GRANDI MANOVRE PER LEGA NORD, FRATELLI D'ITALIA E FORZA ITALIA
Partiti in movimento prima
della pausa festiva natalizia e, anche
se non ufficialmente, a tenere
banco sono le strategie in vista
delle imminenti elezioni Politiche.
Le date più gettonate che circolano
negli ambienti romani sono
quelle del 4 e del 18 marzo
prossimo anno. Il che significa
che lo scioglimento delle Camera
da parte del presidente della
Repubblica è imminente.
Missione: confermare il
successo delle Comunali
In ambito locale è soprattutto il
centrodestra che, dopo il successo
alle elezioni Comunali del capoluogo,
ritiene di potere consolidare
il risultato "spedendo"
qualche suo rappresentante in
Parlamento. L'ultima legislatura
ha visto sia la Camera dei Deputati
sia il Senato restare orfani di
esponenti politici piacentini targati
centrodestra.Ecco allora, da
una parte, attivi i banchetti di Fratelli
d'Italia e Lega Nord in cui si
raccolgono firma contro lo ius soli;
e, dall'altra, Forza Italia con la
presentazione dell'ultimo libro
di Davide Giacalone. Tutte iniziative
che fanno capire come si si
stia addentrando in campagna
elettorale. In ambito nazionale,
poi, le iniziative organizzate dalla
varie forze politiche sono state
davvero tante, a partire dal congresso
a Trieste di Fratelli d'Italia,
con tanto di nuovo simbolo e
Giorgia Meloni acclamata presidente,
a quello di Liberi e Uguali,
con la designazione a leader di
Pietro Grasso, attuale Presidente
del Senato. Tuttavia, sono proprio
le ricorrenti voci sulle candidature
nei collegi - uninominali e plurinominali
- che oggi si rincorrono
lungo la via Emilia, tra conferme
ufficiose e tattici silenzi, a suscitare
i maggiori interessi tra i
partiti in ambito locale. Vediamo
a grandi linee, che cosa si sussurra, visto che le decisioni finali saranno
assunte a livello nazionale,
all'interno dei più importanti
schieramenti locali.
Collegi uninominali sicuri?
Nel centrodestra che punta a presentarsi
unito alle Politiche, il collegio
uninominale sicuro risulterebbe
quello della Camera di Piacenza,
ma il centrodestra nutre
speranze di successo anche in
quello di Fidenza e del Senato
(che comprende, oltre a quello
piacentino, anche un parte significativa
del territorio parmigiano).
Potrebbe finire con l'assegnazione
di un collegio ciascuno
a Lega, Forza Italia e Fratelli d'Italia,
ma tutto dipenderà dalle scelte
nei collegi ritenuti buoni, se
non blindati, di Ferrara e Rimini.
Restando alle voci che girano, i
nomi più gettonati sono quelli di
Pietro Pisani e Stefano Cavalli
(Lega Nord), Fabio Callori e Jonathan
Papamarenghi (Forza Italia).
Pende però l'incognita Tommaso
Foti che, nel 1996 e nel
2001, vinse nel collegio uninominale
di Piacenza. A suo favore giocherebbe
il fatto che Fratelli d'Italia,
in ambito piacentino, vanta
percentuali di voto doppie rispetto
a quelle nazionali. Da non sottovalutare
anche la circostanza che, in caso di elezione di Foti in
Parlamento, si potrebbero spalancare
le porte del Consiglio regionale
(che verrebbe lasciato
dallo stesso Foti) per un altro piacentino
di FdI, il sindaco di San
Giorgio Giancarlo Tagliaferri.
Tornando ai collegi uninominali
ulteriori indiscrezioni non
escludono che anche l'attuale assessore
leghista alla Cultura Massimo
Polledri possa aspirare a tornare
a Montecitorio.
Collegi plurinominali
Nei collegi plurinominali, le scelte
dei candidati spetteranno ai
singoli partiti. Alla Camera (il collegio
comprende le provincie di
Parma, Reggio Emilia e Piacenza)
la Lega Nord potrebbe puntare,
pur senza velleità di elezione,
sull'assessore Valentina Stragliati,
mentre resta da capire che
ruolo giocherà il consigliere regionale
Matteo Rancan che tuttavia
pare godere del forte sostegno
di Matteo Salvini. Forza Italia
potrebbe schierare, nelle retrovie,
Gianluca Argellati, sostenitore
di Massimo Trespidi nelle
recenti elezioni comunali di Piacenza.
Nessun problema infine
per Foti, capolista per Fratelli
d'Italia, sempre che sia della partita.
Ancora più difficile decifrare
i movimenti per il collegio plurinominale
del Senato (da Piacenza
a Modena). Nella Lega i nomi
più accreditati (Gianluca Pini,
Guido Guidesi e di Fabio Rainieri)
non sono di Piacenza, con la
locale dirigenza che punterebbe
sul consigliere comunale Carlo
Segalini. Forza Italia si affiderebbe
alla senatrice Anna Maria Bernini,
mentre Fratelli d'Italia a Daniela
Santanchè, che nei giorni
scorsi ha aderito al partito di
Giorgia Meloni.
Libertà