Camera

Lavori della Camera; atteggiamento della maggioranza non piu' accettabile

Data: 03/12/2019
Numero: 270
Soggetto: Camera dei Deputati

TOMMASO FOTI (FDI). Signora Presidente, mi scuso, non è rivolto ovviamente a lei, però, sul piano strettamente politico e istituzionale, non possiamo non rilevare un atteggiamento, da parte degli organi della Camera, da una parte, e dalla maggioranza, dall'altro, che non è più accettabile. Ieri, come già aveva annunciato il collega Donzelli, sono state rinviate - dopo che erano arrivati messaggi di sollecito per questa mattina - le Commissioni d'inchiesta nell'elezione degli organi sia della Commissione sul Forteto sia di quella sulle banche. È dal mese di settembre che queste Commissioni vengono sistematicamente convocate e rinviate, non per discutere di chissà che cosa, ma dell'elezione degli organi, null'altro che presidente, vicepresidente e due segretari d'Aula (Applausi dei deputati del gruppo Fratelli d'Italia)! Non stiamo dicendo che non vengono convocate, perché bisogna pronunciarsi sull'ordine dei lavori, sulle audizioni, sulle insabbiature che si vogliono fare! Stiamo dicendo di dare degli organi a delle Commissioni del Parlamento, che prevedono l'istituzione di organi. Ma non solo. Siamo in presenza di una modifica surrettizia della Costituzione, che prevede a questo punto che i decreti legge vadano convertiti e modificati entro quarantacinque giorni, perché diversamente è impossibilitata una delle due Camere a procedere. Noi sappiamo benissimo che domani verrà posta la questione di fiducia sul decreto fiscale. Però voglio dire e dare atto che vi è stato un confronto in Commissione, con Commissioni anche che sono durate tutta la notte, che almeno dimostrano che le Commissioni hanno lavorato e l'Aula deve adeguarsi. Ma ciò che è accaduto questa mattina in VIII Commissione è semplicemente vergognoso, perché sul decreto clima sono stati respinti, a prescindere, col parere del relatore, tutti gli emendamenti, dicendo che non c'è più tempo per convertire in legge il provvedimento in caso di modifica. Ora a me risulta che le due Camere abbiano sessanta giorni di tempo per convertire il provvedimento, non che bisogna mandare al Presidente della Repubblica il decreto tre o quattro giorni prima. La legge di conversione è la legge delle Camere! Dopodiché, c'erano tutti i tempi, perché venerdì, lei sa benissimo che è calendarizzata la discussione generale sul decreto-legge clima, si poteva votare la fiducia martedì su un testo modificato dalle Commissioni e vi era tutto il tempo per andare al Senato, anziché procedere in un modo monocamerale, come si sta procedendo in questa legislatura. Allora io faccio appello a lei, per suo tramite al Presidente della Camera, perché un calendario dei lavori di questo tipo non è accettabile minimamente. L'Aula non può essere espropriata tutti i giorni dalle funzioni costituzionali che ha e dalle funzioni politiche che le sono assegnate (Applausi dei deputati del gruppo Fratelli d'Italia).

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TommasoFoti
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