Rassegna Stampa

Comune contro Regione 'L'inceneritore ci conviene'

Data: 28/03/2019

L'assemblea regionale ha previsto lo stop all'impianto Iren di Borgoforte nel 2020 

Comune contro Regione "L'inceneritore ci conviene" 
Foti (FdI): "La chiusura del termovalorizzatore comporterà un doppio contraccolpo: aumento dell'esborso Tari per i piacentini e incremento del traffico pesante" 

La Regione, da parte sua, ha deciso: stop all'inceneritore di Borgoforte dal 2020. 
I rifiuti piacentini, dunque, saranno combusti ancora per quest'anno e poi imboccheranno la via Emilia per subire la stessa sorte. Ma a Parma. Se la decisione di Bologna suscita il plauso degli ambientalisti, suscita viceversa perplessità nel centrodestra. E' l'on. Tommaso Foti, esponente di FdI e personalità di spicco del suo schieramento, a dare voce ai dubbi: "Bene, chiudiamolo pure (l'inceneritore, ndr) ma prepariamoci all'aumento delle tariffe e a un via vai di camion sulle strade di tutta la provincia". 

Comune contro Regione "L'inceneritore ci conviene" Per Foti lo stop all'impianto Iren di Borgoforte, previsto dalla Regione nel 2020, comporterà un doppio contraccolpo: aumento dell'esborso Tari per i piacentini e incremento sensibile del traffico pesante 
La Regione, da parte sua, ha deciso: stop all'inceneritore di Borgoforte dal 2020. I rifiuti piacentini, dunque, saranno combusti ancora per quest'anno e poi imboccheranno la via Emilia per subire la stessa sorte. Ma a Parma. Se la decisione di Bologna suscita il plauso degli ambientalisti - impegnati da anni nella battaglia contro l'inceneritore, accusato di emissioni nocive suscita viceversa perplessità nel centrodestra. 
E' l'on. Tommaso Foti, esponente di FdI e personalità di spicco del suo schieramento, a dare voce ai dubbi: "Bene - ha affermato nel corso della seduta dell'ultimo consiglio comunale - chiudiamolo pure (l'inceneritore, ndr) ma prepariamoci all'aumento delle tariffe e a un via vai di camion sulle strade di tutta la provincia". Per Foti, insomma, lo stop all'impianto Iren di Borgoforte comporterà un doppio contraccolpo: aumento dell'esborso Tari (Tassa rifiuti) per i piacentini e incremento sensibile del traffico pesante. "Forse gli ambientalisti - ha ironizzato Foti - sdegnati per i camion della logistica, pensano che i camion carichi di rifiuti, su e giù per le valli e poi in pianura, vaporizzino profumo francese?" E ancora: "Anche l'autostrada, che naturalmente verrà utilizzata per raggiungere Parma, contribuirà alla lievitazione dei costi per tutti i piacentini. Queste cose vanno conosciute e sottolineate". L'esponente del partito di Giorgia Meloni rimarca dunque la necessità di soppesare i pro e i contro della decisione presa a Bologna. "Non è che uno ami le emissioni dell'inceneritore, il punto è stabilire quali saranno le ricadute in termini di costi di gestione e di aggravio del traffico pesante, con conseguente aumento dell'inquinamento da gas di scarico". Il tema dell'inceneritore in via di dismissione sembra ricompattare la galassia di centrodestra, che vede la componente rappresentata da Liberi all'opposizione. E' il suo stesso leader, Massimo Trespidi, a corroborare le parole di Foti: "Si tratta di una questione reale. O all'inceneritore si trova un'alternativa efficace e credibile o è meglio continuare così". Trespidi auspica poi un serrato confronto in consiglio proprio per discutere la tematica, indubbiamente urgente, dei rifiuti. E lo fa non senza polemica nei confronti di sindaco e giunta: "L'aumento della raccolta differenziata va ad impattare anche sull'utilizzo dell'inceneritore: doveroso il confronto". La punta polemica sta nella sottolineatura sarcastica della modesta performance della nostra città in tema di differenziata. "Non si tratta - ha concluso Foti - di volere difendere l'inceneritore. Su di esso al contrario bisognerebbe chiedere conto a coloro che prima della sua realizzazione assicuravano un calo dei costi e quindi di spesa per i contribuenti. Di questa riduzione io non mi sono mai accorto. Il fatto è, adesso, che portando i rifiuti a Parma i costi saliranno sicuramente, così come l'inquinamento da camion".

Corriere Padano

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