IL DUELLO DELL'AZZURRO CON IL SINDACO E LE POSIZIONI IN AULA
Che il via libera della giunta al
maxi-piano di Terrepadane trovasse
d'accordo il Pd, con cui l'inter
partì, era scontato. «Fu una scelta
difficile quella mia e dell'assessore
Silvio Bisotti, ma non si potevano
perdere 10 milioni del Bando Periferie»
ha ricordato Giorgia Buscarini.
Un po' meno scontato, data la
sua posizione in maggioranza, il
duro attacco sferrato da Mauro
Saccardi (Forza Italia) all'esecutivo e all'assessore del suo partito Filiberto
Putzu (valorizzazione centro
storico). Nodo del contendere
- come anticipato ieri da Libertà - i
circa 15mila metri di commerciale
previsti: «Sono imbarazzato.
Questa è una polpetta avvelenata:
15mila metri commerciale sono
una follia per il centro, per via Dante
e via Colombo. Ci sono già tantissimi
negozi vuoti, questa non è
una scelta strategica. Due anni fa Putzu si espresse negativamente al
riguardo, vedo che ha cambiato
idea. Mi auguro che l'amministrazione
riveda la pratica». Posizione
isolata quella di Saccardi in maggioranza
(con Sergio Pecorara il resto
del gruppo azzurro ha sposato
la linea dell'amministrazione e Michele
Giardino ha difeso Putzu).
Ma il suo vibrante intervento in dissenso
ha scatenato quello del sindaco
Patrizia Barbieri: «Questo è l'accordo che ci siamo trovati e certamente
anche noi avevamo delle
perplessità. Ma dire no significa
perdere 10 milioni di euro del Bando
Periferie. Siamo amministratori
e per senso di responsabilità dobbiamo
cercare di portare a casa il
meglio: riqualificare un'intera area
come quella è interesse pubblico».
In linea con l'amministrazione, oltre
al Pd, si sono espressi Stefano
Cavalli (Lega), Tommaso Foti (Fdi),
Antonio Levoni (Lib.Pc) e Roberto
Colla (Pc Più). Perplessi Gloria Zanardi
(misto), Massimo Trespidi
(Liberi). Contro Luigi Rabuffi (Pc
in Comune) e Sergio Dagnino
(M5s).
Libertà