Rassegna Stampa

'Non cementifichiamo le frazioni via libera a non piu' di quattro villette'

Data: 26/02/2019

LA MAGGIORANZA SULL'EDILIZIA RESIDENZIALE

Centro storico spopolato con case vuote e lasciate al degrado? Duri contraccolpi di natura sociale? «Esagerazioni dell'opposizione», male ispirata da chi, come la Consulta Territorio, queste tesi ha sostenuto. Questo il liquidatorio giudizio della maggioranza rispetto all'allarme della minoranze che ha puntato il dito contro il via libera alla valutazione di nuovi insediamenti residenziale nelle frazioni contenuto nei criteri urbanistici approvati ieri in consiglio comunale. L'assessore al Territorio Erika Opizzi ha difeso questo indirizzo con la possibilità di chiedere ai costruttori privati interventi di compensazioni per realizzare quelle opere e quei servizi che spesso sono deficitari nelle frazioni. Secondo Gian Paolo Ultori (Liberali piacentini), va considerato che si sta parlando di «aree edificabili con indici che al massimo consentono di costruire villette, non certo condomini, denunciare lo spopolamento del centro storico mi sembra assolutamente falso, oltretutto sono solo tre le manifestazioni di inspesso sono deficitari nelle frazioni. Secondo Gian Paolo Ultori (Liberali piacentini), va considerato che si sta parlando di «aree edificabili con indici che al massimo consentono di costruire villette, non certo condomini, denunciare lo spopolamento del centro storico mi sembra assolutamente falso, oltretutto sono solo tre le manifestazioni di inun metodo nuovo chiedendo che chi edifica abbia attenzione a interventi di compensazione anche fuori comparto». E ha sottolineato la sfavorevole situazione di avere solo il disagio in termini di traffico e ambientali portato da chi dai Comuni della cintura viene a lavorare in città senza i benefici economici in termini di Imu versata. Questi gli argomenti che hanno indotto la maggioranza a bocciare l'emendamento di Rabuffi volto a consentire interventi solo di riqualificazione e non nuovo consumo di suolo agricolo. 

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TommasoFoti
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