Il deputato di Fd'I si schiera a fianco degli operatori: «Come potranno campare?»
Doveva aprire, e invece è stata richiuso nel giro di poche ore,
scatenando la protesta dei gestori e degli appassionati di sci. A
fianco dell'impianto del Penice,
si schiera ora anche il parlamentare piacentino Tommaso Foti
(Fd'I): «Purtroppo dobbiamo
prendere atto dell'incapacità di
una certa classe dirigente, riuscita in poche ore ad annullare il lavoro e gli investimenti che un intero comparto, specie nei territori di Valtrebbia e Valtidone, ha
messo in essere per garantire un
esercizio in sicurezza». Foti dice
che tutto questo non è ammissibile, è una beffa: «La domanda è
sempre la stessa. Come pensa il
governo di far campare gli operatori del settore e di tutta la filiera, con particolare riferimento a
quelli che operano nei pressi del
monte Penice? La coperta economica non solo è corta ma ha
anche dei buchi enormi causati
dalla mala gestione delle risorse». Gli operatori, secondo il parlamentare Foti, «sono gli involontari protagonisti del disastro politico che il neo ricomposto governo è riuscito a produrre nelle
sue prime ore di vita».
Libertà