Rassegna Stampa

La Regione non dismetta le sue azioni da Piacenza Expo

Data: 18/09/2018

Approvata mozione di Fd'I che punta a frenare i propositi di Bologna di vendere la quota dell'1%. «Così si isola Piacenza»

L'obiettivo è quello di dare un segnale a una Regione Emilia Romagna «che vuole isolare Piacenza dal suo disegno politico abbandonando il nostro ente fieristico al suo destino». Il tema è il futuro di Piacenza Expo. E la mozione dei consiglieri di Fratelli d'Italia, approvata ieri in consiglio comunale, impegna il sindaco e la giunta «a richiedere al presidente Bonaccini di sospendere, con effetto immediato, la procedura di vendita delle azioni detenute dalla Regione Emilia-Romagna in Piacenza Expo». Il Comune detiene il 54,396% del capitale sociale di Piacenza Expo spa, mentre la Regione l'1,01%. Con apposita delibera dell'aprile del 2016 la Regione aveva approvato il percorso di semplificazione, riordino e razionalizzazione delle partecipazioni societarie dell'ente che, in uno dei suoi allegati, prevedeva, tra le altre, la dimissione entro il 31 dicembre 2016 della partecipazione della Regione stessa in Pc Expo. Il 17 ottobre 2016 il consiglio aveva poi approvato con 27 voti una mozione urgente volta a modificare la posizione assunta, cioé a soprassedere da tali propositi. Nel settembre 2017 arrivò invece da Bologna la conferma dell'indirizzo preso. «Una decisione vergognosa - ha sbottato in aula Tommaso Foti che ha presentato la mozione elaborata dall'intero gruppo - con le politiche di fusione di enti fieristici che stanno venendo avanti, Bologna con Milano e Rimini con Vicenza, saremmo tagliati fuori». «E' quanto meno opportuna una valutazione positiva di questa mozione - ha osservato l'assessore alle Società partecipate Paolo Passoni - non so cosa risponderà la Regione, ma è una strada da battere». Ed è stato Antonio Levoni (Lib.Pc), uno dei primi a lodare «la bontà del contenuto della mozione». Le preoccupazioni di Fratelli d'Italia sono state poi condivise, ad esempio, dal capogruppo di Liberi Massimo Trespidi, secondo cui «si deve capire che ruolo intende giocare Bologna in questo riassetto». Stefano Cavalli, capogruppo dela Lega, ha concordato sul rischio isolazionismo: «Siamo trattati come gli ultimi vassalli della Regione». Stesso pensiero espresso dal pentastellato Sergio Dagnino. «Non contavamo nulla quando c'era un'amministrazione dello stesso colore di centrosinistra, vedremmo adesso coas succede con un'altro esecutivo» ha aggiunto Dagnino pur annotando come ad anni alterni (determinante la presenza in calendario di Geofluid) il bilancio dell'ente fieristico vada in negativo. Il consigliere Mauro Saccardi ha addirittura proposto una «Rexit», un'uscita dalla Regione: «Perché Piacenza non pensa di andarsene dalla Regione? I tempi sarebbero davvero maturi». Sull'argomento il Pd si è invece astenuto.

Libertà  

facebbok

Rassegna Stampa

TommasoFoti
powered by Blacklemon Srl