RESTA ALTA LA POLEMICA SUL MAXI CAPANNONE DA 76MILA METRI QUADRATI
E' partita ieri mattina la raccolta
di firme degli abitanti di Roncaglia
contro l'insediamento della
logistica autorizzato nei giorni
scorsi dalla giunta. Un'iniziativa
preannunciata e accompagnata
dall'apertura della pagina Facebook
"Stop all'alluvione di logistica
a Roncaglia". A darne notizia un gruppo di residenti che ieri pomeriggio
ha assistito alla seduta del
consiglio comunale in cui la polemica
sul maxi capannone da
76mila metri quadrati nell'area di
proprietà della società Piacenza
Est ha tenuto banco.
L'opposizione ha contestato la variante
approvata dalla giunta che alza disco verde alla realizzazione
di un capanonne unico al posto
dei 49 mini capannoni previsti
inizialmente nell'area. «Ai mille
camion al giorno dell'attuale
polo logistico, se ne aggiungeranno
altri, non stupiamoci allora se
gli abitanti protestano e se le malattie
respiratorie aumentano», ha ammonito Luigi Rabuffi (Piacenza
in Comune), spalleggiato da
Sergio Dagnino (M5s). «E' una
decisione politica tutta vostra, assumetevene
la responsabilità anziché
scaricarla sulla giunta Dosi
che quella variante si è guardata
dall'esaminarla e tantomeno
dall'approvarla», ha fatto eco Stefano
Cugini (Pd).
La maggioranza ha ribattuto con
il forzista Sergio Pecorara («Non
si tiene conto dei diritti acquisiti
e nessuno ha la bacchetta magica,
ma adesso il progetto, grazie
alle compensazioni volute e imposte
dalla giunta al privato, è mi gliorato») e con Tommaso Foti
(Fdi) che ha sottolineato come
tutti i pareri prodotti dagli enti preposti
(Provincia, Arpae) convergano
nel definire «conforme» l'insediamento produttivo sotto ogni
profilo - da quello ambientale a
quello paesaggistico e a quello legato
al rischio esondazioni del
Nure - ragion per cui non accogliere
quella variante urbanistica
«si chiama reato».
E se Massimo Trespidi (Liberi) ha
rinfacciato al sindaco e all'amministrazione
di avere assicurato a
un incontro con i residenti di Roncaglia
che «nessun progetto di
nuovo polo logistico» era in cantiere,
Barbieri ha ribattuto che
«questo non è un polo logistico,
ma solo un insediamento».
Libertà