Rassegna Stampa

'Arpa non risponde alle richieste di transito'

Data: 31/10/2020

Fra le 70 domande inevase anche quelle dei Comuni piacentini per la ciclabile Via Po

Argine «Arpa non risponde alle richieste di transito» 
Fra le 70 domande inevase anche quelle dei Comuni piacentini per la ciclabile  
di ELISA CALAMARI 

Da tre anni l'accesso al percorso ciclopedonale 'Via Po' che va da Piacenza a Cremona attraversando anche i territori di Caorso, Monticelli, Castelvetro - avviene in modo burocraticamente abusivo. Infatti da quando la responsabilità delle autorizzazioni (nullaosta idraulici) è passata da Aipo ad Arpae, nel giugno 2017, si sono accumulate 70 richieste di accesso e transito che non hanno mai ricevuto risposte: ci sono quelle di agricoltori e cittadini che hanno necessità di percorrere l'argine maestro per raggiungere fondi e proprietà, ma anche quelle dei Comuni che hanno presentato istanza facendo riferimento proprio al percorso ciclabile. La mancanza di autorizzazioni è un cavillo burocratico che di fatto non impedisce l'utilizzo dell'argine, dove normalmente pedalano parecchi ciclisti, ma senza il nullaosta questo passaggio è di fatto contestabile. Soprattutto in caso di incidenti o problematiche di vario genere. A sollevare la questione è stato anche l'onorevole Tommaso Foti di Fratelli d'Italia, che l'ha portata all'attenzione del ministero dell'Ambiente attraverso un atto di sindacato ispettivo. Gli è stato risposto che il 15 maggio 2019 è stata predisposta una bozza di convenzione fra regione Emilia Romagna, Comuni, Aipo e Arpae «con la quale è stato individuato un iter amministrativo finalizzato al rilascio degli atti necessari per la legittimazione e la regolamentazione dei transiti sulle sommità arginali, il testo risulta attualmente in valutazione da parte della Regione Emilia Romagna». Da qui il pressing del consigliere regionale dello stesso partito, Giancarlo Tagliaferri, che hapresentato ieri una interrogazione: chiede alla giunta guidata da Stefano Bonaccini la definizione di un chiaro iter amministrativo per sanare le omesse risposte di Arpae. Oltre a ciò, il consigliere piacentino chiede uno specifico intervento della Regione per garantire il rispetto dell'articolo 59 del Regio decreto del 1904 che ancora disciplina la materia e che recita: «Trattandosi di argini pubblici, i quali possono rendersi praticabili per strade pubbliche e private, sulla domanda che venisse fatta dalle amministrazioni o da soggetti interessati potrà loro concedersene l'uso sotto le condizioni che la perfetta conservazione di essi saranno prescritte dal prefetto, e potrà richiedersi per dette amministrazioni o ai soggetti interessati un concorso nelle spese di ordinaria riparazione e manutenzione». Le richieste di Tagliaferri, viene sottolineato, sono anche finalizzate ad «evitare situazioni di grave pericolo a terzi, conseguenti all'inattività degli organi preposti». 

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