Rassegna Stampa

Muro di Berlino, la prima celebrazione della caduta

Data: 10/11/2018

Nella sede dei Liberali piacentini una mostra fotografica sui gulag sovietici

«L'anno prossimo lo celebreremo a dovere con una mostra o con un grande evento». Con queste parole il vicesindaco Elena Baio ha chiuso al meglio i festeggiamenti per il Giorno della Libertà. Quest'anno è stata la prima volta che Piacenza ha onorato questa ricorrenza, nel giorno del 9 novembre, anniversario della caduta del muro di Berlino. Lo ha fatto grazie all'impegno dell'associazione dei Liberali Piacentini "Luigi Einaudi", che nella loro sede di via Cittadella hanno dato vita a un pomeriggio legato alla memoria del passato. La storia è tornata viva nelle immagini delle due mostre allestite per l'occasione nelle sale della sede: le fotografie hanno ripercorso i drammatici avvenimenti dei lager nazisti così come dei gulag sovietici, nomi noti come Auschwitz si sono mescolati ad altri meno conosciuti come Spassk o Akmola. «L'intento è proprio quello di ricordare tutte le vittime – ha detto Corrado Sforza Fogliani durante le riflessioni offerte dai Liberali dal titolo "Contro i totalitarismi passati e presenti" – non solo quelle dei nazisti nei lager, ma anche quelle dei sovietici, che trucidarono 60 milioni di persone del proprio popolo. L'anniversario della caduta del muro di Berlino serve proprio a questo, fare chiarezza sulla storia, ricordare tutta la verità su ciò che è accaduto e a tramandarla alle future generazioni. Il prossimo anno saranno passati trent'anni da questo importante fatto, imprescindibile per la libertà dell'Europa». Il vicesindaco Baio, in rappresentanza della Giunta Comunale, ha ringraziato i Liberali «perché ci sono sempre quando si tratta di porre l'attenzione sui temi della libertà», e poi ha dunque promesso celebrazioni speciali in vista del prossimo anno: «Questo è stato il primo anno in cui Piacenza ricorda questo giorno, sono cose importanti sulle quali noi ci siamo sempre, anche attraverso la collaborazione di persone come i Liberali piacentini». Quindi, Tommaso Foti ha ricordato «quando in passato abbattevamo i muri di cartone per simboleggiare la ritrovata libertà, il giorno dell'abbattimento del muro di Berlino quella libertà l'abbiamo finalmente ottenuta. Penso che alla base di questo pensiero ci siano valori che l'Europa deve recuperare se vogliamo averla finalmente unita».

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