Rassegna Stampa

La 'smentita' di Foti e dove sta la verita'

Data: 30/05/2019

Lettera aperta a Libertà di Tommaso Foti, consigliere comunale di Fratelli d'Italia a Piacenza

NUOVI SPAZI COMMERCIALI

Ai termini delle vigenti norme di legge sulla stampa, invito la SV, a pubblicare, con identica evidenza, la seguente smentita riferita all'articolo - pagina 22 di Libertà del 29 Maggio 2019 - riguardante l'esame delle osservazioni al RUE da parte delle competenti commissioni consiliari: «E' destituita di fondamento, quindi contro verità, la affermazione di Libertà secondo cui "gli uffici recuperano la osservazione di Foti (ritirata) ma riducendo il limite sotto cui viene meno il vaglio consiliare votato a settembre". La cosiddetta "osservazione Foti", infatti, proprio perché ritirata ancora prima del suo esame da parte delle competenti commissioni consiliari, non solo non può essere oggetto di esame e discussione di sorta, ma neppure di "recupero" da parte di terzi per il semplice fatto che non ha più ragione d'essere. Del tutto autonoma risulta - quindi - l'iniziativa assunta dagli uffici comunali, giusti i poteri conferiti agli stessi dalle vigenti norme di legge, di presentare un'osservazione al Rue (della cui lettera, contenuti e motivazioni, essi - e solo essi - sono titolari e responsabili) riguardante l'iter amministrativo delle richieste di ampliamento fino ad 800 metri quadrati di piccole e medie strutture commerciali. Detta osservazione, in piena e totale autonomia, potrà o meno essere accolta dal consiglio comunale, fermo restando la natura tecnica - e non politica - della stessa. Tanto, per la verità dei fatti». 

Tommaso Foti 
consigliere comunale Fratelli d'Italia

La replica del Direttore Pietro Visconti

Il consigliere Foti è molto disinvolto nell'uso dei termini. Scrive "smentita", "destituita di fondamento", "contro la verità". Noi di "Libertà" saremmo dunque fabbricanti di falsi patentati, e chissà perché sempre a suo danno: una settimana fa già ci ha fatto le pulci su una proposta così malintesa (da noi) da essere stata ritirata (da lui). Già in quel caso abbiamo pubblicato la sua versione e una nostra replica. Tocca fare il bis. Abbiamo scritto, sì, che gli uffici comunali hanno "recuperato" la proposta Foti. Ma il consigliere di FdI sostiene che una proposta ritirata non può essere "recuperata". E perchè mai? Si è forse dissolta nella galassia? Vogliamo sottilizzare sul termine "recuperata"? E va bene: diremo che è stata riproposta. Cambia la sostanza? A noi non pare. Foti sottolinea che l'iniziativa degli uffici è "del tutto autonoma". E sia. Ma saremo ben liberi di dire – senza che Foti si senta offeso - che su quella stessa strada si era incamminato lui. E saremo ben liberi di aver ascoltato in commissione dall'assessora Opizzi (stesso partito di Foti, en passant) che gli uffici si sono attivati dopo che la proposta di Foti era stata ritirata, e quindi in qualche modo ritenendola una base di partenza. Cosa ci sia poi di tanto disdicevole in ciò, al punto da volerne prendere una distanza siderale, proprio mi sfugge. (p.v.) 

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