il vice sindaco, il vice segretario comunale ed il comandante della Polizia municipale di Polesine Zibello, oltreché altre sei persone tra imprenditori e professionisti, in quanto imputati, a vario titolo, dei reati di peculato, corruzione per un atto contrario ai doveri d'ufficio, abuso d'ufficio, truffa aggravata e truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche. Nel corso dell'operazione sono stati perquisiti gli uffici del comune ed è stato eseguito un decreto di sequestro preventivo finalizzato alla confisca, quale profitto della corruzione e delle truffe, confluito sui conti correnti dei soggetti sopra indicati per un importo complessivo di euro 42.000,00. A seguito delle predette dimissioni presentate dal sindaco il 7 novembre 2018 e divenute irrevocabili decorsi i 20 giorni previsti dall'articolo 53 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267 (Testo unico degli enti locali), il prefetto di Parma ha sospeso il consiglio comunale e i competenti uffici di questo Ministero hanno avviato la procedura di scioglimento del predetto consiglio, ai sensi dell'articolo 141 comma 1 lettera b) n. 2 del predetto Testo unico degli enti locali. Con decreto del Presidente della Repubblica del 27 dicembre 2018, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 14 gennaio 2019, il consiglio comunale di Polesine Zibello è stato sciolto.

Il Sottosegretario di Stato per l'interno: Carlo Sibilia.

facebbok

Rassegna Stampa

TommasoFoti
powered by Blacklemon Srl