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Determinazione delle tipologie dei piccoli comuni che possono beneficiare dei finanziamenti - Troppe poche risorse

Data: 13/05/2020
Soggetto: Commissione VIII - Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici

Schema di decreto ministeriale, adottato di concerto con il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, con il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, con il Ministro del lavoro e delle politiche sociali e con il Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo, recante definizione dei parametri per la determinazione delle tipologie dei piccoli comuni che possono beneficiare dei finanziamenti ai sensi dell'articolo 3 della legge 6 ottobre 2017, n. 158, unitamente ai relativi allegati A) e B) che ne costituiscono parte integrante. Atto n. 172 (Seguito esame e conclusione – Parere favorevole con una osservazione)

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Tommaso FOTI (FDI) ricorda che quello in esame è un tema che il Parlamento ha affrontato nelle passate legislature, dapprima con una proposta di legge di sua iniziativa, alla quale era stata abbinata la proposta di legge del collega Iannuzzi, il cui percorso è stato interrotto dalla fine della legislatura e successivamente con la proposta di legge del collega Realacci, che ha avuto più fortuna. Fa questa sottolineatura solo per evidenziare che i piccoli comuni da anni aspettano la attuazione di misure volte al loro sostegno. Il decreto in esame e il piano nazionale per la riqualificazione dei piccoli comuni, che auspica possa essere predisposto dal Governo tempestivamente, costituiscono i due pilastri su cui si fonda la legge. Comprende che alla ampia platea dei comuni destinatari saranno destinate ben poche risorse, pari a soli 160 milioni di euro. Ciò comporta una oggettiva difficoltà di programmazione degli interventi, per di più in aree problematiche. Sottolinea pertanto l'importanza che si dia quanto prima attuazione alle misure di sostegno a favore dei piccoli comuni che, soprattutto nella fase di emergenza epidemiologica in corso, hanno evidenziato carenze inaccettabili. Osserva infatti che nei comuni di montagna non solo non è stato possibile per gli studenti seguire le lezioni impartite dalle scuole a distanza, ma spesso manca perfino il segnale telefonico. Ritiene che questa intollerabile barriera digitale debba essere superata dal Governo, anche in collaborazione con le società che forniscono il servizio, che non dovrebbero poter scegliere di offrire solo servizi nelle aree che garantiscono una redditività. È necessario pertanto imprimere una accelerazione forte ai due principali decreti di attuazione della legge sui piccoli comuni, anche al fine di valutare i risultati ottenuti e successivamente implementare le risorse per soddisfare le esigenze del numero più alto possibile.

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TommasoFoti
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