L'ultima aggressione due giorni fa: un ispettore è finito all'ospedale con 30 giorni di prognosi. Poliziotti in stato di agitazione
Alle Novate otto agenti feriti da
detenuti in 25 giorni. Un bilancio reso ancor più drammatico dagli esiti dell'ultimo episodio, risalente a
due giorni fa. Un ispettore e un agente sono stati aggrediti da un detenuto, e uno dei due poliziotti è stato
condotto all'ospedale con il volto insanguinato, il setto nasale frantumato e una prognosi di 30 giorni. La rapida éscalation di violenze ai danni
del personale di vigilanza dell'istituto di pena piacentino, diretto da
Maria Gabriella Lusi, ha messo in allarme i sindacati ma anche da una
parte del fronte politico - Lega e Fratelli d'Italia - si è levata un'ondata di
preoccupato sdegno.
Le sigle sindacali Sappe, Osap, Sinappe, Uil/Pa Pe, Uspp, Cisl e Fp
Cgil (che domani sarà a Roma per
un presidio davanti al Ministero di
Giustizia in via Arenula) hanno unito le voci per denunciare il fatto che
«a poco meno di un mese dall'ultima aggressione, ora siamo a commentare un'ulteriore e ben più grave aggressione subita da un poliziotto penitenziario, un ispettore, il quale è stato vittima della violenza manifestata da parte di un detenuto affetto da problemi psichiatrici». Il
drammatico episodio «ha profondamente colpito tutto il personale
di Polizia penitenziaria che, a causa
delle continue assegnazioni di detenuti con problemi psichiatrici, ha
visto negli ultimi tempi peggiorare
le condizioni lavorative». Le sette
compagini sindacali puntano il dito contro «la scelta di un'errata politica gestionale di assegnazione dei detenuti, adottata da parte del Provveditorato e dell'Amministrazione
centrale», ovvero quella di assegnare detenuti con problemi psichiatrici alla Casa circondariale di Piacenza, «all'origine della grave aggressione». Sempre i rappresentanti degli
agenti della Polpen hanno fatto presente la recente assegnazione alle
Novate di «un detenuto appartenente alla categoria sex offender che, per
le patologie psichiatriche di cui è affetto andrebbe collocato in un istituto in cui è presente la sezione di
articolazione salute mentale, per
una migliore gestione», considerato che il carcere di Piacenza ha soltanto «una sezione di osservazione
psichiatrica, con 5 camere di pernottamento, per accogliere per un massimo di 30 giorni quei detenuti che
devono effettuare l'osservazione psichiatrica». Non esitano, i sindacati,
a denunciare una «fallimentare politica gestionale nell'assegnazione
dei detenuti affetti con problemi psichiatrici, adottate sia da parte del
Provveditorato che del Dap», e dichiarano lo stato d'agitazione "sine
die". Sappe, Osap, Sinappe, Uil/Pa
Pe, Uspp, Cisl e Fp Cgil chiedono infine all'Amministrazione centrale e
periferica e al Governo di «tornare a
posizionare al centro della mission
istituzionale una gestione più efficace delle persone detenute, soprattutto, quelli affetti da problemi psichiatrici e, non da ultimo per importanza, tornare alla centralità nella
gestione del personale, producendo azioni politiche volte a sostenere i poliziotti nei compiti istituzionali». E' stato richiesto un incontro urgente con il provveditore regionale.
Ma, come anticipato, anche la politica ha stigmatizzato i fatti delle Novate. L'onorevole di Fratelli d'Italia
Tommaso Foti ha scritto in una nota che «ancora una volta si alza il grido di dolore dei rappresentati degli
agenti di Polizia penitenziaria, con
riferimento alla situazione dei loro
colleghi in servizio al carcere delle
Novate. E' ora che il Ministero della
Giustizia ed il Dipartimento
dell'Amministrazione penitenziaria
battano un colpo», afferma Foti in
una nuova interrogazione parlamentare che mette ancora in evidenza, a pochi giorni da un precedente atto ispettivo, quanto si sta verificando presso l'Istituto penitenziario di Piacenza. Per Foti «bene ha
fatto Francesco Laura, vice presidente nazionale della Unione sindacati di Polizia penitenziaria, a denunciare ancora una volta gli oggettivi pericoli per la incolumità fisica
degli agenti che prestano servizio alle Novate. A fronte di 8 feriti in soli
25 giorni - rimarca il deputato di Fratelli d'Italia - dovrebbe essere di tutta evidenza la necessità di interventi urgentissimi». Allarme anche in
casa della Lega: «La misura è colma.
Ribadiamo le richieste: tolleranza
zero contro i violenti, assunzioni di
nuovi agenti e più mezzi di difesa a
partire dal taser. Sulla vicenda presenterò un'interrogazione alla Giunta», così il capogruppo della Lega in
Regione, Matteo Rancan, mentre il
senatore leghista Andrea Ostellari
(commissario Lega Emilia per Salvini premier) ha annunciato la richiesta «alla ministra Cartabia di intervenire subito: l'Italia non può lasciare soli gli agenti di Polizia penitenziaria. Agli 8 agenti feriti nell'ultimo mese vada la mia solidarietà e
quella di tutta la Lega».
Libertà