Rassegna Stampa

Barbieri: 'Il cantiere da 900mila euro partira' il prossimo anno'

Data: 17/11/2018

LA PROVINCIALE 6 FU OGGETTO NEGLI ANNI '90 DI INTERROGAZIONI PARLAMENTARI

Uno si chiamava Mattia. Un altro Alfredo. Un altro ancora Francesco. Poi, Maria. E tanti altri, purtroppo. È una via Crucis, tra morti e feriti, cercare in archivio "Incrocio Case Nuove". Spunta anche un'interrogazione parlamentare di Tommaso Foti al ministero Nerio Nesi. Oggi l'allora ministro ha 93 anni. Già nel dicembre '92 era stata fatta un'istanza per sollecitare la sistemazione della provinciale 6. In una nota, i lavori venivano annunciati nella primavera del 1998. Sono passati vent'anni e c'è da mettersi le mani nei capelli. 

Il piano delle opere 
La speranza è che la messa in sicurezza dell'incrocio di Case Nuove, che collega Godi alla provinciale tra San Giorgio e Carpaneto, venga concretamente realizzata come previsto nel piano delle opere della Provincia nel 2019. L'intenzione c'è tutta, secondo la neopresidente Patrizia Barbieri: «Subito dopo questo terribile incidente ho chiesto quali interventi fossero previsti per quell'incrocio pericoloso. Confermo che il cantiere è previsto nel 2019, già deliberato». Il direttore generale Vittorio Silva aggiunge: «Il valore del la messa in sicurezza è di 900mila euro. Questi sono stati garantiti utilizzando parte dell'avanzo di amministrazione». 

L'appello da Carpaneto 
Intanto alla voce del sindaco di San Giorgio Donatella Alberoni, pronta a proclamare il lutto cittadino quando saranno celebrati i funerali delle ultime due vittime della strada, Matteo Quattrini e Pio Franchi, e a quella del consigliere regionale Giancarlo Tagliaferri si unisce anche l'appello del sindaco di Carpaneto Andrea Arfani: «Percorro quel tratto di strada più volte al giorno», sottolinea. «Siamo sconvolti per quello che è successo e chiediamo assolutamente che la zona venga messa in sicurezza. Ci uniamo intanto ovviamente al cordoglio della comunità sangiorgina per la perdita dei due cugini e amici Pio e Matteo».

Le perizie 
L'incrocio di Case Nuove di San Giorgio era stato riconosciuto anche dai tecnici della Provincia come tra i più pericolosi del territorio, negli ultimi anni (si vedano gli articoli di Libertà, ad esempio, del 2017 e precedenti). «Quell'intervento è da fare, assolutamente, ma ha costi importanti, pari a circa 750mila euro, e ad oggi non ci sono le risorse per poterlo effettuare in modo adeguato», era stato ribadito dagli amministratori. «Fondamentale deve essere la richiesta di poter avere maggiori risorse da parte del Governo a sostegno delle Province, per poter garantire le funzioni in carico. Abbiamo bisogno anche di nuovo personale». "Quanti dovranno morire ancora?", scriveva un lettore nel 2008. Ancora tanti, sarebbe stata la risposta.

Libertà 

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