Alcuni medicati dopo un'aggressione nell'infermeria del carcere. I sindacati della penitenziaria: «Siamo troppo pochi»
Un incendio scoppiato all'interno della casa circondariale
delle Novate e aggressioni da parte di un detenuto hanno portato
otto agenti della polizia penitenziaria all'ospedale. Alcuni sono
rimasti intossicati dal fumo, altri
contusi, tutti hanno comunque
dovuto ricorrere alle cure del
pronto soccorso.
E' accaduto martedì sera. Tutto
è nato a causa delle intemperanze di due detenuti uno dei quali
ha appiccato il fuoco alla sua cella, mentre un altro ha tentato di
aggredire il personale medico
dell'infermeria del carcere. In entrambi i casi sono accorsi gli
agenti della polizia penitenziaria.
Hanno riferito fatti comunicati
stampa della Fp Cgil polizia penitenziaria Emilia Romagna con
la Fp Cgil di Piacenza, del Sappe
e Uspp. I sindacati nelle note hanno espresso solidarietà agli otto
poliziotti rimasti vittime di questi due episodi che hanno visto
protagonisti due detenuti che
adesso rischiano di essere denunciati per incendio doloso e
per lesioni.
Tutto è cominciato quando un
detenuto è riuscito ad appiccare
fuoco alla sua cella scatenando
una nuvola a di fumo. Quasi contemporaneamente un altro detenuto ha tentato di aggredire il personale medico dell'infermeria
della prigione.
Gli agenti sono accorsi molto rapidamente ad evitare che la situazione potesse degenerare. I
poliziotti sono così riusciti a domare le fiamme tutelando lo stesso detenuto che aveva provocato l'incendio e gli altri detenuti
delle vicine celle, che ovviamente protestavano per il fumo. Gli
agenti accorsi sono rimasti intossicati fortunatamente in modo
lieve.
«Episodi come questo, in cui i poliziotti penitenziari sono riusciti
a dimostrare grandi capacità
d'intervento - è scritto nel comunicato della Cgil - sottolineano
quanto per svolgere questa delicata professione sia indispensabile un'elevata professionalità e
capacità di gestire eventi critici».
Nel comunicato sindacale si ricorda che la casa circondariale di
Piacenza da tempo soffre di una grave carenza d'organico, soprattutto a causa del grande numero
di distacchi o missioni di personale inviato a lavorare lontano da
Piacenza.
«La nostra casa circondariale - è
scritto nel comunicato sindacale - ha infatti la più alta percentuale di distacchi fuori sede
dell'Emilia Romagna (circa 32
unità). Per questo chiediamo che
il Ministro provveda a limitare il
ricordo a questo istituto ai casi legati a gravi motivi famigliari» la
nota conclude con la richiesta di
cessazione per quanto riguarda
le missioni di personale che da
Piacenza viene inviato a lavorare
in altri istituti.
Tommaso Foti (FdI): «Solidarietà ai feriti»
ANNUNCIA UN'INTERROGAZIONE PARLAMENTARE
«Piena solidarietà agli agenti
della Polizia Penitenziaria nuovamente aggrediti all'interno del
carcere delle Novate. Non è più
accettabile che detenuti turbolenti provochino situazioni di grave pericolo sperando in future indulgenze. Con chi ricorre alla violenza occorre usare il pugno di ferro e il Ministro della Giustizia deve essere il primo ad esserne convinto» lo sostiene l'onorevole
Tommaso Foti, deputato di Fratelli d'Italia, che annuncia al riguardo la prossima presentazione di una dettagliata interrogazione parlamentare.
Quello di cui riferiamo più sopra
purtroppo non è che l'ultimo di
una serie di episodi, per lo più aggressioni che hanno avuto come
teatro il carcere delle Novate dove sono presenti attualmente 482
detenuti e dove però si lamenta
òìassenza di almeno sessanta
agenti di polizia penitenziaria.
Libertà