Camera

Smaltimento rifiuti; quali strategie intende adottare il Ministero dell'Ambiente?

Data: 06/09/2018
Numero: 5-00382 / Interrogazione a risposta in commissione
Soggetto: MINISTRO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Data Risposta: 06/09/2018

Per sapere – premesso che: 

presso la Commissione Ambiente del Senato della Repubblica, nella seduta del 10 luglio 2018, il Ministro interrogato affermava che il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 10 agosto 2016 attuativo del comma 1, dell'articolo 35 del decreto-legge n. 133 del 2014, disciplina un segmento del ciclo dei rifiuti che, insieme al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 7 marzo 2016, attuativo invece del comma 2 del medesimo articolo, ed a diversi altri provvedimenti normativi già emanati o di futura emanazione, concorrono a definire la complessiva strategia dello Stato italiano; 

« tale strategia è rivolta a ridurre la dipendenza delle pianificazioni del sistema di gestione dei rifiuti dalla logica delle discariche (...) primo luogo attraverso la prevenzione, il riutilizzo, il riciclaggio, ed il recupero di materia (...), ed in secondo luogo anche attraverso il recupero energetico laddove le prime azioni non siano economicamente e tecnicamente sostenibili » in particolare proprio sui rifiuti di scarto che residuano dalle operazioni di trattamento dei rifiuti urbani indifferenziati; 

nei giorni scorsi, il predetto Ministro ha testualmente affermato: « È necessario modificare l'articolo 35 dello Sblocca Italia sugli inceneritori proprio per riaffermare il principio di prossimità di gestione dei rifiuti, per renderlo virtuoso ». Ed ancora: « Se modifichiamo l'articolo 35 indichiamo un percorso virtuoso sulla gestione dei rifiuti, spingendo sulla differenziata e sul riciclo dei rifiuti » –: 

quali modifiche intenda proporre il Ministro interrogato all'articolo 35 della legge 11 novembre 2014, n. 164, di conversione, con modificazioni, del decreto-legge 11 settembre 2014, n. 133 (detto anche « Sblocca Italia »), e – in particolare – se le stesse riguardino la modifica del comma 6, con l'introduzione del divieto di trattamento dei rifiuti urbani negli impianti di incenerimento ubicati al di fuori dei confini regionali in cui detti rifiuti sono prodotti, oppure se si siano state impartite disposizioni ai competenti uffici per predisporre una modifica legislativa volta all'abrogazione del predetto articolo, la qualcosa risulterebbe contraddittoria rispetto alle summenzionate dichiarazioni rese dal Ministro interrogato.

Interrogazione sottoscritta dai parlamentari: Trancassini, Butti e Foti.

DIBATTITO IN COMMISSIONE

Patrizia TERZONI, presidente, avverte che le interrogazioni 5-00381 D'Ippolito (vedi allegato 3) e 5-00382 Trancassini (vedi allegato 4), vertendo su identica materia, saranno svolte congiuntamente. 

Giuseppe D'IPPOLITO (M5S) illustra l'interrogazione a sua prima firma, manifestando apprezzamento per la proposta del Ministro Costa di impugnativa della legge regionale Marche sull'incenerimento dei rifiuti. 

Paolo TRANCASSINI (FdI) illustra l'interrogazione a sua prima firma sottolineando in particolare l'esigenza che il rappresentante del Governo espliciti quale sia la strategia sottesa alle future iniziative legislative sul trattamento dei rifiuti preannunciate dal Ministro Costa. Il sottosegretario 

Salvatore MICILLO risponde alle interrogazioni in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5). 

Giuseppe D'IPPOLITO (M5S) si dichiara pienamente soddisfatto della risposta resa dal sottosegretario che, senza addentrarsi in complicate questioni di conformità della normativa nazionale a quella comunitaria, fa riferimento al cuore della questione, ovvero al superamento dell'incenerimento dei rifiuti e alla creazione di una raccolta differenziata di qualità, attraverso il riutilizzo e il riciclaggio, nell'ambito dell'economia circolare. Al riguardo, auspica che siano intraprese iniziative legislative tempestive, di natura parlamentare o governativa, tra le quali ultime ritiene fondamentale l'abrogazione del DPCM del 2016, attuativo dell'articolo 35 del decreto-legge « sblocca-Italia », che costituirebbe un primo importante segnale nella direzione indicata dal Governo. Paolo 

TRANCASSINI (FdI) si dichiara del tutto insoddisfatto della risposta resa dal rappresentante del Governo, che di fatto ribadisce quanto già noto senza chiarire quale strategia il Ministro intenda adottare per superare le criticità poste dal decreto-legge « sblocca Italia » in materia di rifiuti. Evidenziando come l'affermazione di piena responsabilità del Ministro in materia di gestione integrata dei rifiuti, cui ha fatto riferimento il rappresentante del Governo nella risposta, contraddica quanto affermato nella risposta all'interrogazione precedentemente svolta della collega Muroni, auspica che vengano prontamente intraprese iniziative efficaci volte a contrastare il cattivo andamento della attuale gestione dei rifiuti, anche nella capitale, la cui situazione di degrado è sotto gli occhi di tutti.

TESTO DELLA RISPOSTA

In merito alle questioni poste dagli Onorevoli interroganti, poiché vertenti, sulla medesima tematica, si fornisce un'unica risposta. Occorre evidenziare in linea generale che gli articoli della Direttiva 2008/98/CE non ostano ad una normativa interna primaria e alla sua correlata normativa secondaria di attuazione – quali l'articolo 35, comma 1, del decreto-legge n. 133 del 2014 e il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 10 agosto 2016 – che qualificano solo gli impianti di incenerimento ivi considerati quali infrastrutture e insediamenti strategici di preminente interesse nazionale, allo scopo di superare e prevenire ulteriori procedure di infrazione per mancata attuazione delle norme di settore, oltre che al fine di limitare il conferimento dei rifiuti in discarica. Tale qualificazione ha il precipuo scopo di accelerare le tempistiche di realizzazione di un sistema adeguato di gestione dei rifiuti, necessario per ottemperare alle condanne pronunciate dalla Corte di Giustizia e senza che venga in alcun modo alterato o violato il principio di gerarchia dei rifiuti. D'altro canto, le Direttive comunitarie del cosiddetto « pacchetto economia circolare » pongono obiettivi ambiziosi per il riutilizzo, riciclaggio e raccolta differenziata da raggiungere nei prossimi anni. In tale contesto normativo, al fine di ridurre la produzione dei rifiuti e favorire l'aumento della raccolta differenziata, tenuto conto che attiene allo Stato la competenza in materia di gestione integrata dei rifiuti, il Ministro Costa ha dato disposizione agli uffici legislativi affinché sia modificato l'articolo 35 dello « Sblocca Italia », contro cui tantissimi cittadini e comitati si sono sempre battuti. È arrivato il momento di non puntare più sull'incenerimento ma sulla differenziata di qualità e sull'economia circolare.

Il Sottosegretario all'Ambiente Salvatore Micillo

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