Camera

Modifiche all'art. 1 - Riordino delle attribuzioni dei Ministeri

Data: 07/04/2021
Numero: 1. 2.
Soggetto: Camera dei Deputati
Data Risposta: 07/04/2021

Disegno di legge: Conversione in legge del decreto-legge 1o marzo 2021, n. 22, recante disposizioni urgenti in materia di riordino delle attribuzioni dei Ministeri (A.C. 2915-A)

PROPOSTA EMENDATIVA

ART. 1. 
(Modifiche all'articolo 2 del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300) 

Al comma 1, lettera a), numero 2), dopo le parole: delle infrastrutture aggiungere le seguenti: , dei trasporti. Conseguentemente: all'articolo 5: al comma 1, sostituire le parole: delle infrastrutture e della mobilità sostenibili con le seguenti: delle infrastrutture, dei trasporti e della mobilità sostenibili; al comma 2, sostituire le parole: « Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili » e « Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili » con le seguenti: « Ministro delle infrastrutture, dei trasporti e della mobilità sostenibili » e « Ministero delle infrastrutture, dei trasporti e della mobilità sostenibili » al Capo II, rubrica, sostituire le parole: Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili con le seguenti: Ministero delle infrastrutture, dei trasporti e della mobilità sostenibili. 

Emendamento sottoscritto dai parlamentari: Foti, Ciaburro, Caretta, Prisco, Donzelli, Vinci, Butti, Rachele Silvestri, Albano, Caiata, Galantino, Gemmato, Ferro, Delmastro Delle Vedove.

Nella seduta del 7 aprile 2021 la Camera ha respinto l'emendamento

DIBATTITO IN AULA

...
TOMMASO FOTI (FDI). Signor Presidente, ringrazio il relatore che garbatamente, per una lunga serie di emendamenti, ha utilizzato la formula dell'invito al ritiro. Posso tranquillamente dire che anch'io potrei consigliare al relatore un invito al ritiro alla fiducia a questa maggioranza, perché, signor Presidente, quello che oggi abbiamo di fronte è un rito che si ripete. Ormai, ogni Governo che si insedia, quasi con una volontà perversa, decide di modificare ora le competenze di questo, ora di quel Ministero. Un giorno, nel Conte 1, il Ministero del Turismo doveva essere accorpato al Ministero delle Politiche agricole; un altro giorno, il Ministero del Turismo deve avere una sua competenza legata al Ministero dei Beni culturali; in un altro Governo ancora, il Ministro del Turismo è un Ministro autonomo con un Ministero autonomo. Insomma, uno, nessuno e centomila. Dispiace che si sia sottovalutato il significato di questo emendamento. Innanzitutto diciamo una cosa, signor Presidente e signor rappresentante del Governo: viene qui cambiato il nome ad un Ministero, senza che venga modificata una competenza di quel Ministero. Sarei curioso di sapere, dai noti cultori della materia costituzionale presenti in quest'Aula, dove sussisterebbe il requisito di necessità e di urgenza per una norma di questo tipo. Ma è evidente che nessuno avrebbe titolo a rispondere al riguardo, per il semplice motivo che una giustificazione non c'è. È un'operazione di maquillage politico, all'insegna di un vecchio adagio "tutto cambi, perché nulla cambi", quasi che da Draghi a Tomasi di Lampedusa vi sia solo corrispondenza di amorosi sensi. Ma c'è di più. In un decreto-legge, che ha come sua funzione precipua quella della immediata applicabilità delle norme, noi assistiamo ad una impalcatura legislativa che rimanda ad una serie di provvedimenti neppure aventi un valore legislativo (DPCM, piani, comitati), che evidentemente assumono una funzione postuma rispetto alla entrata in vigore immediata della norma. Quanto al merito stretto, vorrei far notare che il Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti è frutto già di un matrimonio verificatosi in passato, quando vi era, da una parte, il Ministero dei Lavori pubblici e, dall'altro, il Ministero dei Trasporti. Ora il pensare - in modo del tutto inopportuno io penso - che "trasporti" sia un termine e un sostantivo che può essere assorbito da quella che invece è l'espressione "mobilità sostenibili" significa non avere ben chiaro neppure quali funzioni abbia il Ministero dei Trasporti. Sarei curioso di sapere dal signor rappresentante del Governo, ad esempio, come verrà definita nuovamente la Conferenza nazionale sulla mobilità sostenibile e trasporto pubblico locale. Cambierete nome anche a quella o vi siete dimenticati? E, ancora, mobilità sostenibile non è esaustiva di tutto quanto è il problema dei trasporti. Noi sappiamo benissimo che esso è variegato e interessa strade, ferrovie, mobilità urbana, trasporto pubblico locale, porti, trasporto aereo. Ecco, l'avere aggiunto, come noi proponiamo, "dei trasporti" all'attuale denominazione del Ministero era solo atto di buonsenso. Non dubito che potevate soltanto esprimere parere contrario, non avendo buon senso (Applausi dei deputati del gruppo Fratelli d'Italia).

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TommasoFoti
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