Camera

Concessioni autostradali; quali presupposti per aumenti tariffari da parte della societa' Strada dei Parchi s.p.a.?

Data: 11/09/2018
Numero: 2-00090 / Interpellanza urgente
Soggetto: MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Data Risposta: 21/09/2018

I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, per sapere – premesso che: 

le autostrade italiane sono gestite per la maggior parte da società concessionarie e sono in maggioranza soggette al pagamento di pedaggio; 

dal 1° ottobre 2012 l'ente concedente è il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e non più Anas; 

5.821,5 chilometri di autostrade sono gestiti da venticinque concessionarie, tra le quali la società Strada dei Parchi s.p.a., che in data 18 novembre 2009 ha sottoscritto con Anas lo schema di convenzione unica, soggetto alle norme di cui alla legge n. 191 del 2009, mentre il 29 novembre 2010 è stato sottoscritto l'atto di recepimento della delibera del Cipe n. 20 del 13 maggio 2010, di approvazione della predetta convenzione; 

tale convenzione ha sostituito ad ogni effetto quella precedentemente sottoscritta nel 2001; la concessione per la gestione e la costruzione in argomento risulta aggiudicata a seguito di gara europea del 1° ottobre 2001; da quanto si legge nella relazione attività 2016 stesa dalla direzione generale per la vigilanza sulle concessionarie autostradali risulta che la società Strada dei parchi s.p.a. è partecipata per una quota pari al 2 per cento da Autostrade per l'Italia s.p.a., per una quota pari al 95 per cento da Toto Holding spa e per la restante quota del 5 per cento da Toto Spa Costruzioni Generali; 

con la convenzione in questione sono state affidate in gestione a Strada dei Parchi spa, in qualità di concessionario, le seguenti tratte: A24 Roma-Teramo (159,3 chilometri in esercizio), A24 Diramazione grande raccordo anulare tangenziale est di Roma (7,2 chilometri in esercizio), A25 Torano-Pescara (114,9 chilometro in esercizio); 

le due autostrade A24 e A25, che rappresentano non solo un servizio di pubblica utilità ma un collegamento strategico tra la dorsale tirrenica e quella adriatica della penisola, attraversano territori altamente sismici, tali dichiarati dall'ordinanza del Presidente del Consiglio dei ministri n. 3274 del 20 marzo 2003; 

l'articolo 1, comma 183, della legge n. 228 del 24 dicembre 2012 (legge di stabilità 2013), dichiara le autostrade A24 e A25 « opere strategiche per la finalità di protezione civile » e come tali impone l'adeguamento delle stesse alla normativa antisismica e di messa in sicurezza dei viadotti, di impatto ambientale e per lavori di manutenzione straordinaria, e alla normativa che disciplina la realizzazione di tutte le opere necessarie in conseguenza del sisma del 2009; 

ove per la realizzazione dei citati interventi si generino maggiori oneri, il Governo, fatta salva la preventiva verifica presso la Commissione europea della compatibilità comunitaria, rinegozia con la società concessionaria le condizioni della concessione; 

a seguito degli interventi di manutenzione previsti dalle leggi vigenti la società Strada dei Parchi s.p.a. richiede l'aggiornamento del piano economico finanziario (PEF), che forma parte integrante della convenzione; 

tale piano, depositato in data 11 ottobre 2013 in accordo con le regioni Lazio e Abruzzo, risulta ancora fermo all'esame del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti;

in data 1° gennaio 2016 la società Strada dei Parchi s.p.a. ha disposto l'aumento delle tariffe, sui tratti di competenza, del 3,45 per cento mentre a fare data dal 1o gennaio 2018, con decreto interministeriale n. 000615 del 29 dicembre 2017, il concessionario è stato autorizzato dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ad aumentare le tariffe mediamente di quasi il 13 per cento; 

complessivamente, quindi, nell'arco temporale 2009-2017 l'aumento delle tariffe sulle tratte autostradali in questione è stato di oltre il 50 per cento; 

da gennaio 2018 più di ottanta sindaci di comuni del Lazio e dell'Abruzzo si battono contro quelli che ritengono e appaiono come inaccettabili ed ingiustificati aumenti delle tariffe, un salasso insostenibile per le tasche dei cittadini ed incompatibile con il fragile tessuto sociale e produttivo che caratterizza le zone più interne e periferiche di questa parte dell'Italia centrale; 

ad oggi risultano inspiegabilmente inevase le richieste di accesso agli atti dei predetti sindaci volte ad estrarre copia, tra gli altri documenti, della convenzione originaria tra Strada dei Parchi spa e Anas; 

i predetti sindaci hanno chiesto al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti chiarimenti in merito: all'adozione di idonei provvedimenti volti a prevedere la sospensione degli aumenti delle tariffe autostradali relativi alla A24 e A25 in vigore dal 1° gennaio 2018; all'istituzione di un tavolo istituzionale che possa ridefinire i criteri di concessione autostradale con Strada dei Parchi al fine di garantire ai pendolari e ai cittadini una tariffa adeguata ad un'area interna svantaggiata; alla declassificazione del tratto urbano della A24 da che va dalla barriera di Roma est fino all'intersezione con la tangenziale est –: 

quale sia la posizione del Governo rispetto alle predette richieste formulate dai sindaci e se intenda impartire opportune disposizioni affinché esse siano quanto prima evase; 

se intenda rendere noto lo stato dei lavori istruttori relativo al piano economico finanziario della società Strada dei Parchi s.p.a., entro quali termini sarà approvato e, se sussistano, gli ostacoli e gli impedimenti che ad oggi non hanno ancora permesso l'aggiornamento dello stesso; 

quali siano i presupposti che permettono alla società Strada dei Parchi s.p.a. di ottenere aumenti di tariffa superiori rispetto a quelli accordati alle altre concessionarie autostradali; 

per quali motivi risultino inevase le richieste di accesso agli atti formulate dai predetti sindaci per estrarre copia, tra gli altri documenti, della convenzione originaria tra Strada dei Parchi spa e Anas; 

se intenda fornire delucidazioni in merito alla convenzione relativa società in questione che trasferisce le risorse finanziarie all'Anas anziché al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti; 

quali iniziative intenda assumere per garantire la più totale trasparenza nei rapporti tra lo Stato e le società concessionarie di tratte autostradali e la tutela dei cittadini. 

Interpellanza sottoscritta dai parlamentari: Lollobrigida, Foti, Butti, Trancassini.

DIBATTITO IN ASSEMBLEA

PRESIDENTE. Passiamo all'interpellanza urgente Lollobrigida ed altri n. 2-00090 (Vedi l'allegato A). Chiedo al deputato Acquaroli se intenda illustrare l'interpellanza di cui è cofirmatario o se si riservi di intervenire in sede di replica. 

FRANCESCO ACQUAROLI (FDI). Presidente, innanzitutto grazie anche al Governo. Intendo illustrare e leggere la nostra interpellanza urgente con la premessa che questa autostrada, la A24 e la A25, è un'infrastruttura molto importante soprattutto per il centro Italia anche perché è l'arteria che in qualche modo riesce a collegare in maniera veloce il Tirreno all'Adriatico. È un'autostrada utilizzata da molti anche in maniera pendolare e ha una rilevanza economica molto importante. Do lettura della nostra interpellanza urgente. I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro delle Infrastrutture e dei trasporti. Premesso che: le autostrade italiane sono gestite per la maggior parte da società concessionarie e sono in maggioranza soggette al pagamento di pedaggio; dal 1° ottobre 2012 l'ente concedente è il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e non più ANAS; 5.821,5 chilometri di autostrade sono gestiti da 25 concessionarie, tra le quali la società Strada dei Parchi Spa che, in data 18 novembre 2009, ha sottoscritto con ANAS lo schema di convenzione unica, soggetto alle norme di cui alle legge 23 dicembre 2009, n. 191, mentre il 29 novembre 2010 è stato sottoscritto l'atto di recepimento della delibera del CIPE n. 20 del 13 maggio 2010, di approvazione della predetta convenzione; tale convenzione ha sostituito ad ogni effetto quella precedentemente sottoscritta nel 2001. La concessione per la gestione e la costruzione in argomento risulta aggiudicata a seguito di gara europea del 1° ottobre 2001. Da quanto si legge nella relazione attività 2016 stesa dalla direzione generale per la vigilanza sulle concessionarie autostradali risulta che la società Strada dei Parchi Spa è partecipata per una quota pari al 2 per cento da Autostrade per l'Italia Spa, per una quota pari al 95 per cento da Toto Holding Spa e per la restante quota del 5 per cento da Toto Spa Costruzioni Generali. Con la convenzione in questione sono state affidate in gestione a Strada dei Parchi Spa, in qualità di concessionario, le seguenti tratte: A24 Roma-Teramo (159,3 chilometri in esercizio), A24 Diramazione Grande Raccordo Anulare -Tangenziale est di Roma (7,2 chilometri in esercizio), A25 Torano-Pescara (114,9 chilometri in esercizio). Le due autostrade A24 e A25, che rappresentano non solo un servizio di pubblica utilità ma un collegamento strategico tra la dorsale tirrenica e quella adriatica della penisola, attraversano territori altamente sismici, tali dichiarati dall'ordinanza del Presidente del Consiglio dei ministri n. 3274 del 20 marzo 2003. L'articolo 1, comma 183, della legge 24 dicembre 2012, n. 228 (legge di stabilità 2013), dichiara le autostrade A24 e A25 "opere strategiche per la finalità di protezione civile" e, come tali, impone l'adeguamento delle stesse alla normativa antisismica e di messa in sicurezza dei viadotti, di impatto ambientale e per lavori di manutenzione straordinaria, e alla normativa che disciplina la realizzazione di tutte le opere necessarie in conseguenza del sisma 2009. Ove per la realizzazione dei citati interventi si generino maggiori oneri, il Governo, fatta salva la preventiva verifica presso la Commissione europea della compatibilità comunitaria, rinegozia con la società concessionaria le condizioni della concessione. A seguito degli interventi di manutenzione previsti dalle leggi vigenti, la società Strada dei Parchi Spa richiede l'aggiornamento del piano economico finanziario (PEF) che forma parte integrante della convenzione. Tale piano, depositato in data 11 ottobre 2013, in accordo con le regioni Lazio e Abruzzo, risulta ancora fermo all'esame del Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti. In data 1° gennaio 2016 la società Strada dei Parchi Spa ha disposto l'aumento delle tariffe, sui tratti di competenza, del 3,45 per cento, mentre a fare data dal 1° gennaio 2018, con decreto interministeriale n. 615 del 29 dicembre 2017, il concessionario è stato autorizzato dal Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti ad aumentare le tariffe mediamente di quasi il 13 per cento. Complessivamente, quindi, nell'arco temporale 2009-2017 l'aumento delle tariffe sulle tratte autostradali in questione è stato di oltre il 50 per cento. Da gennaio 2018 più di ottanta sindaci di comuni del Lazio e dell'Abruzzo si battono contro quelli che ritengono e appaiono come inaccettabili ed ingiustificati aumenti delle tariffe, un salasso insostenibile per le tasche dei cittadini ed incompatibile con il fragile tessuto sociale e produttivo che caratterizza le zone più interne e periferiche di questa parte dell'Italia centrale. Ad oggi risultano inspiegabilmente inevase le richieste di accesso agli atti dei predetti sindaci volte ad estrarre copia, tra gli altri documenti, della convenzione originaria tra Strada dei Parchi Spa e ANAS. I predetti sindaci hanno chiesto al Ministro delle Infrastrutture e dei trasporti chiarimenti in merito: all'adozione di idonei provvedimenti volti a prevedere la sospensione degli aumenti delle tariffe autostradali relativi alla A24 e A25 in vigore dal 1° gennaio 2018; all'istituzione di un tavolo istituzionale che possa ridefinire i criteri di concessione autostradale con Strada dei Parchi al fine di garantire ai pendolari e ai cittadini una tariffa adeguata ad un'area interna svantaggiata; alla declassificazione del tratto urbano della A24 che va dalla barriera di Roma est fino a intersezione con la tangenziale est. Chiediamo, quindi, al Governo quale sia la posizione rispetto alle predette richieste formulate dai sindaci e se intenda impartire opportune disposizioni affinché esse siano quanto prima evase; se il Governo intenda rendere noto lo stato dei lavori istruttori relativo al piano economico finanziario della società Strada dei Parchi Spa, entro quali termini sarà approvato e, se sussistano, gli ostacoli e gli impedimenti che ad oggi non hanno ancora permesso l'aggiornamento dello stesso; quali siano i presupposti che permettono alla società Strada dei Parchi Spa di ottenere aumenti di tariffa superiori rispetto a quelli accordati alle altre concessionarie autostradali; per quali motivi risultino inevase le richieste di accesso agli atti formulate dei predetti sindaci per estrarre copia, tra gli altri documenti, della convenzione originaria tra Strada dei Parchi Spa e ANAS; se intenda fornire delucidazioni in merito alla convenzione relativa alla società in questione che trasferisce le risorse finanziarie all'ANAS anziché al Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti. Quali iniziative intenda assumere per garantire la più tale totale trasparenza nei rapporti tra lo Stato e le società concessionarie di tratte autostradali e la tutela dei cittadini. 

PRESIDENTE. Il sottosegretario di Stato per le Infrastrutture e i trasporti, Armando Siri, ha facoltà di rispondere. 

ARMANDO SIRI, Sottosegretario di Stato per le Infrastrutture e i trasporti. Signor Presidente, onorevoli deputati, sul tema delle concessioni autostradali, il Ministro Toninelli si è più volte espresso. Questo Governo farà di tutto per rivedere integralmente il sistema delle concessioni e degli obblighi convenzionali, sulla base di nuovi principi e di più soddisfacenti equilibri giuridico-economici. Occorre dare un segnale di svolta ben preciso. I concessionari dovranno essere vincolati a reinvestire buona parte degli utili nell'ammodernamento delle infrastrutture che hanno ricevuto in concessione. Dovranno rispettare in modo più stringente gli obblighi di manutenzione a loro carico. E, più in generale, dovranno comprendere che l'infrastruttura non è una rendita finanziaria, ma è un bene pubblico dell'intero Paese. Inoltre, intendiamo assicurare un livello tariffario sostenibile per l'utenza, anche commisurando le tariffe con gli investimenti, la manutenzione e i livelli di servizio offerti, e prevedendo a carico dei concessionari, pubblici o privati che siano, un programma di interventi finalizzati ad incrementare gli standard di sicurezza. Venendo alle tratte autostradali A24 e A25 in concessione alla società Strada dei Parchi, quanto al tema della trasparenza, colgo l'occasione per ricordare che, dopo anni di opacità, lo scorso 27 agosto, per la prima volta dopo vent'anni, abbiamo pubblicato sul sito web del Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti tutti gli atti di concessione e i relativi allegati, compreso il piano economico finanziario, proprio perché l'indirizzo politico di questo Governo è quello di tutelare l'interesse pubblico. Ricordo che l'Anac, con nota del 15 febbraio scorso, ha dichiarato che non consentire la consultazione di detti piani impedisce il controllo sull'effettivo perseguimento dell'interesse pubblico sotteso alle gestioni concessorie, con ciò violando un principio cardine del nostro ordinamento giuridico. Mercoledì scorso, dinanzi alle istanze di sindaci rimaste inascoltate per anni, il Ministro ha comunicato loro che il concessionario ha inviato al Ministero delle Infrastrutture una proposta di rinuncia all'aumento tariffario, scattato a partire dal 1° gennaio del 2018 per i prossimi tre mesi, quindi dal 1° ottobre fino al 31 dicembre prossimi. Gli utenti potranno e torneranno a corrispondere la tariffa in vigore fino al 2017. Ciò significa che è stato abbattuto quel 13 per cento di aumento tariffario concesso all'inizio dell'anno. Questo Governo, con un impegno senza precedenti, sta portando avanti la revisione di tutte le concessioni, in termini di costi da sostenere e di servizi resi a chi viaggia. Strada dei Parchi non sottoscrive un nuovo piano economico dal 2013. Nel 2014 la concessionaria presentava un programma di investimenti, per un importo pari a quasi 7 miliardi di euro, e con interventi in variante di tracciato. L'equilibrio economico di tale piano era assicurato unicamente con il riconoscimento di misure compensative a carico della finanza pubblica, ivi inclusa la defiscalizzazione. Questa proposta è stata successivamente reiterata più volte dalla società in diverse versioni. Le ipotesi di PEF avanzate in questi anni risultavano, dunque, incompatibili con le norme vigenti. Pertanto negli ultimi cinque anni è stato chiesto ripetutamente alla società di formulare la proposta PEF con ipotesi maggiormente realistiche. L'ultima proposta corrisponde alla spesa di quasi 3 miliardi di euro: anch'essa è stata valutata irricevibile dal MIT. E il 9 gennaio 2018 è stato istituito un tavolo di lavoro con enti territoriali, MIT e società concessionaria, per arrivare a soluzioni praticabili e condivise. Nella riunione del 14 maggio scorso, le amministrazioni partecipanti hanno riscontrato il persistere di numerose criticità tecniche, già evidenziate in precedenti relazioni del Dipartimento del Tesoro e della Ragioneria generale dello Stato. La proposta è stata, quindi, rimessa al NARS; qualora anche in questa sede ne sia confermata l'inammissibilità, si configurerebbero ulteriori scenari che contemplano anche la risoluzione del rapporto concessorio. Nel decreto Genova abbiamo previsto una norma per la prosecuzione degli interventi di adeguamento delle tratte autostradali in argomento, divenuti urgenti e improcrastinabili a seguito degli eventi sismici verificatesi nel 2009 e proseguiti nel tempo con differente intensità. Ciò al fine di rendere utilizzabili anticipatamente le annualità, sino all'importo residuo di 192 milioni di euro. Da ultimo evidenzio che la convenzione stipulata nel 2009 tra Strade dei Parchi e Anas all'articolo 3, lettera c) recita così: il concessionario assume l'obbligo di corrispondere al concedente il corrispettivo della concessione, come comprensivo della quota di oneri finanziari di dilazione, del valore attuale di euro 748.862.503,68 detratto quanto già versato alla data di efficacia della presente convenzione, secondo quanto previsto dal punto 13, lettera f), del bando di gara pubblicato in Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana del 29 novembre 2000, da corrispondere entro il 31 marzo di ogni anno. La componente interessi è indicata separatamente nel piano di rateizzazione del prezzo di concessione, di cui al piano economico finanziario allegato alla presente convenzione, da cui si evince il canone annuo, comprensivo di interessi di dilazione, di 55,8 milioni di euro. L'articolo 52-quinquies del decreto-legge n. 50 del 2017, che ha disposto misure di sicurezza antisismiche delle autostrade A24 e A25, ha previsto che il concessionario effettua il versamento all'Anas delle rate sospese del corrispettivo della concessione, tutte di spettanza dell'Anas Spa. A tale riguardo gli uffici del Ministero delle Infrastrutture stanno facendo approfondimenti, al fine di verificare la compatibilità tra le discipline in vigore. 

PRESIDENTE. Il deputato Francesco Acquaroli ha facoltà di dichiarare se sia soddisfatto per la risposta all'interpellanza, di cui è cofirmatario. 

FRANCESCO ACQUAROLI (FDI). Grazie sottosegretario per la risposta che ha voluto fornirci. Questo argomento è sicuramente un argomento che non si può imputare al Governo, perché in poco più di tre mesi è difficile intervenire in maniera sostanziale. Immagino, sappiamo e siamo consapevoli che le situazioni in Italia sono tantissime, quindi, non posso non ritenermi soddisfatto della risposta. Però, non sono soddisfatto per questa vicenda, non siamo soddisfatti per come questa vicenda sia arrivata allo stato attuale, per come non siano stati considerati i sindaci, che sono, anche in termini di responsabilità, i massimi responsabili sul territorio della sicurezza e della salute dei cittadini, e anche come autorità che chiedono al Governo una risposta e chiedono ai Ministeri di poter conoscere quelle che sono realmente le questioni sul tavolo. Non possiamo essere soddisfatti, perché vediamo comunque vessato un territorio che, fino ad oggi è costretto, per muoversi, dagli svantaggi che, oggettivamente, sia il sisma sia la collocazione e l'economia di quel territorio impongono ai giovani e a tutti quelli che in quel territorio risiedono. Ecco, è un attacco verso i più deboli. E poi non posso non sottolineare come vi sia una gravità che insomma è insita nella funzione di questa autostrada, di questi due tratti di autostrada, perché la A24 e A25 sono due tratti che collegano il Tirreno e l'Adriatico, hanno una rilevanza per il turismo e per l'economia. È impensabile continuare a vessare questi territori, vessare chi deve usufruire dell'autostrada, che è l'unica autostrada Est- Ovest del centro Italia, è impensabile – e chiudo – che, in un territorio del genere, la sicurezza non sia inserita nei contratti come primo punto all'ordine del giorno, perché la sismicità di questi territori è un dato che non è che non fosse conosciuto, è molto conosciuto. Quindi, credo che il buonsenso debba portare il Governo oggi, al di là dei buoni intendimenti e degli approcci che noi possiamo anche condividere, a fornire delle risposte che siano concrete nel più breve tempo possibile. Quindi, soddisfazione rispetto ad una risposta e ad un approccio che questo Governo ha, ma anche concretezza e tempi certi, perché veramente stiamo parlando di una zona che, oggettivamente, come tante altre, attende risposte da molto tempo.

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