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Un tesoretto per finanziare strade e marciapiedi - Ma c'e' chi chiede di utilizzarlo per un'opera simbolo

Data: 05/03/2019

COSA FARÀ IL COMUNE CON I SOLDI DI IREN

Dai 4 ai 5 milioni di euro per fare che cosa? La destinazione del tesoretto ricavabile dalla vendita di azioni Iren è stata oggetto di acceso dibattito. Soldi che - è stato ribadito dai banchi della giunta - servono per la copertura del piano delle opere pubbliche 2019 e che risulterebbero impellenti dal momento che il capitolo delle alienazioni degli immobili comunali, su cui Palazzo Mercanti confidava parecchio per far cassa, è stato avaro di soddisfazioni in termini di ritorni di cassa. Con quei quattrini freschi e disponibili, dunque, l'amministrazione conta di finanziare gli interventi inseriti nel piano approvato a fine novembre: riqualificare strade e segnaletica per 500mila euro; 200mila euro serviranno per rifare una serie di marciapiedi e altri 100mila per alcuni selciati. E siamo già a 800mila euro. Per la manutenzione e riqualificazione di edifici scolastici servono 200mila euro, per gli edifici comunali 400mila euro, mentre 100mila euro saranno dirottati sul restauro e recupero del tetto del teatro Municipale (più altri 400mila euro nel 2020, 250mila dei quali arrivano dalla Regione). Infine sono previsti 250mila euro di interventi straordinari per la gestione calore. Le annunciate nuove telecamere di videosorveglianza, nella duplice funzione di controllo del traffico e di lettura delle targhe, saranno finanziate invece con 50mila. Un dettaglio che tuttavia non ha soddisfatto una parte dell'opposizione: Massimo Trespidi (Liberi), in particolare, ha esortato a individuare un progetto in particolare, «un'opera-segno utile alla città», l'ha definita, facendo l'esempio dell'impianto di climatizzazione che manca alla galleria Ricci Oddi, lacuna atavica, oppure per dotare l'ospedale di un parcheggio adeguato. Ma Trespidi ha anche adombrato il rischio di slittamento dei cantieri per effetto della mancanza delle progettazioni in tempi celeri e, soprattutto, utili. Un timore peraltro condiviso dal consigliere di maggioranza Tommaso Foti (Fdi) che, per ovviare a ciò, è arrivato a suggerire di «esternalizzare tutti i lavori sotto l'importo di 40mila euro» L'assessore al bilancio Paolo Passoni è stato però fermo nel ribadire la linea del finanziamento del piano opere pubbliche cioè, ha riassunto, rifare strade, sistemare scuole e asili, avere impianti sportivi decorosi. In altre parole «dare risposte ai bisogni della gente».

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