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Ratifica dell'accordo fra l'Italia e la Comunita' europea dell'energia atomica relativo alla gestione dei rifiuti radioattivi del Centro comune di ricerca di Ispra

Data: 29/01/2019
Soggetto: Commissione VIII - Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo transattivo fra il Governo della Repubblica italiana e la Comunità europea dell'energia atomica sui princìpi governanti le responsabilità di gestione dei rifiuti radioattivi del sito del Centro comune di ricerca di Ispra, con Appendice, fatto a Bruxelles il 27 novembre 2009. C. 1394, Governo (Parere alla III Commissione) (Esame e rinvio)

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Tommaso FOTI (FdI) preliminarmente osserva che il Governo di avvia a ratificare un Accordo che è stato sottoscritto dieci anni fa. Sottolinea, quindi, che il nodo della questione, che rimane sullo sfondo, è la costruzione del Deposito nazionale per lo smaltimento dei rifiuti, che dovrebbe essere costruito entro il 2028. Non è un caso che successivamente a questa data, in caso di mancata realizzazione del suddetto Deposito, la gestione dei rifiuti radioattivi passerà in capo al Governo italiano, che se ne dovrà far carico. Richiama il caso emblematico della centrale di Caorso, nella quale torneranno entro pochi anni barre radioattive riprocessate in Francia che, non sapendo dove collocare in via definitiva, saranno probabilmente stoccate temporaneamente in loco. È pur vero che i rifiuti di categoria 2 e 3, per i quali si è attuato l'artificio dello stoccaggio temporaneo, rimangono presso Ispra, ma lo stoccaggio, come dimostrano i fatti, sta diventando permanente. Fa presente di aver presentato un'interrogazione presso un'altra Commissione avente ad oggetto il commissariamento di Sogin, rispetto al cui svolgimento registra notevoli ritardi, a suo giudizio dovuti a pressioni esterne. Ricorda che il Governo italiano ha affidato a Sogin il compito di uscita dal nucleare e che, a causa delle continue mancanze di tale società, i contribuenti pagano una tariffa nella bolletta elettrica per attività e servizi che non vengono di fatto svolti. Sottolinea che nella passata legislatura i colleghi del Movimento 5 Stelle tenevano alto il livello di attenzione sulla suddetta società ed esprime sorpresa per il repentino cambio di opinione avvenuto da quando tale forza politica siede sui banchi del Governo. Richiama, a proposito, le recenti dichiarazioni del presidente della 10a Commissione del Senato secondo le quali sarebbe del tutto inutile il commissariamento di Sogin, che a suo giudizio invece è assolutamente opportuno, pur mancando poco al termine del mandato dei suoi vertici, come segnale per i territori. Per aver vissuto personalmente le vicende del nucleare a Caorso e del referendum, che prevedeva la moratoria degli impianti e non lo spegnimento della centrale, segnala che si è a metà del guado, essendosi registrati innumerevoli e ingiustificati ritardi, e sostanzialmente in una situazione di stallo, come ha rilevato lo stesso sindaco del comune di Caorso, appartenente ad una forza di maggioranza. La carta dei siti non è stata mai resa pubblica e si domanda se siano mai stati individuati siti idonei per il deposito nazionale di smaltimento dei rifiuti radioattivi. Segnala che l'Italia non potrà mai rispettare il termine del 2028 previsto per la costruzione del deposito nazionale, dal momento che le previsioni più ottimistiche stimano in circa 12 anni i tempi di individuazione e realizzazione. Auspica, pertanto, che si inizi a fare scelte efficaci sia dal punto di vista politico sia sul piano della gestione, stante la paralisi della Sogin e spera che l'approvazione dell'Accordo in esame possa fungere da sprone per porre rimedio all'evidente malfunzionamento di Sogin e per porre fine al comportamento omissivo e omertoso non più tollerabile che si sta tenendo nei confronti della mancata pubblicità della carta dei siti per il deposito nazionale. 

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TommasoFoti
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