Camera

Linea ad alta velocita' Torino-Lione; il Governo intende confermare gli impegni presi per la realizzazione della TAV?

Data: 31/07/2018
Numero: 3-00124 / Interrogazione a risposta immediata
Soggetto: MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Data Risposta: 01/08/2018

Per sapere – premesso che: 

la linea ad alta velocità Torino-Lione è un'opera strategica per lo sviluppo della rete infrastrutturale e del territorio; 

nonostante l'impegno assunto dall'Italia per la realizzazione dell'opera, nel « contratto di governo » si legge: « con riguardo alla linea ad alta velocità Torino-Lione, ci impegniamo a ridiscuterne integralmente il progetto nell'applicazione dell'accordo tra Italia e Francia »; 

un blocco unilaterale dei lavori sulla Torino-Lione non esclude la possibilità di una messa in mora dell'Italia, che verrebbe privata per un periodo di cinque anni dei finanziamenti europei sulle altre opere transfrontaliere non ancora in fase avanzata; 

da un punto di vista occupazionale si contano circa ottomila posti di lavoro in meno a seguito di interruzione dei lavori; 

la mancata realizzazione dell'opera comporterebbe dei costi, come il pagamento delle penali alle aziende coinvolte, nonché la messa in sicurezza e il mantenimento delle opere già realizzate; 

recentemente, inoltre, presso il cantiere di Chiomonte gruppi di facinorosi richiamatisi al movimento notav hanno attaccato operai e agenti delle forze dell'ordine, rendendosi protagonisti di inaccettabili atti di violenza; 

pure i sindacati di polizia hanno chiesto chiarezza circa il futuro dell'opera ed una presa di posizione del Governo, anche al fine di non continuare a dare adito alle pretese del movimento notav e alle sue frange più estremiste, certamente rinvigorite dall'attuale situazione di incertezza; 

ormai, peraltro, si contano circa quattrocento feriti tra le forze dell'ordine per un costo di 780.000 euro in assistenza sanitaria –: 

se il Governo intenda confermare gli impegni per la realizzazione della linea ad alta velocità Torino-Lione.

Interrogazione a risposta immediata sottoscritta dai parlamentari: MONTARULI, LOLLOBRIGIDA, ACQUAROLI, BELLUCCI, BUCALO, BUTTI, CARETTA, CIABURRO, CIRIELLI, CROSETTO, LUCA DE CARLO, DEIDDA, DELMASTRO DELLE VEDOVE, DONZELLI, FERRO, FIDANZA, FOTI, FRASSINETTI, GEMMATO, LUCASELLI, MASCHIO, MELONI, MOLLICONE, OSNATO, PRISCO, RAMPELLI, RIZZETTO, ROTELLI, SILVESTRONI, TRANCASSINI, VARCHI e ZUCCONI.

DIBATTITO IN ASSEMBLEA

(Intendimenti in merito alla realizzazione della linea ad alta velocità/alta capacità Torino-Lione – n. 3-00124)

PRESIDENTE. La deputata Augusta Montaruli ha facoltà di illustrare la sua interrogazione n. 3-00124 (Vedi l'allegato A) per un minuto. 

AUGUSTA MONTARULI (FDI). Grazie, signor Presidente. Ministro, da quando lei siede su quella poltrona, sull'alta velocità/alta capacità della Torino-Lione regna l'incertezza assoluta. Che cosa dice agli operai e agli imprenditori che attendevano quest'opera come occasione di sviluppo? Che cosa dice alle persone che quotidianamente fanno il Fréjus e sanno che tale traforo ha dei problemi non migliorabili? Ma soprattutto, dopo le sue dichiarazioni di stamattina, in cui ci dice che non ha ricevuto Foglietta, perché sarebbero stati dei dati assolutamente parziali, che cosa ha detto al sindaco Appendino, quando ha ricevuto il suo dossier? Allora il suo è un problema politico, signor Ministro, ci risponda con un "sì" o con un "no", la volete fare l'alta velocità, "sì" o "no"? 

PRESIDENTE. Il Ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Danilo Toninelli, ha facoltà di rispondere. 

DANILO TONINELLI, Ministro delle Infrastrutture e dei trasporti. Grazie Presidente, colleghi, sulla realizzazione e completamento delle opere pubbliche di rilievo nazionale ho avuto modo di esprimermi in più occasioni fin dall'avvio del mio mandato e proprio in questi giorni sto illustrando le linee programmatiche del mio Ministero presso le competenti sedi parlamentari, con l'intento di fare chiarezza sul lavoro svolto e su quello che faremo in futuro. In particolare, per le maggiori opere figlie della legge obiettivo, l'intendimento è quello di sottoporre ad un'attenta analisi costi-benefici, analisi attraverso la quale vengono previsti gli effetti di un progetto, di un programma o di un investimento, verificando se, con la realizzazione dell'intervento, la società ottenga un beneficio o un costo netto. Infatti, intendiamo massimizzare gli effetti positivi delle opere pubbliche in termini di sviluppo economico e di diritto alla mobilità, riducendo al minimo quelli negativi. Sulla linea ferroviaria alta velocità Torino -Lione non posso non tornare a ribadire quanto abbiamo sottoscritto nel contratto di Governo, ovvero il nostro impegno a ridiscutere integralmente il progetto nell'applicazione dell'accordo tra Italia e Francia. Ci sono tanti documenti, tanti progetti, tante analisi da parte di chi investe, di chi lavora, di chi ci può guadagnare, però molti di questi sono di parte. Non ci sono pregiudizi ideologici nei confronti di quest'opera, ma solo l'interesse di valutarla correttamente con analisi, studi finanziari, progettuali e tecnico-giuridici, che saranno resi pubblici, così come saranno resi pubblici nomi e membri della struttura tecnica di missione che sono già al lavoro. Non possiamo nasconderci, come ha confermato di recente anche la Corte dei conti europea, un'anomalia inaccettabile: il costo delle nostre linee TAV, comprese quelle in costruzione, sta superando in media i 30 milioni di euro per chilometro, contro, ad esempio, i 13 milioni della Germania e i 14 milioni della Spagna, un gap da definire a dir poco vergognoso: è questo il motivo per cui stiamo facendo queste analisi, che avrebbero dovuto essere fatte anni fa. Ma mai darò mandato ad una struttura, ad un supertecnico o ad un super consulente di fare un'analisi scientifica sulla base di un indirizzo politico, cosa che è sempre stata fatta, ahimè, nel passato. Si fa pro veritate e il compito dei tecnici dovrà essere svolto con totale indipendenza e spirito di terzietà, solo dopo si trarranno le conclusioni. Concludo anch'io: la nostra azione è del tutto analoga a quella del Governo francese all'esito delle elezioni del 2017. Abbiamo avviato un piano di revisione delle infrastrutture sulla base della situazione di contesto e anche in relazione alla valutazione politica dello stato delle finanze pubbliche. Non vi è, pertanto, alcuna ragione per la quale l'Italia non ridiscute integralmente il progetto, pur nell'applicazione dell'accordo tra i due Paesi.

PRESIDENTE. La deputata Augusta Montaruli ha facoltà di replicare per due minuti. 

AUGUSTA MONTARULI (FDI). Signor Ministro, apprendiamo oggi che lei, che questo Governo mette in dubbio un'opera e la paralizza senza ancora avere neanche i dati e senza ancora averli neanche analizzati. Prima si analizzano i dati e poi, eventualmente, si mette in dubbio qualcosa, voi fate esattamente il contrario: prima mettete in dubbio e poi, per giustificarvi del fatto che state paralizzando un'intera regione e un intero Paese, dite che dovete andare a cercare i dati. Apprendiamo in tutto questo suo atto di assoluta irresponsabilità che lei non sa dire né "sì", né "no". Guardi, dalle nostre parti si dice una cosa e lei lo dovrebbe saper bene, visto che il movimento no-TAV lo usa come slogan: sarà dura! Glielo ribadisco io da questi banchi, signor Ministro, sarà dura se vi metterete ancora nella situazione di gettare incertezza su quest'opera, aizzando, peraltro, quelli che ancora oggi a distanza di tempo vanno davanti al nostro cantiere di Chiomonte a gettare fango, per non dire altro, alle nostre forze dell'ordine e agli operai che sono lì per difenderlo (Applausi dei deputati del gruppo Fratelli d'Italia). Dalle sue parole ci saremmo aspettati assolutamente altro. Ministro, glielo dico io: da sì-TAV, ora e sempre, sì-TAV, sarà dura (Applausi dei deputati del gruppo Fratelli d'Italia)!

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