Camera

Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2020 e bilancio pluriennale per il triennio 2020-2022 - No alla 'plastic tax' ed alla 'sugar tax'

Data: 18/12/2019
Soggetto: Commissione VIII - Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici

Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2020 e bilancio pluriennale per il triennio 2020-2022 e Nota di variazioni. C. 2305 Governo, approvato dal Senato e C. 2305/I Governo, approvato dal Senato (Parere alla V Commissione) (Esame e rinvio)

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Tommaso FOTI (FDI) rileva che l'encomiabile sforzo del relatore volto ad illustrare in modo compiuto i contenuti del disegno di legge di bilancio di interesse della Commissione non fa venire in secondo piano il grave vulnus procedurale che si è venuto a realizzare. Nel pieno disprezzo delle norme regolamentari, della prassi costante e del doveroso rispetto tra le due Istituzioni parlamentari, alla Camera non resta che ratificare i testi adottati al Senato, secondo una procedura diversa da quella dell'anno scorso, ma ugualmente scorretta e che vanifica i contenuti della pronuncia monitoria della Corte Costituzionale in quell'occasione, peraltro provocata da un'iniziativa di deputati del Partito democratico, adesso sostenitori del Governo. Né il Presidente della Camera, esponente di una forza politica che in anni ormai lontani avrebbe reagito molto duramente, appare intenzionato a muovere passi formali per riaffermare il ruolo del Parlamento, che a suo avviso potrebbero essere anche suggeriti dalla presidenza della Commissione, oltre che dalle pagine del Corriere della Sera odierno per bocca del professor De Rita. Forse anche in questo caso, come per la candidatura in Calabria di un ex esponente di centro destra, si assiste ad un indecoroso cambio di opinioni da parte delle forze di maggioranza. Quanto al merito della manovra economica, si sofferma in particolare sulle disposizioni che inaspriscono la pressione fiscale e che sono denominate sugar tax e plastic tax, per il loro comune significativo impatto negativo sull'economia della sua regione di provenienza, l'Emilia Romagna, che ha una forte propensione all'esportazione. Evidenzia come la modulazione della plastic tax non solo colpisce uno dei settori economici più importanti e competitivi in ambito europeo presenti in Emilia Romagna, ma non sembra nemmeno realmente produrre l'obiettivo di ridurre gli impatti ambientali, non essendo per nulla certo che la sostituzione di imballaggi di plastica con il vetro sia effettivamente virtuosa sul piano ambientale, e non si risolva in una mera perdita economica come purtroppo è avvenuto per le aziende che hanno dovuto rinunciare al recupero e riuso delle bottiglie di vetro, in quanto avente oneri insostenibili.

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TommasoFoti
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