Camera

Crisi finanziaria Manital; tutelare ad ogni costo i lavoratori

Data: 01/10/2019
Numero: 3-00999 / Interrogazione a risposta immediata
Soggetto: MINISTRO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Data Risposta: 02/10/2019

Per sapere – premesso che: 

la società Manital ha ottenuto, tramite Consip, l'affidamento dei servizi tecnicogestionali e dei servizi operativi di manutenzione, pulizia ed igiene ambientale e altri servizi operativi relativamente agli immobili, prevalentemente ad uso ufficio, in uso a qualsiasi titolo alle pubbliche amministrazioni; 

il consorzio Manital impiega più di 10.000 persone su tutto il territorio nazionale. Le organizzazioni sindacali hanno denunciato il mancato pagamento ai lavoratori e alle lavoratrici da parte di ManitalIdea spa a far data da aprile 2019. Manital non ha fornito risposte rassicuranti; 

le organizzazioni sindacali hanno più volte denunciato una spaventosa situazione di crisi finanziaria di Manital; 

i debiti con istituti di credito di Manital lasciano anche presagire che eventuali pagamenti da parte delle varie pubbliche amministrazioni non potranno essere destinati al pagamento delle retribuzioni dei lavoratori; 

i sindacati hanno già dichiarato lo stato di agitazione sindacale e il blocco di tutte le prestazioni straordinarie e/o supplementari; 

a ciò si aggiunga che sembrerebbe, sempre da fonti sindacali, che Manital non abbia erogato nemmeno le quote ai fondi complementari; 

le organizzazioni sindacali sono state ricevute in data 18 giugno 2019 dall'ufficio di gabinetto del Ministero dello sviluppo economico per avere precise garanzie sul futuro dei lavoratori e delle lavoratrici di Manital –: 

quali urgenti iniziative intenda attuare al fine di rassicurare i lavoratori e mantenere per il futuro il livello occupazionale, adottando ogni iniziativa di competenza, affinché i soggetti pubblici interessati provvedano al blocco cautelare dei pagamenti a favore di ManitalIdea spa e agiscano « in surroga », procedendo al pagamento diretto a favore dei lavoratori e delle lavoratrici, attesa la responsabilità in solido.

Interrogazione sottoscritta dai parlamentari: LOLLOBRIGIDA, MELONI, DELMASTRO DELLE VEDOVE, RIZZETTO, DEIDDA, SILVESTRONI, ACQUAROLI, BALDINI, BELLUCCI, BIGNAMI, BUCALO, BUTTI, CAIATA, CARETTA, CIABURRO, CIRIELLI, LUCA DE CARLO, DONZELLI, FERRO, FOTI, FRASSINETTI, GEMMATO, LUCASELLI, MANTOVANI, MASCHIO, MOLLICONE, MONTARULI, OSNATO, PRISCO, RAMPELLI, ROTELLI, TRANCASSINI, VARCHI e ZUCCONI.

DIBATTITO IN AULA

PRESIDENTE. Il deputato Marco Silvestroni ha facoltà di illustrare l'interrogazione n. 3-00999 (Vedi l'allegato A), di cui è cofirmatario. 

MARCO SILVESTRONI (FDI). Grazie, Presidente. Ministro Patuanelli, a giugno, quando il suo collega Di Maio era Ministro, i tavoli aperti al MISE erano circa 158, i dati sono sindacali perché ancora il Ministero non dà i dati reali, per cui stiamo parlando, se sono 158, all'incirca di 300 mila lavoratori, con indotto compreso. Secondo i dati INPS, c'è stata un'esplosione ad oggi, passato un anno da qui, per cui la cassa integrazione è aumentata del 78 per cento. Ora, io mi auguro che con il cambio di Ministro le cose possano cambiare ed è per questo - perché, chiaramente, per Fratelli d'Italia il lavoro è una importantissima priorità - che la interroghiamo per i 10 mila impiegati del consorzio Manital, che, come lei immagina, coinvolge famiglie, mogli, mariti, figli. Ed è inammissibile, Ministro, che, ancora ad oggi, questi dipendenti Manital non sappiano quale sarà la loro fine. 

PRESIDENTE. Il Ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, ha facoltà di rispondere. 

STEFANO PATUANELLI, Ministro dello Sviluppo economico. Presidente, grazie agli onorevoli interroganti. A prescindere dalla risposta poi sul punto, voglio soffermarmi sul fatto che, rispetto ai tavoli di crisi, i dati che lei ha citato, onorevole, sono dati probabilmente corretti, e sto facendo anch'io una ricognizione. Quello che però voglio sottolineare è che stiamo costituendo finalmente una struttura per le crisi aziendali nel decreto-legge in conversione in questo momento al Senato, che arriverà poi alla Camera penso fra circa due settimane: con quel decreto riusciamo finalmente ad istituire un'unità di crisi dotata di dodici persone, che potrà affrontare in modo più concreto le crisi aziendali. Pur rubando tempo alla risposta puntuale, ma che casomai poi ovviamente lascerò agli atti, ritengo che però il ruolo del Ministero dello Sviluppo economico sia quello di anticipare le crisi: noi dobbiamo dotarci degli strumenti che consentono al Ministero di evitare che si aprano nuovi tavoli di crisi. Ad ogni modo, il consorzio Manital ha sede legale a Ivrea e conta diverse unità sul territorio nazionale, fornisce i servizi di pulizia per scuole e altre pubbliche amministrazioni, occupando circa 6 mila dipendenti diretti e 7 mila indiretti, tra consorziate e fornitori e subappaltatori. A fronte dei ritardi nei pagamenti delle commesse e di una possibile crisi occupazionale, nonché del mancato pagamento delle retribuzioni ai lavoratori del consorzio, è stato avviato un tavolo di confronto con tutte le parti interessate presso il MISE. L'11 luglio 2019 si è tenuto un incontro del tavolo presso il Ministero del Lavoro e delle politiche sociali, alla presenza dei vertici della società, con la partecipazione di Consip, del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca (tra i Ministeri esposti economicamente nei confronti di Manital), delle organizzazioni sindacali dei lavoratori e delle aziende consorziate: ciò al fine di risolvere da un lato, le problematiche relative alle mancate retribuzioni dei lavoratori, dall'altro, per verificare lo stato dei pagamenti relativi alle commesse delle stazioni appaltanti. Nel corso del citato incontro, Manital ha rappresentato la sussistenza di difficoltà finanziarie, dovute, a parere della stessa, al ritardo con cui molte amministrazioni pubbliche nazionali e territoriali hanno proceduto a liquidare i compensi dovuti per le prestazioni ricevute. Ulteriori incontri con le parti interessate si sono tenuti successivamente. Nell'ultimo tavolo del 30 luglio Manital ha manifestato la volontà di avviare una serie di azioni per sbloccare quanto prima la situazione, ma, ad oggi, risulta che gli impegni assunti in quell'occasione dai vertici aziendali non siano stati purtroppo del tutto mantenuti; in particolare, risultano pagate le mensilità di giugno 2019 e parte delle retribuzioni di luglio. Pertanto il tribunale di Ivrea ha valutato l'opportunità di disporre l'assoggettamento in amministrazione straordinaria della società Manital Idea, e a tal fine ha richiesto la designazione di tre commissari giudiziali per la dichiarazione dello stato di insolvenza. Il MISE ha indicato i commissari in data 16 settembre 2019. Sentito il Ministero del Lavoro e delle politiche sociali, informo che la società ha riconosciuto diversi trattamenti di integrazione salariale… 

PRESIDENTE. Concluda, per favore. 

STEFANO PATUANELLI, Ministro dello Sviluppo economico. …per i lavoratori che svolgono i servizi di pulizia (c'è l'elenco di tutte le situazioni di integrazione salariale erogate presso molte stazioni ferroviarie e presso lo stabilimento Mirafiori, di FCA). È chiaro ed evidente, dunque, che il Governo ha messo il massimo impegno per garantire la tutela occupazionale del consorzio in esame, e sarà ora compito dei commissari straordinari valutare per il futuro tutte le possibili soluzioni… 

PRESIDENTE. Deve concludere, Ministro. 

STEFANO PATUANELLI, Ministro dello Sviluppo economico. …per risolvere lo stato di difficoltà in cui versa il consorzio, fermo restando che il MISE, adottando ogni iniziativa di competenza, continuerà a monitorare la situazione al fine di rassicurare i lavoratori e mantenere i livelli occupazionali. Ricordo che il M ha un compito di vigilanza sulla struttura commissariale, ed è in questo esercizio che il Ministero darà tutta la massima collaborazione alla struttura commissariale. 

PRESIDENTE. Ministro Patuanelli, mi corre l'obbligo di precisare che il documento può essere anche consegnato brevi manu all'interrogante, ma non può essere allegato agli atti, perché la caratteristica delle interrogazioni a risposta immediata, come dice la parola stessa, è risposta immediata e circostanziata alla fattispecie della seduta che stiamo svolgendo. Il deputato Andrea Delmastro Delle Vedove, cofirmatario dell'interrogazione, ha facoltà di replicare. 

ANDREA DELMASTRO DELLE VEDOVE (FDI). Ministro, tratterremo l'indignazione, perché - come dire? - lei è erede di Di Maio, e diciamo che, a volte, è meglio essere orfani: in questo caso sicuramente, se uno deve parlare di raccogliere l'eredità di Di Maio al MISE o al Ministero del Lavoro e delle politiche sociali, certamente sarebbe meglio essere orfani. Però, vede che ci viene difficile accettare di sentire, in quest'Aula, proclamare che il Governo ha messo il massimo impegno nel nominare i commissari giudiziali: quanto a Manital, è da luglio che la regione Piemonte vi dice di segnalare a tutti gli enti statali di pagare in surroga i dipendenti che non prendono lo stipendio da giugno, nonostante Manital abbia monocommittenza pubblica (Applausi dei deputati del gruppo Fratelli d'Italia)! Sono 7 mila persone che attendono 6-700 euro al mese, che hanno fatto da banca all'imprenditore privato con la complicità del Ministero! Oggi lei ci viene a raccontare che costituirete un'unità di crisi. Ma ci vuole un'unità di crisi per scoprire che dovete 17 milioni di euro, come Ministeri, a Manital e che, se aveste pagato quei 17 milioni di euro, probabilmente oggi sarebbero già nelle tasche dei lavoratori (Applausi dei deputati del gruppo Fratelli d'Italia)? O, ancora, che se aveste pagato in surroga, come vi chiede la regione Piemonte amministrata dal centrodestra con l'assessore di Fratelli d'Italia, oggi quei lavoratori avrebbero in tasca i loro soldi? Voglio dire, è un'eredità difficilissima, è meglio essere orfani che eredi di Di Maio sul mondo del lavoro; però, Ministro, oggi non può venirci a parlare di questo straordinario impegno! Perché, vede, quando convocavate i tavoli di crisi… 

PRESIDENTE. La invito a concludere. 

ANDREA DELMASTRO DELLE VEDOVE (FDI). …eravate - non lei, ma chi l'ha preceduta - oltre il ridicolo - e termino -, perché il Ministero convocava il tavolo di crisi convocando se stesso, che era un debitore insolvente, con grave riverbero per il profilo occupazionale e per le famiglie di 7 mila persone, che voi con i vostri "puffi" avete contribuito a sbattere in mezzo ad una strada. Siete stati velocissimi a nominare i commissari giudiziali… 

PRESIDENTE. Concluda. 

ANDREA DELMASTRO DELLE VEDOVE (FDI). ...dovevate essere bravi ad evitare una crisi, e lo potevate fare perché i debitori insolventi eravate voi (Applausi dei deputati del gruppo Fratelli d'Italia).

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TommasoFoti
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