Camera

Informativa urgente del Governo sulla situazione della siderurgia - Salvare il settore siderurgico italiano

Data: 26/05/2020
Numero: 347
Soggetto: Camera dei Deputati

Informativa urgente del Governo sulla situazione della siderurgia

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PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'onorevole Foti. Ne ha facoltà. 

TOMMASO FOTI (FDI). Signor Presidente, Fratelli d'Italia ha ascoltato con molto interesse l'intervento del Ministro. Debbo dire, signor Ministro, che qualcosa non torna, quantomeno sotto il profilo politico, perché è pur vero che nella Prima Repubblica si parlava di partito di lotta e di governo, ma, signor Ministro, qui abbiamo una nuova fattispecie: abbiamo il MoVimento 5 Stelle, che è un partito di lotta, con il Governo, di cui è il socio di maggioranza (Applausi dei deputati del gruppo Fratelli d'Italia). Allora, noi non possiamo pensare che qualsiasi interlocutore internazionale credibile possa prestare fede a quello che lei dice, quando subito dopo interviene un rappresentante del suo partito, che sostiene esattamente l'opposto. È vero che una sintesi potremmo trovarla: a Taranto si potrebbe andare avanti e mettere sopra lo stabilimento dei giardini pensili. Così avremo fatto contento sia il PD che Grillo (Applausi dei deputati del gruppo Fratelli d'Italia)! Ma non è possibile. Non è possibile sotto il profilo politico, non è sul possibile sotto il profilo tecnico. Allora, stiamo parlando di un settore serio: senza la siderurgia, come è già stato detto, l'industria italiana non va, non parte. Lei ha fatto riferimento a due settori, quello dell'edilizia e quello dell'automotive, come volani per una ripresa del settore siderurgico. Ma, signor Ministro, che cosa ha fatto il suo Governo, per contrastare la crisi dell'edilizia e per contrastare la crisi dell'automotive (Applausi dei deputati del gruppo Fratelli d'Italia)? Queste sono le domande a cui bisogna dare risposte non scontate. "Non slogan", ha detto. Ma, a proposito di slogan, chi è che aveva detto, quando si è aggiudicato un imprenditore una gara a Taranto, che era un "delitto perfetto"? E voi, per vedere e verificare fino in fondo che quel delitto fosse perfetto, avete pensato bene, un giorno, di inventare lo scudo penale e, l'altro giorno, di toglierlo. Siete passati dallo scudo allo scudino, per vincere lo scudetto della contraddizione (Applausi dei deputati del gruppo Fratelli d'Italia). È questo che, come diceva il collega Gemmato negli interventi del 5 del 7 novembre, ha fatto perdere credibilità all'Italia, più che al Governo. Perché, che questo Governo abbia credibilità, forse è un'opinione; che l'Italia avesse una sua credibilità era un dovere! Voi avete fatto perdere di credibilità all'Italia. Io penso che, nell'affrontare la crisi dell'acciaio, si dovesse dire qualcosa anche rispetto ad altro. Ma capisco che la Via della Seta è una via che conduce da tanti parti e da tanti posti, che è meglio non parlarne. Era giusto parlare anche di quello che accade nel mercato dell'acciaio, perché, dopo che Trump ha applicato i dazi, signor Ministro, noi sappiamo cosa è successo, che gran parte delle produzioni asiatiche si sono riversate a bassissimo prezzo sull'Europa. Un'Europa che cuba 150 milioni di tonnellate di acciaio all'anno. Un'Europa in cui Germania e Italia rappresentano esattamente i due terzi della produzione. Un'Europa nella quale, in un settore, certo, oggi purtroppo in crisi, che è quello del downstream, l'Italia era esattamente a pari della Germania; poi, è vero che il settore dell'acciaio si sta anche modificando, stiamo passando dal downstream all'upstream e, quindi, c'è un problema anche di riadeguamento del sistema dell'offerta, ma ciò non impedisce che si diano risposte chiare agli imprenditori. Ma, signor Ministro, si è reso conto che lei non ha detto una parola su Piombino (Applausi dei deputati del gruppo Fratelli d'Italia), sull'ex Lucchini di Piombino? Forse perché c'è un sindaco di Fratelli d'Italia, si è dimenticato che era un settore importante del mondo dell'acciaio (Applausi dei deputati del gruppo Fratelli d'Italia)? Forse si è dimenticato che c'è un accordo di programma da 18 mesi sottoscritto? Forse si è dimenticato che al MiSE quegli imprenditori sono venuti quattro mesi fa a chiedere un'ulteriore proroga, prima di intervenire? Forse si è dimenticato che, invece, il comune di Piombino, il comune retto da un sindaco di Fratelli d'Italia ha immediatamente fatto la variante urbanistica per consentire di realizzare quanto era contenuto in quell'accordo di programma. E sull'AST di Terni, signor Ministro, io mi permetto di dirle che bene hanno fatto i colleghi di Fratelli d'Italia, a partire dal collega Prisco, a chiedere un incontro con il Governo, ma quando si dice che ci sono anche alcuni player italiani interessati, come potete pensare che siano interessati, quando sentono i discorsi che vengono pronunciati dai banchi del suo partito (Applausi dei deputati del gruppo Fratelli d'Italia)? Ma quelli fuggono a gambe levate, porteranno via le produzioni dall'Italia, altro che acquistare, altro che rientrare con nuove imprese. Allora, vede, signor Ministro, io penso che il problema sia politico; sull'acciaio non si può scherzare, perché si sta scherzando sul sistema industriale del Paese. Su Taranto non si può dire tutto e il suo contrario, come avete fatto fino ad oggi, perché quando si parla della tutela ambientale bisognerebbe ricordarsi che se si ferma oggi chi sta gestendo il sito di Taranto, si ferma anche l'attività di recupero delle colline minerarie e le polveri sottili rimangono lì, rimangono lì, a produrre danno ambientale! Ma queste cose per dirle e per capirle bisognerebbe avere un giorno nella vita lavorato, e qui ci sono pochi lavoratori e molti sorteggiati (Applausi dei deputati del gruppo Fratelli d'Italia).

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TommasoFoti
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