Foti insoddisfatto della risposta di Costa a una sua interrogazione sul caso di via Da Saliceto
«Stiamo aspettando da oltre
15 anni le barriere antirumore e
nulla è ancora stato fatto». A lamentarlo sono alcuni abitanti di
via Guglielmo da Saliceto proprio mentre un convoglio sfila
via veloce a ridosso delle loro case. Il grave problema dell'inquinamento acustico che colpisce
questa zona residenziale del comune di Cadeo posta a ridosso
della linea ferroviaria MilanoBologna, si protrae ormai da
tempo. Negli ultimi anni ci sono
stati una raccolta firme, diversi
incontri in municipio, l'interessamento da parte di diversi politici e la trasferta in Regione da
parte di una delegazione di residenti. In concreto, però, la situazione resta la stessa ormai da
decenni e finora delle barriere
antirumore non si vede traccia.
Il ministro dell'Ambiente, Sergio Costa, ha risposto solo pochi giorni fa ad un'interrogazione del deputato Tommaso Foti
(Fratelli d'Italia) risalente al
maggio dello scorso anno. «Le
problematiche rappresentate
sono tenute in debita considerazione da parte del Ministero
dell'ambiente - ha scritto Costa
- il quale, unitamente alle Regioni, ha svolto un consistente lavoro per fornire prescrizioni affinché il secondo stralcio del
Piano di risanamento acustico
risulti approvabile in Conferenza Unificata». La risposta del ministro si conclude con la rassicurazione che «continuerà a
svolgere le attività e valutazioni
di competenza in materia con il
massimo grado di attenzione».
Si precisa che «è prevista la realizzazione - collocata temporalmente nell'ambito della sesta
annualità del Piano che ricade
nello schema di decreto di approvazione dell'aggiornamento
del Piano che a breve sarà sottoposto alle Regioni attraverso la Conferenza Unificata, finalizzata all'approvazione dello stesso
- di due tratti di barriera antirumore di lunghezza complessiva
pari a metri 1.814 e altezza variabile tra metri 2 e 7,5».
Rispetto a questa risposta Foti si
è mostrato critico ed ha commentato: «La risposta del ministro Costa non solo arriva ampiamente fuori tempo massimo
rispetto ai tempi previsti dai regolamenti parlamentari per
esperire gli atti ispettivi, ma risulta estremamente fumosa e
decisamente poco rassicurante. Le rilevazioni effettuate da
Arpae su specifica richiesta del
Comune di Cadeo nel 2017 e nel
2018 dimostrano come, rispetto agli studi realizzati nel 2015,
la situazione sia in peggioramento. Questo intervento, del
quale deve farsi carico la Rete
Ferroviaria Italiana, è da anni
che si arena a turno in questo o
quel tavolo tecnico. Per una
questione di rispetto dei cittadini di Cadeo sarebbe opportuno,
quanto meno, l'indicazione di
una data certa e credibile per la
realizzazione delle barriere antirumore. Non vi è più tempo da
perdere».
Libertà