Rassegna Stampa

Cavanna possibilista per il centrosinistra 'Se mi chiedessero di correre ci penserei'

Data: 31/12/2021

Il primario di Oncologia si dice sorpreso ma anche lunsingato che circoli il suo nome come candidato sindaco: «In spirito di servizio»

«Mi creda, non ho fatto mente locale», risponde a caldo Luigi Cavanna. «Non lo so, sono cose così... che si dicono. E poi conosco bene Patrizia Barbieri, che è un'amica». Si schermisce il primario di Oncologia davanti al cronista che lo interpella sulle indiscrezioni che circolano riguardo a una sua candidatura a sindaco per il centrosinistra. «Si fa il suo nome dottore, lo sa vero?». «Sono molto sorpreso, è una cosa così all'improvviso», prova a glissare Cavanna. Per poi però ammettere, nel prosieguo della breve conversazione, che l'attenzione emersa nei suoi confronti «mi fa piacere, mi rende ancora più debitore verso la comunità piacentina». Tanto che se la coalizione davvero glielo chiedesse, e coralmente, di correre alle elezioni del 2022 in spirito di servizio... «Beh, sì, una riflessione certo che la farei». Che, di questi tempi di candidati veri o presunti che si sfilano uno dopo l'altro, non è un'apertura da poco dalle parti del centrosinistra. «E' che in questi giorni si è talmente sotto pressione... », annota subito dopo Cavanna con richiamo all'inesorabile avanzare della quarta ondata di pandemia e alla professione di medico che lo ha visto in prima linea contro il Covid fin da subito, tra i padri di quelle Usca (Unità speciali di continuità assistenziale) che tanti meriti hanno avuto nell'alzare barriere alla micidiale offensiva del nemico silenzioso. È proprio da un riferimento al camice bianco che il nome di Cavanna ha cominciato a girare. Galeotto un post su Facebook di Luigi Gazzola, assessore al bilancio della giunta Dosi, un passato da dirigente provinciale de La Rete e dell'Italia dei Valori, nonché consigliere comunale dei Verdi durante la giunta Vaciago (1994-98). Non è dato sapere se proprio a Cavanna pensasse Gazzola nell'esortare il centrosinistra piacentino a cercare tra le file della società civile un candidato sindaco di alto profilo, uno alla Giacomo Vaciago, l'economista «che seppe rinunciare per qualche anno alla carriera universitaria per amore della sua città e per rilanciarne lo sviluppo». Sta di fatto che nel dirsi convinto che «oggi occorrerebbe come sindaco una figura altrettanto capace e stimata, ricca di relazioni, magari un medico», Gazzola ha tratteggiato un identikit in cui molti hanno ritenuto di riconoscere l'illustre oncologo. Anche perché, ha aggiunto l'estensore del post, dovrebbe «occuparsi con competenza non solo dell'erigendo ospedale ma anche di ambiente e della qualità dell'aria di una città che soffoca, della condizione sociale di tanti invisibili e di una popolazione che invecchia», una figura cioè che «con generosità si caricasse sulle spalle questo difficile compito». Il nome di Cavanna lo ha poi fatto esplicitamente la testata online ilmiogiornale.net, così come IlPiacenza.it, ed è stato rilanciato con un tweet anche da Corrado Sforza Fogliani (Liberali piacentini). Di sicuro quella del medico che per il suo impegno anti-Covid è stato intervistato dai media di mezzo mondo conquistando persino la copertina del "Time", oltre a svariati riconoscimenti tra cui la nomina a Cavaliere della Repubblica, è un'ipotesi di alto peso specifico per il panorama politico locale. In ApP (Alternativa per Piacenza), il raggruppamento di centrosinistra, potrebbe rappresentare il nome in grado di silenziare le tensioni recenti e realizzare quella convergenza di larga maggioranza fin dall'inizio auspicata. E però è anche verosimile che le componenti più a sinistra della coalizione avrebbero da ridire su un profilo che brilla per moderazione e che, in passato, è stato anche accostato al centrodestra. È vero che la sua esperienza politica più rilevante è la candidatura per l'Ulivo alla Camera nel 2001 quando perse da Tommaso Foti (Casa delle Libertà) nel collegio della città in una competizione giocata su poche manciate di voti; in passato però il suo nome era circolato come candidato sindaco di Piacenza per il centrodestra, e nel 2020 alle comunali di Ferriere, paese di cui è originario, si è ritirato all'ultimo momento dalla lista dell'ex senatore di Forza Italia Antonio Agogliati. Senza dimenticare che la primavera scorsa è stata la Provincia guidata da Patrizia Barbieri a indicarlo come rappresentante dell'ente di via Garibaldi nella Fondazione di Piacenza e Vigevano di cui è consigliere di amministrazione. E' un fatto che Cavanna, a 69 anni (li compirà il mese prossimo), vede il traguardo della pensione dall'Azienda Usl. E l'idea di mettere in conto un impegno politico-amministrativo per la sua città potrebbe solleticarlo. Resta da vedere se l'ipotesi Cavanna approderà o no al tavolo di ApP. Un tavolo che ha sofferto dei contrasti interni al Pd oltre che delle fibrillazioni sull'idea di far ricorso alle primarie per individuare il candidato. E che nell'ultima fase ha anche visto l'uscita di scena di Rifondazione comunista.

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