COSA FARÀ IL COMUNE CON I SOLDI DI IREN
Dai 4 ai 5 milioni di euro per
fare che cosa? La destinazione
del tesoretto ricavabile dalla
vendita di azioni Iren è stata oggetto di acceso dibattito. Soldi
che - è stato ribadito dai banchi
della giunta - servono per la copertura del piano delle opere
pubbliche 2019 e che risulterebbero impellenti dal momento
che il capitolo delle alienazioni
degli immobili comunali, su cui
Palazzo Mercanti confidava parecchio per far cassa, è stato avaro di soddisfazioni in termini di
ritorni di cassa.
Con quei quattrini freschi e disponibili, dunque, l'amministrazione conta di finanziare gli interventi inseriti nel piano approvato a fine novembre: riqualificare strade e segnaletica per
500mila euro; 200mila euro serviranno per rifare una serie di
marciapiedi e altri 100mila per alcuni selciati. E siamo già a
800mila euro.
Per la manutenzione e riqualificazione di edifici scolastici servono 200mila euro, per gli edifici comunali 400mila euro,
mentre 100mila euro saranno
dirottati sul restauro e recupero
del tetto del teatro Municipale
(più altri 400mila euro nel 2020,
250mila dei quali arrivano dalla Regione). Infine sono previsti
250mila euro di interventi
straordinari per la gestione calore.
Le annunciate nuove telecamere di videosorveglianza, nella
duplice funzione di controllo del traffico e di lettura delle targhe,
saranno finanziate invece con
50mila.
Un dettaglio che tuttavia non ha
soddisfatto una parte dell'opposizione: Massimo Trespidi (Liberi), in particolare, ha esortato
a individuare un progetto in particolare, «un'opera-segno utile
alla città», l'ha definita, facendo
l'esempio dell'impianto di climatizzazione che manca alla
galleria Ricci Oddi, lacuna atavica, oppure per dotare l'ospedale di un parcheggio adeguato. Ma Trespidi ha anche adombrato il rischio di slittamento dei
cantieri per effetto della mancanza delle progettazioni in
tempi celeri e, soprattutto, utili.
Un timore peraltro condiviso dal
consigliere di maggioranza
Tommaso Foti (Fdi) che, per ovviare a ciò, è arrivato a suggerire di «esternalizzare tutti i lavori sotto l'importo di 40mila euro» L'assessore al bilancio Paolo
Passoni è stato però fermo nel
ribadire la linea del finanziamento del piano opere pubbliche cioè, ha riassunto, rifare
strade, sistemare scuole e asili,
avere impianti sportivi decorosi. In altre parole «dare risposte
ai bisogni della gente».
Libertà