Rassegna Stampa

Finisce in Parlamento la battaglia sul voto telematico per la Bonifica

Data: 08/10/2020

Foti attacca la Regione: in una lettera Mammi dice che si può non fare

Qualcuno le ha già definite le elezioni della massima discordia. Parliamo del rinnovo dei vertici del Consorzio di Bonifica e della richiesta dello svolgimento del voto telematico sostenuta con forza da Confedilizia e Liberali. Tommaso Foti, parlamentare di Fratelli d'Italia, con un'interrogazione porta la questione a Roma chiedendo al Governo "se intenda adottare le iniziative di competenza, anche di carattere normativo, per assicurare un'adeguata governance degli enti in questione ed il loro effettivo funzionamento, a partire dall'elezione dei relativi organi che di certo, in un momento di emergenza sanitaria come quello attuale, non può svolgersi prescindendo dalla tutela della salute dei consorziati". In altre parole: c'è un'emergenza sanitaria che chiede il distanziamento, è il momento di dare concretezza a quanto previsto dalla legge regionale 42 del 1984, in più occasioni modificata, che "per favorire la partecipazione al voto dei consorziati" stabiliva che gli statuti dei consorzi prevedessero "l'utilizzazione di nuovi sistemi di voto, ivi compresi quelli di tipo telematico attraverso modalità certificate che assicurino la provenienza del voto, la segretezza e la non modificabilità dello stesso". Non fa una piega. Peccato che la Regione, recentemente con l'assessore Mammi e, prima di lui, con l'assessora Caselli, ritenga che non ci siano le condizioni per assicurare il voto telematico (se espresso in un normale seggio elettorale, non realizza l'obiettivo di incrementare il numero dei votanti mentre quello non presidiato - tramite sms o qualsiasi terminale connesso in rete - non assicurerebbe con ragionevole certezza gli standard di sicurezza informatica e di verificabilita). Insomma voto telematico impossibile? Foti non ci crede e investe del problema il Presidente del Consiglio Conte e i ministri Bellanova (risorse agricole) e Speranza (salute) ricordanto che "l' indirizzo regionale sul voto telematico è stato recepito con apposita norma nello statuto del Consorzio di bonifica di Piacenza, ma alla stessa non è poi stata data concreta attuazione". «Ma la vera e proprio beffa - per Foti - è rappresentata dalla comunicazione dell'assessore Mammi che, accennando a non meglio precisate questioni tecniche rappresentate in una riunione di non meglio identificati dipendenti regionali con omologhi di Lepida, ha deciso di fare svolgere le elezioni consortili anche in assenza del possibile ricorso al voto telematico». «Non si è mai visto in uno Stato di diritto - commenta il parlamentare piacentino - che un assessore, con una letterina inviata nel mese di agosto, stabilisca che la modalità del voto telematico non è tecnicamente applicabile in questa tornata elettorale. Siamo nei fatti in presenza di una decisione politica assunta unilateralmente dall'assessore Mammi evidentemente compiaciuto del fatto che, con buona pace del concetto di partecipazione popolare tanto sbandierato a sinistra dai sinistri suoi rappresentanti, alle elezioni consortili votino mediamente il 2% dei consorziati». «Il disinteresse della Regione - per quanto richiesto dagli enti locali piacentini - osserva l'esponente di Fratelli d'Italia ricordando che nel gennaio 2019 era stata anche respinta la risoluzione del consigliere Tagliaferri sul tema - è confermato dalla letterina con cui l'assessore all'agricoltura ignora del tutto il contenuto della risoluzione approvata all'unanimità dal consiglio comunale di Piacenza il 7 ottobre 2019, il quale esplicitamente richiedeva che fosse consentito ai consorziati di potere disporre anche del sistema di voto telematico».

Libertà

facebbok

Rassegna Stampa

TommasoFoti
powered by Blacklemon Srl