Camera

Ruolo di Consip e concorrenza; il Governo intervenga rispetto ad un 'monopolio' di fatto e favorisca la liberta' di impresa

Data: 01/12/2020
Numero: 3-01957 / Interrogazione a risposta orale
Soggetto: PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI, MINISTRO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE, MINISTRO PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE, MINISTRO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Data Risposta: -

Per sapere – premesso che: 

con riferimento alla gara bandita da Consip per l'erogazione dei servizi di gestione integrata della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro presso le pubbliche amministrazioni (cosiddetto SIC4) del valore di circa 100 milioni di euro, la stessa stazione appaltante ha segnalato alla Agcm una potenziale intesa restrittiva della concorrenza finalizzata alla spartizione dei vari lotti di cui si componeva l'affidamento; 

pur in pendenza dell'attività istruttoria da parte della Agcm (procedimento istruttorio n. I822), la Consip ha comunque proceduto ad aggiudicare la gara alle medesime società oggetto di segnalazione e di indagine, venendo per questo gravemente censurata dal Consiglio di Stato ed essendo costretta a revocare le stesse aggiudicazioni;

l'Agcm all'esito del procedimento istruttorio ha sanzionato (provvedimento n. 27908 del 2 ottobre 2019) dette società indicate da Consip, poiché avevano effettivamente posto in essere un'intesa restrittiva della concorrenza contraria all'articolo 101 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea (TFUE), avente la finalità di condizionare gli esiti della Gara Consip; 

le società oggetto di provvedimento sanzionatorio, attraverso la presentazione di « offerte a scacchiera » o concorrendo in Rti tra di loro, sono sostanzialmente monopoliste del mercato di riferimento da oltre 10 anni, essendo risultate aggiudicatarie di tutte le precedenti edizioni della medesima gara bandita da Consip (cosiddetto SIC1, SIC2 e SIC3) oltre che delle gare bandite da alcuni Ministeri, grandi enti e più in generale dalla pubblica amministrazione (Mibact, Tim, Enel, Inps);

nel corso degli anni, diversi organi di informazione si sono occupati di tale vicenda definendo le società in questione « asso pigliatutto »; 

Agcm, nel citato provvedimento, ha evidenziando che l'intesa attuata nella gara SIC4 non era altro che la naturale prosecuzione di un rapporto di collaborazione anticoncorrenziale, che ad avviso dell'interrogante affondava le proprie radici nei rapporti che si sarebbero consolidati tra le tre società anche precedentemente la gara SIC4; a seguito del ricorso promosso da una delle imprese sanzionate dall'Agcm, il Tar Lazio, Sez. I con sentenza n. 8780 del 27 luglio 2020 ha disposto l'annullamento del provvedimento n. 27908, e pertanto Consip ha aggiudicato nuovamente la gara ai medesimi soggetti; Agcm nonostante le conclusioni cui è giunta dopo oltre due anni di istruttoria e l'ingente impiego di risorse, anche finanziarie, ha deciso di non appellare la sentenza del Tar con cui è stato annullato il provvedimento dalla stessa assunto –: 

se il Governo sia a conoscenza di quanto evidenziato in premessa e quali iniziative di competenza intenda assumere per procedere ad una rivisitazione del ruolo di Consip, anche al fine di evitare casi come quello segnalato, che vedono appalti da centinaia di milioni di euro aggiudicati da anni sempre alle medesime società.

On. Tommaso Foti

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