Camera

DDl recante modifiche urgenti alla disciplina delle intercettazioni di conversazioni o comunicazioni - Dichiarazione di voto

Data: 25/02/2020
Numero: 311
Soggetto: Camera dei Deputati

Disegno di legge: S. 1659 - Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 30 dicembre 2019, n. 161, recante modifiche urgenti alla disciplina delle intercettazioni di conversazioni o comunicazioni (Approvato dal Senato) (A.C. 2394) (Seguito della discussione)

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PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Foti. Ne ha facoltà. 

TOMMASO FOTI (FDI). Signora Presidente, signori rappresentanti del Governo, colleghi, con questo, tra Camera e Senato, il Governo Conte ha fatto tredici, perché tanti sono i voti di fiducia che sono stati chiesti nel corso della sua seconda edizione di Governo; tredici voti di fiducia richiesti con un atto di forza e di arroganza, ma che, al tempo stesso, è un atto di debolezza, perché in realtà questa maggioranza si dimostra ogni volta forte qui dentro e inesistente fuori. Qui, avete i numeri, al di fuori di qui, avete soltanto le contestazioni. Allora, signora Presidente, io penso che già un personaggio storico che è finito a Sant'Elena da giovane, si era posto il quesito: che cos'è un Governo? E si era dato una risposta: nulla, se non è sostenuto dall'opinione. E questo Governo è nulla, perché non è sostenuto dall'opinione pubblica, ma si limita soltanto a dimostrare la sua arroganza, cercando di espropriare di volta in volta il Parlamento, ora sulla legge di bilancio, ora sul "decreto Milleproroghe", ora su un decreto che, tra le tante cose, è tra i più delicati, perché attiene alla libertà delle persone, alla possibilità delle intercettazioni estese in modo smisurato, a una serie, cioè, di provvedimenti che, quantomeno, anche se adottati per decreto, richiedevano un necessario confronto parlamentare, un confronto parlamentare che non c'è stato, perché, come tutti sanno, la Commissione giustizia ha avuto poche ore di tempo per discutere gli emendamenti, ieri, in quest'Aula, in due ore si è liquidata la discussione generale, poi vi è stata la chiusura della discussione, la votazione delle pregiudiziali di costituzionalità e la richiesta del voto di fiducia. Insomma, è un Parlamento, oggi, del tutto esautorato dalle proprie funzioni e che anche al Senato aveva vissuto, sempre su questo provvedimento, la posizione del voto di fiducia su un maxiemendamento che anche la tecnica legislativa tradizionalmente boccia; è un Parlamento, quindi, e una Camera, nella fattispecie, ridotta a poco più di un votificio, un votificio di ordini del giorno quando gli stessi non siano accolti, magari anche solo come raccomandazione, perché a tanto è stata ridotta la Camera dal Governo Conte II. Allora, a volte vale la pena di ricordare cosa si diceva o cosa certi personaggi dicevano; non interrogherò la signora Presidente, qui, in veste di garante, ma sicuramente forse qualcosa alle sue orecchie queste parole diranno. Citiamo tra virgolette: "Da quando governa, il Partito sedicente Democratico non fa altro che tenere il Parlamento fuori dalla formazione delle leggi attraverso l'apposizione del voto di fiducia", Luigi Di Maio, 17 maggio 2014 (Applausi dei deputati del gruppo Fratelli d'Italia). E, allora, vedete, colleghi 5 Stelle, ci viene un dubbio che ci porta ad una canzone della Mannoia: "Come si cambia per non morire" (Applausi dei deputati del gruppo Fratelli d'Italia). Come siete cambiati per tenervi attaccati a quella poltrona da cui, in altri tempi, dicevate di rifuggire; i 5 Stelle, quindi, come i piselli che, stando chiusi nel barattolo del potere, ne hanno assimilato l'odore fino in fondo. Vede, signora Presidente, questa fiducia, tra le fiducie richieste, è ancora la più vergognosa per tre ragioni: in primo luogo, perché dopo un decreto-legge, non si chiede la fiducia quando c'è in ballo la libertà delle persone. In secondo luogo, perché quando già si ricorre al decreto-legge non si ricorre anche alla fiducia, quando si va a colpire la dignità dell'avvocatura. In terzo luogo, ma non ultimo, quando un decretolegge già c'è, non si ricorre alla fiducia ben consci che i magistrati hanno già detto che le procure non hanno le specializzazioni pretese da questo decreto-legge. Allora, questa non è una fiducia che viene richiesta perché chissà quale ostruzionismo fosse in piedi, questa è una fiducia che viene richiesta solo perché avete deciso di sovvertire i principi dell'ordinamento: si passa dal cittadino innocente fino a prova contraria, al cittadino sempre colpevole fino a prova contraria (Applausi dei deputati del gruppo Fratelli d'Italia). Questo è il significato di questa fiducia, oggi, su un provvedimento così delicato, su un provvedimento che già di per sé violenta e non poco lo Stato di diritto, uno Stato di diritto che, vorrei ricordare, quando anche violentato, reagisce. Eravamo in questa sede quando dicevamo che lo "Spazzacorrotti" scritto in quel modo sarebbe stato oggetto di censura della Corte Costituzionale. Avete voluto fare la prova di forza, l'unica che vi riesce qui dentro cioè quella dei numeri, e la Corte costituzionale vi ha dato uno schiaffone dicendo che vi sono dei limiti oltre i quali anche il Parlamento non può andare perché non può violentare a suo uso e costume la Carta costituzionale. Ma non vi è evidentemente bastato e allora, con questo decreto-legge, passiamo dallo Stato di diritto allo stato guardone che però delega a terzi privati questa nuova funzione che si è dato. Infatti, sappiamo bene che le intercettazioni con il trojan non verranno effettuate se non attraverso società private che, audite avanti il Senato della Repubblica, hanno già detto di non essere in grado di poter garantire la garanzia prima che andrebbe data, cioè la possibilità di segretezza dei dati trasmessi. Affidiamo a terzi le intercettazioni di cittadini che, fino a prova contraria, sono e restano al di sopra di ogni sospetto. Ma, in omaggio alla virulenza della politica del MoVimento 5 Stelle, il Partito Democratico pedissequamente acconsente. Siamo all'Orecchio di Dionisio in versione ancora meno dignitosa: è sì, perché nessuno lo dice ma siamo uno dei Paesi più spiati al mondo con 76 intercettazioni ogni 100 mila abitanti a fronte dello 0,5 intercettazioni ogni 100 mila abitanti degli Stati Uniti d'America. E, vedete, capisco perfettamente che chi è stato sorteggiato dalla fortuna non riesca a comprendere i doveri che ha una classe politica: ad esempio, dare una risposta ad un perché. Perché ogni anno mille persone ingiustamente vanno in carcere e non vi fanno alcun effetto (Applausi dei deputati del gruppo Fratelli d'Italia)? Siamo passati dalla coscienza di Zeno all'incoscienza di Bonafede. E allora, vedete, in una situazione di questo tipo la destra politica italiana che è destra di legalità, che è destra di ordine, che è destra che non ha tenerezza alcuna verso coloro i quali si sono macchiati di reati anche e soprattutto dei più aberranti, vi dice che, per la salute dei popoli, il morbo più temibile è l'arroganza dei governanti; per la salute degli italiani continua la nostra battaglia per mandarvi a casa.

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TommasoFoti
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