Dopo tante indiscrezioni che si sono rincorse, dalla maggioranza arrivano segnali di distensione. La priorità è l'accordo per Acer
Salvi. Almeno per ora. Almeno
fino a quando non saranno risolte
le grane nella Lega che hanno preso
il sopravvento sugli eventi - la vicenda
Acer è eloquente - e che hanno
sortito l'effetto, per certi versi paradossale,
di rinforzare la posizione
di Massimo Polledri (assessore
alla cultura e allo sport) in giunta e,
di conseguenza, quella del forzista
Filiberto Putzu (assessore al demanio
e alla valorizzazione del centro storico), cioè i due assessori la cui
posizione era data fortemente in
bilico non più tardi di due settimane
fa. Si allontanano dunque le voci
di un possibile rimpasto a Palazzo
Mercanti scaturite dopo la sfuriata
del sindaco Patrizia Barbieri
durante il vertice mattutino del 9
aprile scorso con i capigruppo e i
segretari dei partiti della coalizione
di maggioranza al quale erano
presenti Stefano Cavalli, Gianluca
Vinci e Corrado Pozzi per la Lega
Nord, Sergio Pecorara e Antonio
Agogliati per Forza Italia, Giancarlo
Migli e Tommaso Foti per Fratelli d'Italia, Antonio Levoni e Antonino
Coppolino per i Liberali piacentini.
«O si danno una regolata
entro i prossimi due mesi oppure
qui si cambia» aveva ammonito il
primo cittadino chiedendo ai partiti
di fare loro la prima mossa.
Eppure i tempi "maturi" per un
cambio della guardia in corso o anche
per un azzeramento delle deleghe
di cui si era parlato in quella
sede sembrano ormai scivolati via
e non più perentori. Gli ambienti
vicini alla maggioranza di centrodestra
raccontano che le nubi sulle
teste di Polledri e Putzu, complici anche alcuni colloqui chiarificatori
con il primo cittadino, si siano
diradate e di un sindaco dunque
più quieto, meno incline alla rottura.
Anche perché nel frattempo sono
affiorate nuove priorità, prima
tra tutte la risoluzione delle ataviche
divisioni nella Lega rese evidenti
dall'incapacità del Carroccio,
almeno finora, di proporre un nome
che sostituisca Pietro Pisani nel
cda di Acer (ne sarebbero usciti due
ufficialmente, cinque ufficiosamente,
vedi Libertà di ieri). Così
Polledri, su cui però il sindaco resta
assai guardingo, ha potuto irrobustire la sua posizione facendo valere
il suo peso politico nel partito
e pare dunque poter rimanere in
sella. In questo quadro subisce un
brusco stop l'indiscrezione di un
Cavalli in pole position per entrare
in esecutivo al suo posto (non da
tutti vista con favore nella Lega). E
anche Putzu sembra poter dormire
sonni più tranquilli. La "rosa" di
4/5 nomi proposta da Forza Italia
per la sua sostituzione non avrebbe
scaldato il cuore del sindaco.
Che, a questo punto, dovrebbe proseguire
con questo assetto. Fino a
quando, però, è tutto da vedere.
Libertà