Ricette a confronto, per Rizzi quella attuale è una soluzione temporanea. Pugni: non si possono adottare interventi-spot
C'è chi vedrebbe di buon occhio
non solo un ampliamento della zona
a traffico limitato, ma addirittura
un'area pedonale più estesa; c'è
chi promette di ascoltare residenti
e commercianti per studiare una
soluzione più congeniale; e c'è chi
lascia spazio anche a un ritorno al
passato. Per tutti i candidati sindaco
che hanno accettato di essere intervistati
al riguardo, però, una cosa
è certa: «La viabilità nell'ultimo
tratto di Corso Vittorio Emanuele e
in via Venturini ha peggiorato le cose».
E' evidente che proprio la questione
viabilistica nel cuore di Piacenza
sia uno dei temi più sentiti dagli
aspiranti sindaci in questo principio
di campagna elettorale e che
tutti siano consapevoli di come, in
caso di elezione, quella sia una delle
questioni cui mettere mano con
una certa urgenza. Del resto, è stato
proprio il sindaco Paolo Dosi,
durante la riunione dell'altro giorno
in municipio con residenti,
commercianti e portatori di interessi,
a demandare al futuro sindaco
la decisione su come migliorare
l'assetto. Nel corso del confronto
Palazzo Mercanti aveva ipotizzato l'inserimento di via Venturini
nella zona a traffico limitato (così
da alleggerirla dal cosiddetto traffico
"parassita"), ma di fronte a reazioni
variegate si è preferito posticipare
tutto. «Questa era una soluzione
sperimentale - spiega Paolo
Rizzi, candidato di una lista civica
di centrosinistra sostenuta dal Pd -
valuteremo insieme quale sarà l'opzione
migliore. Saremo guidati da
due criteri faro: la sicurezza e la tutela
dell'ambiente. Naturalmente
ascolteremo anche gli operatori
commerciali». Secondo Luigi Rabuffi, candidato di una lista civica
di sinistra sostenuta da Prc, Sinistra
italiana e Possibile, «nessuna amministrazione
potrà sottrarsi dall'affrontare
l'argomento sostenibilità
viabilistica». «Nel nostro programma
è contenuta una valorizzazione
del trasporto pubblico e del sistema
di ciclo-pedonalità. Lavoreremo
senz'altro per un ampliamento
della ztl e per una area pedonale
più estesa. Via Venturini è un imbuto
e forse senza il semaforo il
traffico sarebbe stato più fluido».
Intende invece passare attraverso
un confronto «con chi vive quella
zona» la candidata di centrodestra
Patrizia Barbieri (Forza Italia, Lega
Nord, Fdi-An). «Sicuramente c'erano
progetti migliori rispetto a quella
adottata dal sindaco Dosi - afferma
Barbieri - è tutto il frutto dell'improvvisazione.
Bisogna cercare delle
soluzioni più adeguate e se sarò
sindaco la prima cosa che attuerò
sarà un confronto». Dello stesso avviso
anche Andrea Pugni, candidato
del Movimento 5 stelle: «L'assetto
così com'è non ci piace. Non si
possono adottare interventi a spot.
Quando sarà il momento occorrerà
prendere decisioni che fanno
parte di un quadro d'insieme. Già
nei prossimi giorni prenderò contatti
con residenti e commercianti
per un primo incontro».
FOTI E OPIZZI (FRATELLI D'ITALIA)
«Ennesimo fiasco dell'amministrazione»
«Il cambio di viabilità sul Corso
è l'ennesimo fiasco dell'amministrazione
di sinistra di questa città».
Il centrodestra torna ad attaccare
le politiche viabilistcihe della giunta
Dosi. Lo fa Fratelli d'Italia-An
con una nota a firma di Erika Opizzi
e Tommaso Foti. «L'esperienza è
stata fallimentare fin dall'inizio.
Questa amministrazione ha fin da
subito dimostrato un'arroganza
rara nel trattare i cittadini. Cittadini che si sono sempre opposti a
questo cambio di viabilità. Con
questo cambio di viabilità, la sinistra
ha danneggiato sia i commercianti
del Corso, sia gli abitanti di
via Venturini. Senza non considerare
il traffico che si è riversato sulle
arterie limitrofe quali via IV Novembre
e via Patrioti. Un'azione
miope in quanto incapace di intuire
le conseguenze anche ambientali
di tale intervento».
Libertà