Lettera aperta a Libertà di Tommaso Foti, consigliere comunale di Fratelli d'Italia a Piacenza
NUOVI SPAZI COMMERCIALI
Ai termini delle vigenti norme di legge
sulla stampa, invito la SV, a pubblicare,
con identica evidenza, la seguente smentita riferita all'articolo - pagina 22 di Libertà del 29 Maggio 2019 - riguardante
l'esame delle osservazioni al RUE da parte delle competenti commissioni consiliari:
«E' destituita di fondamento, quindi contro verità, la affermazione di Libertà secondo cui "gli uffici recuperano la osservazione di Foti (ritirata) ma riducendo il
limite sotto cui viene meno il vaglio consiliare votato a settembre". La cosiddetta
"osservazione Foti", infatti, proprio perché ritirata ancora prima del suo esame
da parte delle competenti commissioni
consiliari, non solo non può essere oggetto di esame e discussione di sorta, ma
neppure di "recupero" da parte di terzi
per il semplice fatto che non ha più ragione d'essere. Del tutto autonoma risulta -
quindi - l'iniziativa assunta dagli uffici comunali, giusti i poteri conferiti agli stessi
dalle vigenti norme di legge, di presentare un'osservazione al Rue (della cui lettera, contenuti e motivazioni, essi - e solo
essi - sono titolari e responsabili) riguardante l'iter amministrativo delle richieste di ampliamento fino ad 800 metri quadrati di piccole e medie strutture commerciali. Detta osservazione, in piena e
totale autonomia, potrà o meno essere
accolta dal consiglio comunale, fermo restando la natura tecnica - e non politica
- della stessa. Tanto, per la verità dei fatti».
Tommaso Foti
consigliere comunale Fratelli d'Italia
La replica del Direttore Pietro Visconti
Il consigliere Foti è molto disinvolto
nell'uso dei termini. Scrive "smentita",
"destituita di fondamento", "contro la verità". Noi di "Libertà" saremmo dunque
fabbricanti di falsi patentati, e chissà perché sempre a suo danno: una settimana
fa già ci ha fatto le pulci su una proposta
così malintesa (da noi) da essere stata ritirata (da lui). Già in quel caso abbiamo
pubblicato la sua versione e una nostra
replica. Tocca fare il bis. Abbiamo scritto, sì, che gli uffici comunali hanno "recuperato" la proposta Foti. Ma il consigliere di FdI sostiene che una proposta
ritirata non può essere "recuperata". E
perchè mai? Si è forse dissolta nella galassia? Vogliamo sottilizzare sul termine
"recuperata"? E va bene: diremo che è
stata riproposta. Cambia la sostanza? A
noi non pare. Foti sottolinea che l'iniziativa degli uffici è "del tutto autonoma". E
sia. Ma saremo ben liberi di dire – senza
che Foti si senta offeso - che su quella stessa strada si era incamminato lui. E saremo ben liberi di aver ascoltato in commissione dall'assessora Opizzi (stesso
partito di Foti, en passant) che gli uffici si
sono attivati dopo che la proposta di Foti era stata ritirata, e quindi in qualche
modo ritenendola una base di partenza.
Cosa ci sia poi di tanto disdicevole in ciò,
al punto da volerne prendere una distanza siderale, proprio mi sfugge. (p.v.)
Libertà