Cittadini e residenti di Roncaglia replicano al sindaco e a Foti: «Non siamo noi a dire falsità»
«I comitati cittadini e le associazioni legittimamente si stanno interessando al tema della logistica», e
non ci stanno a essere «tacciati di
diffondere notizie false». Il comitato "Basta Logistica-Piacenza vuole
respirare" risponde agli affondi del
sindaco Patrizia Barbieri e dell'onorevole e consigliere comunale Tommaso Foti (Fdi), secondo i quali la
logistica viene agitata come fantasma in polemica con l'amministrazione comunale senza che vi sia alcuna decisione di nuovi insediamenti a lei ascrivibile.
«Ci fa sorridere il loro continuo ribadire che si sta parlando del nulla», ribatte il comitato in una nota:
«Senza particolari remore, proprio
l'attuale giunta ha trasformato il progetto dell'area ex Mandelli, che prevedeva 49 capannoncini dedicati alla meccatronica avanzata (quindi
con posti di lavoro qualificati e a basso impatto ambientale) in un enorme capannone dedicato alla logistica, ai Dossi di Roncaglia spacciandolo come atto dovuto ed ereditato
dalle passate amministrazioni». «Questo è falso», reagisce il comitato, «nessuno obbligava il sindaco e
la giunta a concedere questa variante, soprattutto considerando che essa è stata chiesta e ottenuta da un
soggetto debitore nei confronti del
Comune di più di 500mila euro per
mancato pagamento dell'Imu».
Quanto alle manifestazioni di interesse dei privati sulle aree intorno a
Roncaglia, «sono pervenute formalmente all'amministrazione e l'area
del "Bollone", che ben sappiamo essere agricola, è potenzialmente a disposizione. Sappiamo altrettanto
bene che gli accordi territoriali tra
Comune e Provincia possono essere presi molto velocemente, è proprio per questo che, come cittadini,
manifestiamo la nostra preoccupazione, legittimamente protestiamo
e chiediamo al sindaco di fermare
questa nuova e potenziale logistica», si sostiene nella nota evidenziando che «lo stesso Foti parla di almeno 600mila metri quadrati da cementificare, ma evidentemente per lui anche questi sono un nulla».
E c'è l'aspetto occupazionale: «Basta leggere i resoconti e le dichiarazioni dei rappresentanti delle associazioni degli autotrasportatori italiani per apprendere che questa logistica ha fatto perdere migliaia di
posti di lavoro. Per fare un esempio
la Cna Fita della vicina Cremona ha
denunciato la perdita di 900 posti di
lavoro negli ultimi dieci anni».
Nel mirino del comitato c'è in primis lo smog: «Se un camion inquina come decine di auto, non è prenderci in giro chiudere il centro della città alle auto e aumentare di alcune migliaia il numero di camion
che la costeggiano e che le passano
sopra (sulla A21)? E poi, a chi giova
altra logistica? Non certo alla salute
dei piacentini, in base alle dichiarazioni dei medici».
L'appello a Barbieri è di «ascoltare le
preoccupazioni dei suoi cittadini e
non i cattivi consiglieri e svolga il suo
compito decidendo per il bene della comunità e non dei soliti pochi».
Libertà