Condoglianze anche dai vertici nazionali di Forza Italia. «Impossibile non volergli bene»
«Ho perso mio cugino Giovanni e il sindaco che ho voluto io a
tutti i costi. È morto rispettando il
suo impegno come sindaco, andando alle riunioni e rimanendo
contagiato. Era il più bravo di tutti, cercava di risolvere le cose con
la gente, ma soprattutto la grande tragedia è che lascia moglie e
figli ancora giovani». L'ex sindaco
di Ferriere Antonio Agogliati non
trattiene l'emozione. «Se ne vanno sempre i migliori. Io sono disperato. Sentivo la moglie tutti i
giorni tre volte al giorno, fino a
questa mattina, quando mi ha
chiamato piangendo dicendo che
aveva avuto un arresto cardiaco e
che aveva paura. Non c'è neanche la possibilità di poter avere un
degno funerale e questa è una tragedia nella tragedia».
Anche la ministra Paola De Micheli esprime il suo cordoglio:
«Tra i monti dell'Alta Valnure ho
trascorso per tanti anni le vacanze insieme alla mia famiglia. Ho
imparato a conoscere Giovanni
come una persona mite ma che si
batteva come un leone per la sua
terra, un bravo amministratore
ben voluto dai suoi concittadini».
Tutto il mondo politico è in lutto.
Scrivono i consiglieri comunali di
Piacenza Sergio Dagnino e Andrea Pugni e i parlamentari pentastellati dell'Emilia-Romagna:
«Una perdita gravissima che sarà
difficile da colmare». «Giannino
Malchiodi è sempre stato un galantuomo che si è battuto in prima fila, con entusiasmo e determinazione, per la sua Valnure»,
precisa Tommaso Foti, deputato
di Fratelli d'Italia. «A Ferriere gli
volevano bene tutti, anche chi poi
non lo votava poi, perché era impossibile fare diversamente». parlamentari della Lega, Elena Murelli e Pietro Pisani: «Ha svolto con dignità il proprio mandato, nonostante avesse uno dei Comuni più
vasti della provincia. E in montagna questo significa affrontare
spesso problemi gravi e complessi. Ha affrontato il dramma dell'alluvione sempre vicino ai cittadini. Con il suo modo di fare sapeva parlare con tutti, trattare con le
istituzioni e gestire le situazioni
più difficili». «Giovanni era uomo
sincero, impegnato, padre affettuoso, marito attento e, soprattutto, un amico fidato», aggiungono
i consiglieri regionali della Lega
Matteo Rancan e Valentina Stragliati. Commosso anche il sindaco di Cortemaggiore Gabriele Girometta: «Era uno strenuo difensore della montagna. Ricordo la
sua battaglia per tenere aperta la
guardia medica a Ferriere. Fui
uno dei primi che firmò la sua
mozione. Giovanni un giorno arrivò a Cortemaggiore accompagnato da Paolo Calestani, sindaco di Morfasso, proprio per farmela firmare. Nell'alluvione del
2015 ricordo che era sconvolto e,
subito dopo le prime fasi di emergenza, lo andai a trovare e facemmo due passi per Ferriere, per
constatare i danni che il territorio
aveva subito. La gente lo salutava
Il sindaco Malchiodi alza il pollice a Roma tra i colleghi sindaci, durante una delle tante battaglie per i servizi
con affetto, era molto legato ai
suoi concittadini, e loro a lui. Decidemmo di organizzare un concerto gospel per raccogliere fondi per quella emergenza. Raccogliemmo circa 800 euro e alla fine
della serata gli feci la sorpresa, a
nome di tutta la comunità di Cortemaggiore, di aggiungere altri
7mila euro per contribuite alla ricostruzione del territorio. Giovanni si commosse e addirittura fece
mettere in quadro una copia di
quell'assegno. Cortemaggiore e
Ferriere sono paesi amici e un'altra cosa che li accomuna è anche
l'ospitalità che entrambi danno
all'evento "100 volani per Iris", una
manifestazione di solidarietà e
beneficenza». Da Forza Italia anche il dolore del commissario
Adriano Paroli, della presidente
del gruppo dei senatori Annamaria Bernini. Dichiara il senatore
Maurizio Gasparri, coordinatore
del dipartimento enti locali di Forza Italia: «Preghiamo per lui come per tutte le altre vittime di questa tragedia che sta colpendo il
nostro Paese ed esprimiamo il
cordoglio ai familiari e alla comunità di Ferriere».
Libertà