Camera

Obbligo di fatturazione elettronica; differirne l'introduzione con diversificazione in base alla dimensione aziendale

Data: 06/11/2018
Numero: 3-00303 / Interrogazione a risposta immediata
Soggetto: PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
Data Risposta: 07/11/2018

Per sapere – premesso che: 

i commi 909, 915, 917 e 928 dell'articolo 1 della legge 27 dicembre 2017, n. 205, hanno disposto a partire dal 1° gennaio 2019 l'obbligo della fatturazione elettronica per tutte le operazioni tra partite iva e con i consumatori; 

gli invii di fatture elettroniche tra privati transitate nel sistema di interscambio presso l'Agenzia delle entrate nei primi cinque mesi del 2018 hanno rappresentato poco meno del 2 per cento del totale, circa cinquantamila al mese; 

il mondo delle imprese ed il settore dei professionisti che le rappresenta chiedono con voce unanime una proroga per l'entrata in vigore della fatturazione obbligatoria nell'ambito dei rapporti tra privati; 

lo stesso direttore centrale della Gestione tributi dell'Agenzia delle entrate, intervenuto nel corso del « Forum nazionale dei commercialisti ed esperti contabili », svoltosi a Milano in data 24-25-26 settembre 2018, ha auspicato una proroga nell'applicazione del suddetto obbligo; 

anche il Consiglio nazionale dell'Ordine dei commercialisti ha espresso le stesse perplessità sostenute da Fratelli d'Italia, ovvero il grave errore di introdurre in maniera secca l'obbligo di fatturazione elettronica al 1° gennaio 2019 per l'intero comparto aziendale italiano, poiché a causa delle sanzioni graverebbe in maniera negativa in particolar modo sulle piccole e medie imprese, ad oggi in forte ritardo ed impreparate a vivere questa « rivoluzione »; 

Fratelli d'Italia ha presentato in entrambi i rami del Parlamento una proposta di legge volta ad introdurre termini differiti per adeguarsi all'obbligo a seconda della grandezza dell'azienda, ma comunque successivi al 1° gennaio 2019: a partire dal 1° gennaio 2019 per le società quotate in borsa e per gli altri soggetti con più di 250 dipendenti; dal 1° gennaio 2020 per gli altri soggetti con più di 50 dipendenti; dal 1° gennaio 2021 per gli altri soggetti con più di 10 dipendenti; dal 1° gennaio 2022 per tutti gli altri soggetti non esonerati; 

egualmente auspicabile, appare, in alternativa, la possibilità che, almeno in una prima fase applicativa, l'obbligo di fatturazione elettronica scatti solo in caso di importi superiori a diecimila euro –: 

se il Governo abbia valutato se artigiani, imprenditori agricoli, piccole imprese e tutti gli altri soggetti obbligati siano davvero in grado di adempiere agli obblighi previsti dalla vigente normativa a decorrere dal 1° gennaio 2019 e se non ritenga più opportuno adottare con urgenza iniziative in linea con una delle soluzioni esposte in premessa.

Interrogazione sottoscritta dai parlamentari: MELONI, LOLLOBRIGIDA, VARCHI, ACQUAROLI, BELLUCCI, BUCALO, BUTTI, CARETTA, CIABURRO, CIRIELLI, CROSETTO, LUCA DE CARLO, DEIDDA, DELMASTRO DELLE VEDOVE, DONZELLI, FERRO, FIDANZA, FOTI, FRASSINETTI, GEMMATO, LUCASELLI, MASCHIO, MOLLICONE, MONTARULI, OSNATO, PRISCO, RAMPELLI, RIZZETTO, ROTELLI, SILVESTRONI, TRANCASSINI e ZUCCONI.

DIBATTITO IN ASSEMBLEA 

PRESIDENTE. Il deputato Lollobrigida ha facoltà di illustrare l'interrogazione Meloni n. 3-00303 (Vedi l'allegato A), di cui è cofirmatario. 

FRANCESCO LOLLOBRIGIDA (FDI). Signor Presidente del Consiglio, onorevoli colleghi, la miopia degli ultimi Governi in materia economica e fiscale ha portato artigiani, commercianti, liberi professionisti con partita IVA e le piccole e medie imprese gradualmente allo stremo. Per Fratelli d'Italia occorre invertire questa tendenza con proposte, come quella che le sto per proporre. C'è la richiesta di proroga rispetto alla fatturazione elettronica prevista per il 1° gennaio del 2019; chiediamo venga prorogata per tutti coloro che hanno meno di duecentocinquanta impiegati, che sono quotati in borsa, che evidentemente sono in grado di organizzarsi e possa essere prorogata al 2020 per tutti i soggetti con più di cinquanta dipendenti, al 1° gennaio 2021 per tutti i soggetti con più di dieci dipendenti e solo nel 2022 per tutti i soggetti non esonerati. In alternativa, Presidente, le proponiamo di applicare la fatturazione elettronica solamente per fatturazioni d'importo superiore ai 10 mila euro. Le chiediamo pertanto di aiutare le imprese valutando le reali possibilità che le stesse possano adempiere agli obblighi previsti e chiediamo al Governo se non ritenga opportuno adottare una delle proposte che le ho testé presentato (Applausi dei deputati del gruppo Fratelli d'Italia). 

PRESIDENTE. Il Presidente del Consiglio dei ministri ha facoltà di rispondere. 

GIUSEPPE CONTE, Presidente del Consiglio dei ministri. Mi viene prospettata, come è stato detto, l'opportunità di prevedere tempi differenziati per l'introduzione degli obblighi di fatturazione elettronica in ragione delle dimensioni dell'impresa, venendo incontro alle difficoltà che gli artigiani, gli imprenditori agricoli, le piccole imprese incontrerebbero per assolvere a tali adempimenti già a partire dal 1° gennaio del prossimo anno. Ecco, va sottolineato che l'Agenzia delle entrate ha da tempo intrapreso un approfondito confronto con tutti i soggetti interessati, con l'obiettivo di definire regole tecniche e modalità operative che possano consentire agli operatori economici di adempiere nel modo più semplice e meno oneroso all'obbligo della fatturazione elettronica. Le conclusioni di questi incontri sono state utilmente considerate ai fini dell'emanazione dei provvedimenti del direttore dell'Agenzia delle entrate del 30 aprile 2018; questi provvedimenti individuano soluzioni per facilitare l'adempimento di tutti gli operatori. In particolare, già dal 1° luglio 2018 è stato reso disponibile agli operatori IVA un dispositivo app, una procedura web e un'applicazione per pc per generare e inviare la fattura elettronica in modo semplice. Inoltre sono stati rilasciati dei servizi di ausilio gratuiti alla gestione della fattura elettronica a favore dei contribuenti e di loro eventuali intermediari fiscali. Al fine di dare adeguata informazione sulle novità introdotte, è stata pubblicata, sul sito Internet dell'Agenzia delle entrate, un'area tematica dove poter consultare una guida operativa, dei video tutorial e tutta la documentazione normativa e amministrativa emanata in materia. Sono state, pertanto, considerate tutte le iniziative utili al fine di avviare il sistema di fatturazione elettronica per tutti gli operatori IVA dal 1° gennaio dell'anno prossimo. Relativamente alla richiesta di differenziazione dell'obbligo di fatturazione in base alle dimensioni delle imprese, si fa presente che già il quadro normativo attuale esenta dall'obbligo di fatturazione elettronica i contribuenti che aderiscono al regime forfettario dei minimi e le imprese agricole di piccole dimensioni. Tale regime sarà esteso, ai sensi dell'articolo 4 del disegno di legge di bilancio, ai contribuenti che hanno conseguito ricavi ragguagliati ad anno non superiori ad euro 65.000. È opportuno evidenziare che la fatturazione elettronica è un processo simmetrico che vincola non solo il soggetto emittente ma anche quello ricevente a gestire come elettronica la fattura ai fini della detraibilità dell'IVA. Inoltre, gli articoli da 11 a 14 dello stesso decreto fiscale introducono importanti semplificazioni di sistema che consentono, ad esempio, di emettere dal 1° luglio 2019 le fatture entro dieci giorni dalla data di effettuazione dell'operazione anziché entro le 24 ore dello stesso giorno. Concludo. Si rappresenta che nel corso del Forum nazionale dei commercialisti, svoltosi lo scorso 24 settembre, non è stata, in realtà, auspicata una proroga della fatturazione elettronica, ma è stato chiarito che l'Agenzia delle entrate applicherà le regole tenendo conto delle difficoltà derivanti dall'introduzione del nuovo regime nei limiti consentiti dalla legge (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle). 

PRESIDENTE. Il deputato Lollobrigida ha facoltà di replicare. 

FRANCESCO LOLLOBRIGIDA (FDI). Grazie, Presidente, della sua risposta, che però non ci soddisfa. Lei disegna un mondo spettacolare pieno di buoni propositi, pieno di cose che funzionano ma rispetto alle tante applicazioni, ai siti Internet e ai portali che state creando le voglio ricordare che i nostri commercianti e artigiani devono anche lavorare durante il giorno piuttosto che seguire le mille indicazioni che lei ha testé dato (Applausi dei deputati del gruppo Fratelli d'Italia). Da mesi vi proponete come il Governo del cambiamento. Farete la manovra del popolo - così dite - e continuate a parlare di un mondo che però si scontra con la realtà, un mondo fatto di artigiani, commercianti e imprenditori che la mattina si alzano, che creano lavoro con la loro attività e che vengono vessati dai Governi che l'hanno preceduta - molto - ma anche dal suo Governo, che sembra non aver invertito la rotta e che senza dubbio crea un meccanismo che permetterà in Italia di vedere sempre gli stessi pagare, quegli stessi che sono quelli che portano avanti la carretta, che ci pagano lo stipendio, che mandano avanti questa nostra nazione. Avremmo sperato che questa nostro segnale, questa nostra richiesta avesse da lei una risposta positiva, perché in realtà quelli che lei ha citato - e anche l'Agenzia delle entrate e più voci -hanno chiesto una proroga in più occasioni della fatturazione elettronica, tentando di permettere alle nostre aziende di recepire questo meccanismo, perché oggi il rischio - il rischio che c'è, quello vero - è che chi fatturava continuerà forse a fatturare, perché con le difficoltà che devono affrontare probabilmente potrebbe non farlo, e chi non fatturava non fatturerà lo stesso (Applausi dei deputati del gruppo Fratelli d'Italia). Gli evasori continueranno a non fatturare in questa nazione. Non è questa la soluzione ma è un ulteriore aggravio, un ulteriore gravame che sarà sulla testa dei contribuenti italiani, di quelli che lavorano e che creano lavoro. Vivete in un mondo diverso da quello delle realtà, fatto di post e comunicati ma che vede poche assunzioni di responsabilità. Ebbene, Presidente, noi saremo ancora una volta, come Fratelli d'Italia, i difensori dell'economia reale e di quelli che lavorano. Saremo affianco ai professionisti, alle partite IVA, ai commercianti e a quelli che sono la spina dorsale di questa nostra nazione… 

PRESIDENTE. Concluda. 

FRANCESCO LOLLOBRIGIDA (FDI). … e lo faremo costantemente a partire dalla prossima manovra di bilancio facendo una netta opposizione e sperando di riuscire a migliorarla, perché davvero piegherebbe le ginocchia agli ultimi residui della nostra economia (Applausi dei deputati del gruppo Fratelli d'Italia).

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TommasoFoti
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