Rassegna Stampa

Detenuto incendia la sua cella otto agenti di custodia intossicati

Data: 11/07/2019

Alcuni medicati dopo un'aggressione nell'infermeria del carcere. I sindacati della penitenziaria: «Siamo troppo pochi»

Un incendio scoppiato all'interno della casa circondariale delle Novate e aggressioni da parte di un detenuto hanno portato otto agenti della polizia penitenziaria all'ospedale. Alcuni sono rimasti intossicati dal fumo, altri contusi, tutti hanno comunque dovuto ricorrere alle cure del pronto soccorso. E' accaduto martedì sera. Tutto è nato a causa delle intemperanze di due detenuti uno dei quali ha appiccato il fuoco alla sua cella, mentre un altro ha tentato di aggredire il personale medico dell'infermeria del carcere. In entrambi i casi sono accorsi gli agenti della polizia penitenziaria. Hanno riferito fatti comunicati stampa della Fp Cgil polizia penitenziaria Emilia Romagna con la Fp Cgil di Piacenza, del Sappe e Uspp. I sindacati nelle note hanno espresso solidarietà agli otto poliziotti rimasti vittime di questi due episodi che hanno visto protagonisti due detenuti che adesso rischiano di essere denunciati per incendio doloso e per lesioni. Tutto è cominciato quando un detenuto è riuscito ad appiccare fuoco alla sua cella scatenando una nuvola a di fumo. Quasi contemporaneamente un altro detenuto ha tentato di aggredire il personale medico dell'infermeria della prigione. Gli agenti sono accorsi molto rapidamente ad evitare che la situazione potesse degenerare. I poliziotti sono così riusciti a domare le fiamme tutelando lo stesso detenuto che aveva provocato l'incendio e gli altri detenuti delle vicine celle, che ovviamente protestavano per il fumo. Gli agenti accorsi sono rimasti intossicati fortunatamente in modo lieve. «Episodi come questo, in cui i poliziotti penitenziari sono riusciti a dimostrare grandi capacità d'intervento - è scritto nel comunicato della Cgil - sottolineano quanto per svolgere questa delicata professione sia indispensabile un'elevata professionalità e capacità di gestire eventi critici». Nel comunicato sindacale si ricorda che la casa circondariale di Piacenza da tempo soffre di una grave carenza d'organico, soprattutto a causa del grande numero di distacchi o missioni di personale inviato a lavorare lontano da Piacenza. «La nostra casa circondariale - è scritto nel comunicato sindacale - ha infatti la più alta percentuale di distacchi fuori sede dell'Emilia Romagna (circa 32 unità). Per questo chiediamo che il Ministro provveda a limitare il ricordo a questo istituto ai casi legati a gravi motivi famigliari» la nota conclude con la richiesta di cessazione per quanto riguarda le missioni di personale che da Piacenza viene inviato a lavorare in altri istituti.

Tommaso Foti (FdI): «Solidarietà ai feriti»

ANNUNCIA UN'INTERROGAZIONE PARLAMENTARE

«Piena solidarietà agli agenti della Polizia Penitenziaria nuovamente aggrediti all'interno del carcere delle Novate. Non è più accettabile che detenuti turbolenti provochino situazioni di grave pericolo sperando in future indulgenze. Con chi ricorre alla violenza occorre usare il pugno di ferro e il Ministro della Giustizia deve essere il primo ad esserne convinto» lo sostiene l'onorevole Tommaso Foti, deputato di Fratelli d'Italia, che annuncia al riguardo la prossima presentazione di una dettagliata interrogazione parlamentare. Quello di cui riferiamo più sopra purtroppo non è che l'ultimo di una serie di episodi, per lo più aggressioni che hanno avuto come teatro il carcere delle Novate dove sono presenti attualmente 482 detenuti e dove però si lamenta òìassenza di almeno sessanta agenti di polizia penitenziaria. 

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