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I prodotti d'autunno con 28 espositori alla domenica del miele a Piozzano

Data: 01/10/2019

LA DICIANNOVESIMA EDIZIONE DELLA FESTA

La valorizzazione del "piccolo" è anche valorizzazione di micro saperi, colture fatte di gesti che si tramandano da generazioni, che si riassumono in detti dialettali, o ricette che condensano in un vasetto sapori genuini. La festa del miele da diciannove anni a questa parte celebra a Piozzano questo mondo. In piazza dei Tigli 28 espositori hanno portato uno spaccato di quanto di meglio la stagione che precede l'autunno offra: fichi, pere, mele, zucche, pane e sfarinati bio, confetture, verdure sott'olio, mele, uova fresche, liquori, formaggi e poi il protagonista e cioè il miele. Miele prodotto in loco in tutte le sue varianti: di acacia, eucalipto, castagno, arancio. Miele declinato in ogni sua forma, anche in cera d'api dalle mille virtù. Miele a cui a metà mattina è stata dedicata una tavola rotonda per fare il punto attorno ad un'attività che risente in maniera pesante di ogni minimo cambio climatico. La rassegna tutt'attorno al palazzo comunale ha ospitato anche mirtilli, nocciole, pomodori, pane di patate. Ventotto espositori, ognuno dei quali rappresentava un piccolo patrimonio culturale che ha approfittato della presenza di autorità e amministratori, tra cui i parlamentari Tommaso Foti e Pietro Pisani e il consigliere regionale Gianluigi Molinari, per mettersi in mostra. «Ho iniziato quest'anno a coltivare aglio nero di Monticelli, solo che lo faccio nella zona golenale vicino al Po a Santimento» ha spiegato Camilla Rossi. Nello stand poco più di lato ecco invece piccoli capolavori di arte pasticcera. In un altro stand già comparivano i primi esemplari di tartufo nero, portati a Piozzano dall'associazione nazionale tartufai dell'Emilia Romagna. «Quest'anno non è un'annata felice» ha sentenziato Pietro Saggini. Motore dell'iniziativa sono stati i volontari della Pro loco grazie a cui è stato possibile degustare piatti tipici cucinati dalle abili mani delle cuoche guidate da Anna Pisani. «Diciannove anni fa - ha spiegato la presidente Anna Mariani - abbiamo pensato ad una rassegna del miele perché in provincia non ne esistevano. Volevamo fare qualcosa che attirasse gli espositori e i visitatori, pensiamo di esserci riusciti».

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