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Strada Statale 45 e progetto Anas; bocciatura da parte della Soprintendenza archeologica belle arti e paesaggio, quali iniziative per sbloccare la situazione?

Data: 11/01/2022
Numero: 5-07333 / Interrogazione a risposta immediata in commissione
Soggetto: MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE E DELLA MOBILITA' SOSTENIBILI
Data Risposta: 12/01/2022

Per sapere – premesso che: 

con riferimento al progetto definitivo proposto da Anas Spa riguardante l'ammodernamento e la messa in sicurezza del tratto della strada statale 45 di Val Trebbia, compreso tra la località Cernusca, nel comune di Travo, e Rivergaro al di là di alcune rimostranze di alcuni sindaci, di cui si è riferito nell'atto di sindacato ispettivo n. 5-07188, si registra il parere negativo della Soprintendenza archeologica belle arti e paesaggio per le provincie Parma e Piacenza; 

in particolare, nella nota 34.43.04/ 1494/2021, a firma della Soprintendente, si legge « ...tutto ciò premesso si ritiene complessivamente incompatibile l'intervento proposto ai fini della tutela paesaggistica, si chiede pertanto una soluzione progettuale che sia più aderente al tracciato attualmente esistente » ed ancora: « ...Tali verifiche, autorizzate con ns. precedente nota prot. N. 2451 del 29 marzo 2021, non sono ancora state effettuate. Nelle more, pertanto, del procedimento di verifica preventiva attualmente in corso, in assenza delle suddette verifiche, questo Ufficio, non dispone di tutti gli elementi necessari per potere esprimere il parere di competenza in merito agli aspetti di tutela archeologica » –: 

se e quali urgenti iniziative di competenza si intendano assumere per definitivamente superare la situazione sopra rappresentata, tenuto conto che le popolazioni di quella valle attendono la realizzazione dell'opera in questione da svariati lustri.

Interrogazione sottoscritta dai parlamentari: Foti, Butti e Rachele Silvestri.

DIBATTITO IN COMMISSIONE

5-07333 Foti: Ammodernamento e messa in sicurezza della SS 45 di Val Trebbia, nel tratto compreso tra Cernusca e Rivergaro.

Tommaso FOTI (FDI) illustra l'interrogazione in titolo, evidenziando come – rispetto a quanto riferito nel prevedente atto di sindacato ispettivo a sua firma, n. 5- 07188 – si registra questa volta anche il parere negativo della Soprintendenza archeologica belle arti e paesaggio competente per territorio.

Il Sottosegretario Giancarlo CANCELLERI risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati di seguito. 

In relazione al progetto dell'intervento « S.S. n. 45 "Val Trebbia" – Ammodernamento del tratto Rio Cernusca – Rivergaro », la società ANAS rappresenta che il 28 dicembre 2021, il Ministero della cultura, sulla scorta del parere della competente Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Parma e Piacenza, ha emesso il parere di competenza, pubblicato sul sito del predetto dicastero nella sezione « Procedure in corso », comunicando di ritenere complessivamente incompatibile, ai fini della tutela paesaggistica, l'intervento così come proposto, ferma restando la possibilità di prendere in esame una soluzione progettuale che sia più aderente al tracciato attualmente esistente della SS 45. All'esito di detta valutazione e considerate le osservazioni formulate dai Comuni e dai privati nell'ambito della fase partecipativa della procedura di valutazione di impatto ambientale, la società ANAS ha già avviato i necessari approfondimenti progettuali. All'esito di detti approfondimenti, che potranno comportare affinamenti progettuali locali al tracciato dell'opera per rispondere alle osservazioni pervenute, sul tracciato definitivo sarà attivata la procedura di verifica preventiva dell'interesse archeologico con l'esecuzione del piano di saggi stratigrafici, approvato dalla citata Soprintendenza il 29 marzo 2021, nonché le ulteriori procedure per l'acquisizione dei pareri propedeutici all'approvazione del progetto.

Tommaso FOTI (FDI) replicando, rileva come lo stesso rappresentante del Governo abbia preso atto del giudizio di « incompatibilità » espresso dalla Soprintendenza. Né appare possibile aderire al suggerimento di eseguire l'opera « in sede », poiché inevitabilmente per alcuni tratti occorrerà individuare percorsi alternativi a quelli attuali. Ciò mina alle fondamenta la realizzabilità di un progetto già aspramente criticato dai comuni interessati e che dovrebbe indurre il Governo ad assumere decisioni tempestive invece di intraprendere la strada indicata nella risposta all'interrogazione, che è chiaramente di natura dilatoria. Trattandosi di opera per la quale è stata già stanziata una cifra considerevole, soprattutto se riferita a un percorso piuttosto breve, si dichiara insoddisfatto della risposta, che denota un comportamento del governo o sei nell'affrontare la questione.





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TommasoFoti
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