Camera

Concorsi 2017 per il reclutamento di Agenti della Polizia di Stato; ripristinare l'equita' delle regole rispetto a tutti i candidati

Data: 26/03/2019
Numero: 3-00645 / Interrogazione a risposta immediata
Soggetto: MINISTRO PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
Data Risposta: 27/03/2019

Per sapere – premesso che: 

in data 26 maggio 2017 sono stati indetti tre concorsi per il reclutamento di un numero complessivo di 1148 allievi agenti della Polizia di Stato; 

ai sensi del bando di concorso i requisiti di partecipazione prevedevano la cittadinanza italiana, il godimento dei diritti civili e politici, il possesso del diploma di scuola secondaria di I grado o equipollente, un'età compresa tra diciotto e trenta anni, le qualità morali e di condotta previste dal decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e l'idoneità fisica, psichica ed attitudinale all'espletamento dei compiti connessi alla qualifica; 

nel corso dell'esame parlamentare del decreto-legge 14 dicembre 2018, n. 135, è stata introdotta una disposizione mediante la quale si è autorizzata l'assunzione di allievi agenti della Polizia di Stato, nel numero massimo di 1.851, mediante scorrimento della graduatoria della prova scritta del concorso pubblico per l'assunzione di 893 allievi agenti bandito il 18 maggio 2017; 

le disposizioni inserite nel decreto-legge, tuttavia, hanno limitato le assunzioni esclusivamente ai soggetti risultati idonei alla prova scritta d'esame, prescindendo totalmente dall'idoneità riportata dai candidati nelle altre fasi previste dal bando – prova di efficienza fisica, accertamenti psicofisici, accertamento attitudinale – nonostante secondo il medesimo bando il candidato avrebbe dovuto risultare idoneo in tutte le prove; 

inoltre, con le modifiche apportate al decreto-legge n. 135 del 2018, è stato introdotto un limite anagrafico, estromettendo dalla graduatoria tutti quanti coloro che alla data del 1° gennaio 2019 avessero già compiuto il ventiseiesimo anno di età; 

le citate modifiche, apportate ex post rispetto a un bando già emesso e a graduatorie già formate, hanno cambiato, ad avviso degli interroganti, in modo ingiustificato ed irregolare i requisiti indicati per le assunzioni, creando delle gravissime disparità di trattamento tra candidati, violando i loro diritti –: 

quali urgenti iniziative intenda assumere con riferimento ai fatti di cui in premessa, al fine di ristabilire equità e rispetto delle regole in favore di tutti i candidati e mettendo fine a quelle che agli interroganti appaiono ingiuste discriminazioni.

Interrogazione sottoscritta dai parlamentari: LOLLOBRIGIDA, MELONI, ACQUAROLI, BELLUCCI, BUCALO, BUTTI, CARETTA, CIABURRO, CIRIELLI, LUCA DE CARLO, DEIDDA, DELMASTRO DELLE VEDOVE, DONZELLI, FERRO, FIDANZA, FOTI, FRASSINETTI, GEMMATO, LUCASELLI, MANTOVANI, MASCHIO, MOLLICONE, MONTARULI, OSNATO, PRISCO, RAMPELLI, RIZZETTO, ROTELLI, SILVESTRONI, TRANCASSINI, VARCHI e ZUCCONI.

DIBATTITO IN ASSEMBLEA

(Iniziative in ordine all'assunzione di allievi agenti della Polizia di Stato mediante scorrimento della graduatoria della prova scritta del concorso bandito il 18 maggio 2017, al fine di evitare possibili disparità di trattamento tra candidati – n. 3-00645)

PRESIDENTE. La deputata Maria Carolina Varchi ha facoltà di illustrare l'interrogazione Lollobrigida ed altri n. 3-00645 (Vedi l'allegato A), di cui è cofirmataria. 

MARIA CAROLINA VARCHI (FDI). Grazie, Presidente. L'interrogazione che Fratelli d'Italia oggi sottopone all'attenzione del Governo riguarda un concorso bandito nel 2017 per assunzioni all'interno della polizia di Stato. Più precisamente si trattava di un concorso per l'assunzione di 1.148 allievi agenti della polizia di Stato. Erano previsti dal bando del concorso una serie di requisiti. Tuttavia, nel dicembre 2018 - e poi con la successiva conversione - con il "decreto semplificazione" si è autorizzata l'assunzione di allievi agenti fino a un massimo di 1.851 con lo scorrimento della graduatoria introducendo, tuttavia, un limite in ragione dell'avvenuto compimento del ventiseiesimo anno di età non previsto dal bando. Naturalmente ciò espone il Corpo della polizia di Stato al rischio di contenziosi fino alla dichiarazione di illegittimità costituzionale ma, soprattutto, fa correre il rischio di bloccare le assunzioni che, in un momento di grande carenza d'organico, sarebbe un effetto davvero nefasto. Quindi, noi chiediamo cosa intenda fare il Governo per porvi rimedio (Applausi dei deputati del gruppo Fratelli d'Italia). 

PRESIDENTE. La Ministra per la Pubblica amministrazione, Giulia Bongiorno, ha facoltà di rispondere. 

GIULIA BONGIORNO, Ministra per la Pubblica amministrazione. Signor Presidente, onorevoli deputati, l'articolo 11, comma 2-bis, del decreto-legge n. 135 del 2018, convertito dalla legge n. 12 del 2019, autorizza il Ministero dell'Interno ad assumere 1.851 allievi agenti di polizia di Stato usando la graduatoria relativa alla prova scritta di esame del concorso pubblico bandito con decreto del capo della polizia del 18 maggio 2017, nel farlo - ecco la risposta specifica - si deve tenere conto delle modifiche legislative intervenute perché ci sono stati dei decreti legislativi n. 95 del 2017 e n. 126 del 2018, che hanno ridotto il limite massimo di età da 30 a 26 anni e innalzato il titolo di studio necessario. Dunque, si prevede che lo scorrimento della graduatoria avvenga soltanto in favore di coloro i quali hanno superato la prova scritta nel concorso e risultano in possesso, alla data del 1° gennaio 2019, di questi nuovi requisiti. I potenziali beneficiari dello scorrimento sono i candidati che hanno superato una delle prove di concorso, quella scritta appunto, necessaria allo svolgimento degli ulteriori test di tipo fisico e psicoattitudinale e da essi non sostenuti all'epoca in ragione del numero dei posti messi a concorso e della loro posizione nella graduatoria di merito. Ai sensi dell'articolo 11 il Ministero dell'Interno, ovviamente, potrà sottoporre i candidati a queste successive prove e, in caso di superamento, procedere al loro reclutamento, alla loro formazione e al loro impiego. In relazione all'applicazione dei requisiti anagrafici e dei titoli di studio previsti dalle nuove leggi, si ribadisce che lo scorrimento previsto dall'articolo 11 non riguarda i candidati che hanno raggiunto l'idoneità nel concorso e che, peraltro, sono stati già tutti chiamati, ma quelli che hanno superato con esito positivo la prova scritta e che, pertanto, tecnicamente non sono qualificabili come idonei di quel concorso. Dunque, i candidati, inseriti in questa graduatoria ma non in possesso dei requisiti di cui all'articolo 11, non risultano titolari né di un diritto allo scorrimento della graduatoria né di un'aspettativa suscettibile di tutela giuridica dal momento che attualmente essi non potrebbero né partecipare a un concorso pubblico per agenti di Polizia, né svolgere questa attività. Pertanto, si deve escludere che ci sia disparità di trattamento dei candidati. 

PRESIDENTE. La deputata Maria Carolina Varchi ha facoltà di replicare. 

MARIA CAROLINA VARCHI (FDI). Grazie, Presidente. È evidente che questa risposta non può ritenersi soddisfacente non soltanto per il gruppo interrogante, che io oggi qui rappresento, ma soprattutto per le migliaia di ragazzi e ragazze che hanno deciso di partecipare a un concorso conoscendo delle regole che in corso d'opera vengono cambiate. Per chi ambisce a far parte del Corpo della polizia di Stato, volendo dunque fare la sua parte affinché uno Stato faccia rispettare le regole, vedere che proprio quello Stato in corso d'opera cambia le regole certamente non è un buon viatico per la credibilità di un Governo. Noi, quindi, auspichiamo una modifica e auspichiamo che il Governo torni sui suoi passi in tal senso e saremo come sempre al fianco di tutti gli uomini e le donne che desiderano indossare una divisa a difesa della nostra patria (Applausi dei deputati del gruppo Fratelli d'Italia).

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