Vertice di maggioranza ancora interlocutorio. Ma la Barbieri ribadisce: impegni da rispettare
Nel programma c'è scritto che la
Pertite sarà destinata tutta a parco e
quell'impegno va rispettato. Il sindaco
Patrizia Barbieri lo ha ribadito
al vertice di ieri con la sua maggioranza.
Un incontro a porte chiuse
dal quale erano in molti ad aspettarsi
che uscisse la scelta sul nodo
politico più caldo del momento, vale
a dire l'area dove realizzare il nuovo
ospedale di Piacenza.
Esito interlocutorio
L'esito è stato invece ancora interlocutorio,
anche se quanto risulta a
"Libertà", e cioè la rinnovata manifestazione
di contrarietà del sindaco
alla Pertite, sa molto di monito
ultimativo di fronte alle aperture
all'area militare levatesi nelle ultime
settimane dal centrodestra. Nel senso:
"Cari consiglieri della coalizione
di maggioranza, pensateci bene prima
di prestarvi a un gioco di sponda
con il centrosinistra, e il Pd in particolare, che porti a una maggioranza
trasversale favorevole all'ospedale
nella Pertite, le conseguenze politiche
di una sconfessione del sindaco
potrebbero essere pesanti".
Incontro con la Regione
Pare che, alla riunione di ieri, di dibattito non ce ne sia stato granché. Di fatto ha parlato solo Barbieri, rinviando infine a dopo l'incontro che domani il sindaco e i capigruppo consiliari avranno con Sergio Venturi, assessore alla Sanità di quella Regione Emilia Romagna che si è impegnata a finanziare il nuovo ospedale. Venturi, e lo stesso governatore Stefano Bonaccini, hanno esortato in questi giorni il Comune a sciogliere il nodo dell'area. Sul tavolo restano, formalmente, sempre le solite quattro ipotesi: oltre alla Pertite tra via Emilia Pavese e via I Maggio, l'altra opzione pubblica, cioè la caserma Lusignani a Sant'Antonio, e le due private che sono il terreno tra La Verza e strada Valnure e quello tra Madonnina e Farnesiana di proprietà dell'Opera Pia Alberoni. Le chance delle due aree militari paiono scarse: la Lusignani per limiti di spazio, la Pertite per gli ostacoli politici. Se si andrà su una proprietà privata, i tempi della scelta
potrebbero allungarsi dal momento
che sarebbe difficile circoscrivere
il novero alle due opzioni in campo:
diventerebbe necessario promuovere
una procedura a evidenza
pubblica, una sorta di bando per
la raccolta di altre possibili candidature
sul mercato immobiliare. Rimandi
compatibili con i tempi programmatori
di un'amministrazione
regionale in chiusura di mandato?
Il protocollo del 2017
La partita che si sta giocando non è di poco conto. Sul nuovo ospedale alla Pertite - area indicata, in possibile (e subordinata) alternativa alla Lusignani, nel protocollo d'intesa siglato tra Difesa, Demanio, Regione, Ausl e Comune nella primavera 2017 quando al governo di Palazzo Mercanti c'era il centrosinistra del sindaco Dosi - si sono aperte, in quest'ultima fase, brecce inattese nel centrodestra: da Tommaso Foti (Fdi) a Davide Garilli (Lega) e a Gianpaolo Ultori (Liberali piacentini), la granitica contrarietà del passato ha mostrato crepe politicamente significative. Da qui a immaginare che proprio lì possa infine cadere la scelta ce ne passa. A maggior ragione dopo il vertice di ieri.
Libertà