La minoranza: «Ha vinto la linea populista, maggioranza e sindaca eterodirette da Fdi»
«Roba da Ventennio» la scelta di
far saltare il consiglio comunale, «un
vulnus alla democrazia solo per fare una passerella di piazza».
Sfumato il numero legale per l'uscita dal Gotico del grosso del centrodestra, i commenti dell'opposizione erano all'insegna dell'indignazione. Pd, M5s, Liberi, Piacenza Oltre, Piacenza del futuro (assente Piacenza in Comune) hanno unanimemente rinfacciato alla sindaca
Barbieri e alla maggioranza di essere «eterodiretti da Fdi che ha imposto la sua linea di far saltare il Consiglio». «Eterodiretti da Foti», il deputato di Fdi che Massimo Trespidi
(Liberi), Stefano Cugini (Pd) e Andrea Pugni (M5s) hanno indicato
come l'ispiratore della linea dura
che ha prevalso su una sindaca propensa invece alla mediazione, ma
che «ha dimostrato di non avere in
mano la sua maggioranza».
«Dal mio confronto del giorno prima con Foti su Facebook già si poteva capire come sarebbe andata a
finire», ha detto Cugini fornendo visione del botta e risposta con l'onorevole di Fdi. «Se ho ben capito»,
punge il dem via "social", «domani
in piazza ci saranno pure i rappresentanti dei partiti per i quali l'emergenza Covid era di fatto finita, la mascherina non serviva e l'invito alle
precauzioni un tentativo del governo di comprimere la democrazia».
Risposta di Foti: «Potresti venire anche tu per spiegare le ragioni per cui
un ristorante deve chiudere alle 18
oppure una palestra che ha avuto il plauso dei Nas per il rispetto di ogni
normativa anti Covid debba stare
chiusa fino al 23 novembre».
«Io a quell'ora, come sai, sono in
consiglio comunale a esercitare il
mio ruolo di rappresentanza dei cittadini», è la controreplica di Cugini,
«è da lì che devo dare il mio contributo, ove possibile, per ridurre i danni di questa pandemia sulla salute
e sulla tenuta socio-economica».
In coro la minoranza - da Sergio Dagnino (M5s) ai dem Giorgia Buscarini, Giulia Piroli e Christian Fiazza,
da Roberto Colla (Piacenza Oltre) e
Samuele Raggi (Piacenza del futuro) a Mauro Monti (Liberi) - ha sottolineato che il sostegno alle categorie economiche colpite dalle misure sanitarie «lo abbiamo dimostrato tutti votando aiuti e agevolazioni, ma rincorrere chi protesta e
non fare il proprio dovere nei luoghi
deputati è una politica populista che
tradisce il compito democratico e
istituzionale per il quale si è stati eletti, il punto più basso mai raggiunto».
Da Trespidi e Cugini anche una diversa possibile chiave di lettura su
quanto avvenuto: che «la determinazione di Fdi nel far saltare la seduta sia legata alla sentenza in arrivo» nel pomeriggio di ieri con la prevedibile condanna per associazione mafiosa dell'ex presidente del
consiglio comunale, Giuseppe Caruso: per «evitare» cioè il rischio che
durante i lavori dell'aula «trovassero spazio», da parte della minoranza, «i riferimenti polemici al caso
giudiziario» che ha coinvolto l'ex
esponente di Fratelli d'Italia.
Libertà