Intervengono le forze politiche: agire con unità di intenti per vincere
Anche le forze politiche intervengono
a scaldare il clima di un
successo da condividere.
«E' grande, per chi non ha paura di
dirsi di Destra, la soddisfazione di
vedere inserita Piacenza tra le dieci
città italiane che si contenderanno
il titolo di Capitale Italiana della
Cultura 2020. - Interviene Tommaso
Foti, consigliere regionale e comunale
di Fratelli d'Italia - L'idea di
candidare Piacenza venne, infatti,
rappresentata dagli esponenti di
Fratelli d'Italia in una mozione unanimemente
approvata dal consiglio
comunale nella seduta del 12 ottobre
2015».
Foti firmò quella proposta insieme
alla allora consigliera Erika Opizzi.
«Un'idea innovativa e vincente,
quella proposta da Fratelli d'Italia,
della quale maldestramente la sinistra
ha cercato di appropriarsi in
campagna elettorale - contesta - per
altro con scarso seguito. Un'idea
che la sinistra, con un anno e mezzo
a disposizione ha ben poco coltivato,
guardandosi bene di riempirla
di contenuti; un'idea sulla quale,
invece, in meno di due mesi la
giunta di centrodestra, grazie in particolare
all'impegno del sindaco
Barbieri e dell'assessore Polledri, ha
proficuamente lavorato, raccogliendo
oggi positivi frutti per tutti».
Foti ritiene che quella proposta
debba conservare un valore «unificante»,
e che si debba remare tutti
nella stessa direzione « tenuto conto
che la concorrenza è di prim'ordine
ed in grado di mettere sul tavolo
risorse economiche sicuramente
superiori alle nostre» .
Infine, il consigliere afferma che
«per fare pendere la bilancia a nostro
favore dobbiamo sapere adeguatamente
valorizzare anche tutte
quelle iniziative culturali che, ancorché
non organizzate direttamente
dal Comune, si profilano
d'impatto e di grande valore culturale».Una
per tutte: viene citata la
Salita al Pordenone, che da marzo si farà grazie allo sforzo economico
della Banca di Piacenza e la collaborazione
del Convento dei frati
minori, oltre che del Comune di
Piacenza proprietario della chiesa.
Infine: «L'importante è che si partecipi
alla seconda fase della selezione
con la volontà di vincere, anziché
accontentarsi».
E interviene pure il Partito Democratico
con una nota firmata dai
consiglieri Stefano Cugini. Giorgia
Buscarini, Christian Fiazza, Giulia
Piroli : «Apprendiamo con piacere
la notizia in base alla quale Piacenza
si colloca tra le dieci città candidate
a capitale della Cultura: una
sfida lanciata dalla precedente Consigliatura,
accolta con convinzione
dall'Amministrazione Dosi il cui lavoro
è stato con spirito sinergico valorizzato
e perfezionato dall'Amministrazione Barbieri».
«Insieme a tutti i piacentini - proseguono
i consiglieri - facciamo il tifo
perché tra le dieci finaliste la nostra
proposta prevalga, ma se così non
dovesse essere non bisogna perdere
l'insegnamento che porta il risultato
di quest'oggi: la determinante
importanza del gioco di squadra
che ha coinvolto e sta coinvolgendo
tutti gli interlocutori piacentini
di oggi e di ieri sia nel campo culturale
che politico. Questo è il metodo
già sperimentato nel 2017 e che
ha portato al successo del Guercino,
che ha visto premiata la Rete dei
Musei, ha contribuito a valorizzare
teatri, vie e circuiti nonchè attratto
un flusso di visitatori e turisti sempre
più affascinati dall'offerta integrata
della città. Oggi Piacenza raccoglie
il frutto della collaborazione
tra istituzioni, associazioni e cittadini,
in una "terra degna e di passo",
sempre più consapevole che la
Cultura non ha limiti e confini».
Libertà