Centrodestra scettico, centrosinistra a favore. Anche la politica piacentina divisa
Centrodestra scettico con
qualche distinguo, centrosinistra a favore. Anche la politica
piacentina si divide sul green
pass. Fioccano le reazioni alle
esortazioni del premier Mario
Draghi («Il green pass non è un
arbitrio, è una condizione per
tenere aperte le attività economiche» ed è «una misura che dà
serenità» ha sottolineato Draghi. «Con i vecchi parametri
molte regioni passerebbero di
nuovo in zona gialla, invece così restano in zona bianca». E a
proposito di appelli a non vaccinarsi ha risposto: «L'appello a
non vaccinarsi è un appello a
morire, sostanzialmente. Non
ti vaccini, ti ammali, muori. Oppure fai morire: non ti vaccini,
ti ammali, contagi, qualcuno
muore»).
Centrodestra
Per il parlamentare Tommaso
Foti (FdI) «la diffusione della variante Delta del Covid-19 non
può non preoccupare, sicché è
necessario che si vaccinino coloro che, fino ad oggi, hanno
preferito non farlo. Il senso di
responsabilità, dunque, può fare molto di più del green pass
che non può diventare il mezzo con cui imporre nuovi divieti. Occorre infatti avere ben presente che vi sono persone che
ancora oggi sono impedite a
potere accedere al vaccino: è il
caso di tanti giovani cui risulta
precluso accedere alla prima
dose di vaccino, semplicemente perché non è ancora venuto
il loro turno». «In buona sostanza – conclude il deputato piacentino – occorre cautela
nell'applicazione delle nuove
norme, per non incorrere nel rischio di creare cittadini di serie
A e di serie B».
Sulla stessa lunghezza d'onda
anche il segretario provinciale
della Lega Luigi Merli: «Personalmente ho già completato il
ciclo vaccinale e mi ero prenotato non appena avuta la possibilità. La Lega è a favore dei vaccini, Salvini si è vaccinato. Comprendiamo però le ragioni di
chi ha dei dubbi e chiede prudenza. Sul green pass siamo
scettici per le complicazioni burocratiche che questo pacchetto di dispositivi può comportare a lavoratori e cittadini. È anche vero che grazie alla Lega il
green pass non serve per spostarsi fra regioni e le regole per
il cambiamento di colore delle
regioni stesse sono state aggiornate».
Di diverso avviso Antonio Levoni dei Liberali: «Sono d'accordo con il green passa, Draghi ha
parlato in modo corretto. Non
bisogna nascondersi dietro un
dito. Le cose si stanno riaggravando. Se devo andare in un
luogo dove c'è qualcuno che mi
può infettare, non mi sento tutelato e non ci vado. Ha torto chi
non si vuole vaccinare».
Per Michele Giardino, rappresentante della Buona Destra,
«per uscire da una pandemia
mortale, servono i vaccini. È
sempre stato così nella storia
dell'umanità. Il vaccino è libertà dal virus. In una fase così
drammatica, è questa l'unica libertà concepibile. Ogni altra libertà rivendicata non è che incoscienza e anarchia».
Centrosinistra
A favore del green pass Luigi Rabuffi (Pc in Comune): «Perso nalmente ritengo che di fronte
ai lutti che ci hanno colpito,
nessuno ha titolo per mettere a
rischio la vita altrui. Sono a favore del vaccino e del pass. Garantendo forme alternative a
chi non può farlo per motivi di
salute (con tamponi gratuiti a
caricodel Ssn). Dobbiamo capire che quella contro Covid è
una guerra che sta uccidendo
persone ed economia. Non
possiamo permetteci ulteriori
morti. Non possiamo permetterci ulteriori chiusure (cioè licenziamenti e devastazione sociale). Chi ritiene di poter fare a
meno del vaccino è certamente libero di scegliere (se non è
un pubblico dipendente, verso
cui imporrei l'obbligo vaccinale o il trasferimento in uffici senza contatto col pubblico/alunni/pazienti) ma adeguandosi
ad un principio di prudenza
che tuteli tutti gli altri. La libertà non può mai essere menefreghismo. Essere comunità, piaccia o non piaccia, ha un suo costo».
Per Sergio Dagnino il green passa «è una misura necessaria che
ci permette di poter lavorare/vivere in relativa tranquillità. Chi
specula politicamente su questi argomenti non fa il bene della collettività. Le privazioni di
libertà sono ben altre. Qui si
tratta di convivere con un'epidemia che continua a tormentarci. Che proprio nella nostra
città così duramente colpita ci
sia chi si lamenta di questa misura è francamente incomprensibile».
Infine Stefano Cugini (Pd): «Noi
pensiamo che la maturità di un
popolo stia nella capacità di
comprendere misure eccezionali per uscire tutti insieme da
una situazione eccezionale.
Non solo vanno accettate queste misure, ma bisogna che
ognuno le promuova. Ben venga il green pass, avremmo detto lo stesso anche nella versione francese. Dopo mesi e mesi
di sofferenza, lacrime, sforzi e
rinunce, con il famigerato indice RT in netta ripresa, come si
fa a non interrogare la propria
coscienza e a non capire che la
strada è quella giusta?».
Libertà