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Il demanio: 12 caserme in ballo a Piacenza Interrogazione di Foti: ci sono negoziati?

Data: 13/06/2012

«C'è davvero in corso un confronto con il Demanio per l'acquisizione di 12 caserme militari in città? Quali sono? ».
Lo chiede al sindaco Paolo Dosi il consigliere comunale (e deputato) del Popolo della libertà Tommaso Foti, che ha depositato la prima interrogazione del nuovo mandato.
Il pidiellino prende spunto da un'intervista letta qualche giorno fa: «Nell'articolo "Dismissioni in partenza", pubblicato su Casa24Plus (supplemento a Il sole 24 ore) di govedì 7 giugno, a pagina 3 si legge: "Scalera ha portato alcuni esempi concreti di valorizzazioni in corso (secondo l'iter previsto dall'articolo 27 varato sei mesi fa dal governo Monti): Bologna con 8 caserme già sul tavolo tecnico del Comune; Piacenza con 12 caserme la cui valorizzazione potrebbe cambiare il volto della città; Peschiera del Garda con progetti turistici di grande impatto". Tale affermazione, attribuita al dottor Stefano Scalera, direttore dell'Agenzia del demanio, non risulta essere stata successivamente smentita».
Secondo Foti, quindi, occorre che l'amministrazione comunale faccia chiarezza sull'argomento, visto che il tema dei beni militari e demaniali e dibattuto da molto tempo a Piacenza: «Appare del tutto chiaro che un conto è dare seguito al protocollo d'intesa siglato il 13 aprile fra la Associazione nazionale dei Comuni italiani (Anci) e l'Agenzia del demanio per l'attuazione di un programma di interventi volto a supportare gli enti territoriali nella realizzazione di iniziative di valorizzazione e sviluppo dei patrimoni immobiliari dagli stessi amministrati, altro sarebbe quanto attribuito al direttore. Scalera, atteso che dell'auspicata intesa con il Comune di Piacenza si ignora ogni aspetto, anche di natura preliminare».
Per questo, il consigliere chiede di sapere «quali siano le valutazioni del sindaco al riguardo», «se effettivamente siano in corso contatti con l'Agenzia del demanio per le finalità e secondo le disposizioni di legge più sopra indicate» e infine «quali siano i beni immobili (definiti "12 caserme") in questione e quali siano i criteri ai quali il Comune di Piacenza intende uniformarsi per la valorizzazione degli stessi».
Da notare come l'ex sindaco Roberto Reggi sia da poche settimane ai vertici della fondazione Anci "Patrimonio Comune", che si propone di accompagnare le amministrazioni nel processo di valorizzazione dei beni demaniali, lavorando allo stesso tempo, affinché i progetti di recupero siano appetibili per il mercato. Chissà che l'ex primo cittadino non possa dare una mano a Piacenza, completando sotto un'altra veste quanto iniziato a Palazzo Mercanti.

da Libertà

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