IL CONTRACCOLPO NELLA NOSTRA CITTÀ
Sempre più concreto per Piacenza
il rischio di perdere i soldi del Bando
Periferie. La fiducia posta dal governo
sul decreto Milleproroghe significa che,
se da un lato è previsto lo sblocco degli
investimenti per i cosiddetti enti
virtuosi, dall'altro si congelano fino al
2020 i finanziamenti per 96 tra città e
aree metropolitane per trasferirli a
un'altra cassa. A essere bloccata nello specifico è la seconda tranche del Bando
Periferie istituito dai governi Renzi
e Gentiloni che prevedeva in totale
2,1 miliardi di finanziamenti dallo Stato
con effetti potenziali calcolati in 3,9
miliardi di cofinanziamenti.
Per Piacenza la prospettiva è di perdere
quei 10.746.000 euro messi in gioco
per la riqualificazione delle aree che
comprendono Borgo Faxhall, con l'edificio denominato Berzolla (l'ex ricovero
locomotori) e le adiacenze, oltre a
Piazza Casali con la zona della chiesa
del Carmine ed il mercato coperto.
Immediata era scoppiata la polemica
anche nella nostra città. Tra i primi il
Pd con il segretario Silvio Bisotti che
nelle vesti di assessore all'urbanistica
della giunta Dosi aveva lavorato per
costruire l'ipotesi di rigenerazione urbana
di tutta l'area compresa la stazione
e il Consorzio agrario oltre a quella
di piazza Cittadella. Ma la preoccupazione
si era levata anche dal centrodestra
per voce di Tommaso Foti (Fdi).
Libertà