Camera

Legittima difesa; legge giusta ma sarebbe auspicabile vivere in uno Stato che sa proteggere il cittadino

Data: 06/03/2019
Numero: 137
Soggetto: Camera dei Deputati

Proposta di legge: S. 5-199-234-253-392-412-563-652 - D'iniziativa popolare; d'iniziativa dei senatori: La Russa ed altri; Ginetti e Astorre; Caliendo ed altri; Mallegni ed altri; Ginetti ed altri; Gasparri ed altri; Romeo ed altri: Modifiche al codice penale e altre disposizioni in materia di legittima difesa (Approvata, in un testo unificato, dal Senato) (A.C. 1309-A); ed abbinate proposte di legge: Molteni ed altri; Gelmini ed altri; d'iniziativa del consiglio regionale del Veneto; Meloni ed altri (A.C. 274-580-607- 1303).

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PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto il deputato Foti. Ne ha facoltà.

TOMMASO FOTI (FDI). Signor Presidente, in questo dibattito mi pare che si sia dimenticata una cosa fondamentale, cioè che la legittima difesa in quanto tale non è un regalo che fa il Parlamento o che, in precedenza, aveva fatto il Ministro della Giustizia nel 1930, quando venne introdotta nel codice Rocco, ma è un residuo di autotutela privata che lo Stato lascia al cittadino nel momento in cui lo Stato medesimo non è in grado di dare al cittadino adeguata tutela e protezione. E che la norma sia stata modificata in più occasioni non lo dice soltanto la natura degli atti parlamentari che abbiamo di fronte, ma lo dice soprattutto il fatto che una giurisprudenza di tipo evolutivo, anche in quest'Aula, sia stata più volte evocata, da ultimo, la sentenza della Corte di cassazione, dicendo: c'è una sentenza della Corte di cassazione, non serve più assolutamente una nuova legge sulla legittima difesa. Il tema è ovviamente un altro. Come lei sa, signor Presidente, al giudice compete di applicare le leggi, non di interpretare le leggi, magari in natura sociologica, magari nel modo errato con cui tante volte sono state applicate (Applausi dei deputati del gruppo Fratelli d'Italia). Allora, questo è il problema politico: si cerca di sottrarre una norma, che dovrebbe essere generale e astratta e quindi applicabile erga omnes, a una valutazione caso per caso, che rischia di essere fonte di ingiustizia. Ma si evitino i comizietti da campagna elettorale, dicendo: stiamo armando tutti gli italiani (Applausi dei deputati del gruppo Fratelli d'Italia). Signor Presidente, ma lei crede veramente che domani ci sarà un italiano che andrà ad acquistare un'arma perché abbiamo fatto questa norma? Io spero che ci siano, invece, tanti italiani che, come me ,si augurano di non dover mai utilizzare né l'articolo 52 né l'articolo 55 del codice penale a propria difesa, perché vorrebbe dire vivere in uno Stato che sa proteggere il cittadino (Applausi dei deputati del gruppo Fratelli d'Italia).

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TommasoFoti
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