Approvata mozione di Fd'I che punta a frenare i propositi di Bologna di vendere la quota dell'1%. «Così si isola Piacenza»
L'obiettivo è quello di dare un
segnale a una Regione Emilia Romagna
«che vuole isolare Piacenza
dal suo disegno politico abbandonando
il nostro ente fieristico
al suo destino».
Il tema è il futuro di Piacenza Expo.
E la mozione dei consiglieri di
Fratelli d'Italia, approvata ieri in
consiglio comunale, impegna il
sindaco e la giunta «a richiedere
al presidente Bonaccini di sospendere,
con effetto immediato,
la procedura di vendita delle azioni
detenute dalla Regione Emilia-Romagna
in Piacenza Expo». Il Comune detiene il 54,396% del
capitale sociale di Piacenza Expo
spa, mentre la Regione l'1,01%.
Con apposita delibera dell'aprile
del 2016 la Regione aveva approvato
il percorso di semplificazione,
riordino e razionalizzazione
delle partecipazioni societarie
dell'ente che, in uno dei suoi allegati,
prevedeva, tra le altre, la dimissione
entro il 31 dicembre
2016 della partecipazione della
Regione stessa in Pc Expo. Il 17 ottobre
2016 il consiglio aveva poi
approvato con 27 voti una mozione
urgente volta a modificare la
posizione assunta, cioé a soprassedere
da tali propositi. Nel settembre
2017 arrivò invece da Bologna
la conferma dell'indirizzo
preso.
«Una decisione vergognosa - ha
sbottato in aula Tommaso Foti
che ha presentato la mozione elaborata
dall'intero gruppo - con le
politiche di fusione di enti fieristici
che stanno venendo avanti,
Bologna con Milano e Rimini con
Vicenza, saremmo tagliati fuori».
«E' quanto meno opportuna una
valutazione positiva di questa mozione - ha osservato l'assessore
alle Società partecipate Paolo
Passoni - non so cosa risponderà
la Regione, ma è una strada da
battere». Ed è stato Antonio Levoni
(Lib.Pc), uno dei primi a lodare
«la bontà del contenuto della
mozione». Le preoccupazioni
di Fratelli d'Italia sono state poi
condivise, ad esempio, dal capogruppo
di Liberi Massimo Trespidi,
secondo cui «si deve capire che
ruolo intende giocare Bologna in
questo riassetto».
Stefano Cavalli, capogruppo dela
Lega, ha concordato sul rischio
isolazionismo: «Siamo trattati come
gli ultimi vassalli della Regione».
Stesso pensiero espresso dal pentastellato Sergio Dagnino.
«Non contavamo nulla quando
c'era un'amministrazione dello
stesso colore di centrosinistra, vedremmo
adesso coas succede
con un'altro esecutivo» ha aggiunto
Dagnino pur annotando
come ad anni alterni (determinante
la presenza in calendario
di Geofluid) il bilancio dell'ente
fieristico vada in negativo.
Il consigliere Mauro Saccardi ha
addirittura proposto una «Rexit»,
un'uscita dalla Regione: «Perché
Piacenza non pensa di andarsene
dalla Regione? I tempi sarebbero
davvero maturi».
Sull'argomento il Pd si è invece
astenuto.
Libertà