Nel primo anno del neonato comune ancora un successo la sagra del dolce di Pecorara
A Pecorara c'è un dolce, la
torta di pasta frolla, che rappresenta
una vecchia tradizione e
che, insieme ad altri prodotti tipici
come ad esempio le patate
di Busseto o il tartufo, sono
anche sinonimo di un'identità
territoriale attorno alla quale
cementare l'identità della comunità
locale. Ecco perché
l'edizione 2018 della festa di inizio
agosto a Pecorara dedicata
a questo dolce tipico, nel primo
anno di vita del neonato comune
di Alta Val Tidone attorno
al quale ora vanno ricalibrate
tutte le iniziative tra cui anche
le feste di paese, ha assunto
un significato in più. «È la
prima edizione della festa della
torta di pasta frolla del nuovo
comune di Alta Val Tidone,
nato il primo gennaio dalla fusione
di Pecorara, Nibbiano e
Caminata – ha ricordato il sindaco
Franco Albertini durante
il momento inaugurale – ma le tradizioni proseguono immutate,
senza che si perda la nostra
identità. Abbiamo ben salde
le nostre radici, che ci permettono
di guardare al futuro
con ottimismo». La festa dedicata
al dolce tipico ha avuto un
prologo la sera precedente,
quando un centinaio di novelli
pellegrini hanno partecipato
alla settima marcia con le lanterne,
camminata lungo l'antica
via dei Feudi Imperiali, nel
tragitto che collega Montemartino
a Pecorara. La marcia ha
ceduto il passo alla scatenata
notte dedicata ai nati negli anni
Sessanta, per poi trasformarsi
il giorno seguente nei "giochi
di una volta", disseminati lungo
le vie del paese. Ovviamente
le vie del borgo hanno ospitato
anche i banchetti per la distribuzione
del dolce tipico e il
mercato a chilometro zero.
«Una festa che unisce familiarità,
tradizione, identità e cultura»
secondo l'onorevole
Tommaso Foti tra i presenti al
taglio del nastro della festa che
ha visto la collaborazione, tra
gli altri, anche di alpini e Pro loco.
Libertà